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domenica 24 aprile 2016

4^ PARTE DI 6 - TORTURATO PER CRISTO - di Richard Wumbrand

5. LA CHIESA CLANDESTINA: INVINCIBILE ED ESTESA
5.1. COME LA CHIESA CLANDESTINA "SI NUTRE" DI LETTERATURA ATEISTICA
5.2. PERCHÈ ANCHE I COMUNISTI POSSONO ESSERE GUADAGNATI ALLA FEDE 

5.3. TRE GRUPPI COMPONGONO LA CHIESA CLANDESTINA 

5. La Chiesa Clandestina: invincibile ed estesa
Ora voglio parlare nuovamente della Chiesa Clandestina. Essa opera in condizioni molto difficili. L'ateismo è la religione di stato in tutti i paesi comunisti. Essi danno più o meno una certa libertà al modo di credere degli anziani, ma i bambini e i giovani non devono credere. Ogni cosa in quei paesi, la radio, la televisione, il cinema, il teatro, la stampa, le case editrici, ha per unico scopo l'eliminazione della fede in Dio. La Chiesa clandestina ha pochissimi mezzi per opporsi all'immane forza dello stato totalitario. I ministri di Dio nella Chiesa clandestina in Russia non hanno avuto alcun insegnamento teologico. Ci sono dei pastori che non hanno mai letto una Bibbia per intero. Vi dirò in qual modo sono stati consacrati al ministero. Incontrai un giovane russo che era un pastore clandestino. Gli domandai chi l'avesse consacrato. Egli mi rispose: "Noi non abbiamo alcun vescovo per consacrarci. Il vescovo ufficiale non consacrerebbe nessuno che non sia stato approvato dal partito comunista. Così dieci di noi giovani cristiani andammo alla tomba di un vescovo che morì martire. Due di noi ponemmo le nostre mani sulla sua pietra tombale. Gli altri formarono un cerchio intorno a noi e noi chiedemmo allo Spirito Santo di consacrarci. Siamo sicuri d'esser stati consacrati dalle mani trafitte di Gesù". Per me la consacrazione di questo giovane è valida dinanzi a Dio. Uomini con una tale consacrazione, i quali non hanno avuto mai alcuna istruzione teologica e molto spesso conoscono poco della Bibbia, portano avanti l'opera di Cristo. Tutto ciò somiglia alla chiesa dei primi secoli. Quale seminario avevano coloro che rivoluzionarono il mondo per Cristo? Sapevano essi tutti leggere? E donde prendevano le Bibbie? Dio parlava loro. Noi della Chiesa Clandestina non abbiamo cattedrali. Ma vi è una cattedrale più bella del cielo al quale guardavamo quando ci riunivamo segretamente nelle foreste? Il cinguettio degli uccelli sostituiva l'organo, la fragranza dei fiori era il nostro incenso, e il logoro vestito di un martire recentemente liberato dalla prigione era molto più commovente degli ornamenti sacerdotali. Avevamo la luna e le stelle per candele; gli angeli erano i nostri diaconi che le accendevano per noi. Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questa Chiesa! Spesso, dopo un culto segreto, i cristiani vengono arrestati e spediti in prigione. Lì essi portano catene con la stessa allegrezza con cui una sposa porta un prezioso gioiello ricevuto dal suo amato. In prigione i timori si calmano. Voi ricevete il bacio e l'abbraccio di Cristo e non vorreste cambiare il vostro posto con un re. Ho trovato dei cristiani veramente giubilanti soltanto nella Bibbia, nella Chiesa clandestina e in prigione. La Chiesa clandestina è oppressa, ma ha pure molti amici, persino tra la polizia segreta, tra i membri del governo. Talvolta questi credenti segreti proteggono la Chiesa clandestina. Recentemente i giornali russi si lamentavano del numero crescente di "non credenti, ma in forma solo esteriore". Questi, spiegava la stampa russa, sono uomini e donne innumerevoli che lavorano nelle alte sfere del potere comunista, negli uffici governativi, nei dipartimenti della propaganda, dappertutto, e che esteriormente sono comunisti, ma internamente sono dei credenti segreti e membri della Chiesa clandestina.
La stampa comunista raccontò la storia di una giovane che lavorava nel dipartimento della propaganda comunista. Dopo il lavoro, si diceva, essa andava nel suo alloggio e qui si incontrava con il marito che ritornava dal suo lavoro. Dopo cena, essa e il marito riunivano un gruppo di giovani degli altri alloggi dello stesso fabbricato e tenevano in segreto studi biblici e riunioni di preghiera! Questo avviene in tutto il mondo comunista. Decine di migliaia di tali "non credenti nell'esteriore" esistono in ogni paese comunista. Essi trovano più saggio non frequentare le chiese ufficiali dove sarebbero sorvegliati e ascolterebbero un Evangelo annacquato. Invece, essi rimangono ai loro posti di autorità e di responsabilità e da lì testimoniano efficacemente per Cristo.
La fedele Chiesa clandestina ha migliaia di membri in tali posti. Essi tengono riunioni segrete in scantinati, soffitte e alloggi. In Russia nessuno ricorda più gli argomenti pro e contro il battesimo dei bambini o degli adulti, pro e contro l'infallibilità del papa. I credenti non sono pre o post millenaristi. Essi non sanno interpretare le profezie e non litigano intorno a esse, ma molto spesso mi sono meravigliato del modo in cui riuscivano a provare agli atei l'esistenza di Dio. Le loro risposte agli atei sono semplici: "Se tu fossi invitato a un banchetto con ogni sorta di buone carni, crederesti tu che non ci sia stato nessuno a prepararlo? La natura è un banchetto preparato per noi! Voi avete dei pomodori, delle pesche, delle mele e del miele. Chi ha preparato tutte queste cose per il genere umano? La natura è cieca. Se non credete in Dio, come potete spiegare che la cieca natura sia riuscita a preparare proprio le cose di cui abbiamo bisogno, in tale abbondanza e varietà?" Essi riescono a provare che esiste la vita eterna. Ho udito qualcuno che di cuore esponeva la seguente prova a un ateo: "Supponi che possiamo parlare con un embrione nel grembo materno, e che tu gli dica che la vita embrionale è breve, dopo di che segue una vita reale lunga. Che cosa ti risponderebbe l'embrione? Esso direbbe esattamente quello che voi, atei, rispondete a noi quando vi parliamo del paradiso e dell'inferno. Esso direbbe che la vita nel grembo della madre è l'unica e che ogni altra cosa è una sciocchezza religiosa. Però, se l'embrione potesse pensare, direbbe a sé stesso: 'Qui mi crescono le braccia. lo non ho bisogno di esse. Non posso nemmeno distenderle. Perché allora mi crescono? Probabilmente per un futuro stadio della mia esistenza in cui dovrò lavorare con esse. Le gambe mi crescono, ma io devo tenerle piegate contro il petto. Perché mi crescono? Probabilmente seguirà una vita in un mondo grande, dove dovrò camminare. Gli occhi miei crescono, sebbene io sia circondato da un'oscurità completa e quindi non mi servono. Perché ho gli occhi? Probabilmente seguirà una vita di luce e di colori'. Così, se l'embrione potesse riflettere sul suo sviluppo, esso verrebbe a sapere di un mondo all'infuori del grembo di sua madre, senza averlo visto. Lo stesso avviene con noi. Finché siamo giovani, abbiamo il vigore e la forza, ma non la mente per usarli con giudizio. Quando, con gli anni, siamo cresciuti in conoscenza e in saggezza, ci attende il carro funebre per portarci alla tomba. Perché è necessario crescere in saggezza e in sapienza se non potremo più farne uso? Perché crescono le braccia, le gambe e gli occhi a un embrione? In vista appunto di quello che seguirà. Così è con noi. Cresciamo in esperienza, conoscenza e saggezza in vista di quello che seguirà. Siamo preparati a operare a un livello più alto, dopo la morte". Riguardo a Gesù, la dottrina ufficiale comunista è che Egli non è mai esistito. Gli operai della Chiesa clandestina rispondono a ciò con facilità: "Quale giornale portate nella vostra tasca? E' la Pravda di oggi o di ieri? Permettete che dia un'occhiata. Ah, il 14 gennaio 1964. 1964 a contare da quando? Dal tempo di colui che non è esistito o non conta? Voi dite che Egli non è mai esistito, ma voi contate il tempo dalla sua nascita in poi. Il tempo esisteva prima di lui. Ma quando egli venne, al genere umano sembrò che ogni cosa che era esistita prima di allora fosse stata vana e che il tempo reale fosse cominciato appena allora. Il vostro giornale comunista è una prova che Gesù non è una finzione". In Occidente i pastori solitamente predicano supponendo che coloro che vanno in chiesa siano veramente convinti delle principali verità del cristianesimo, ciò che essi non sono affatto. Raramente udrete un sermone che provi la verità della nostra fede. Ma dietro la cortina di ferro degli uomini che non hanno mai imparato a farlo, lo fanno, dando ai loro convertiti un fondamento molto serio.
Non c'è una netta separazione per poter dire dove finisca la Chiesa clandestina e dove cominci quella ufficiale. Esse si intrecciano l'una all'altra. Molti pastori della chiesa ufficiale esercitano parallelamente un ministero segreto, andando oltre alle restrizioni loro imposte dai comunisti. La chiesa ufficiale, la chiesa dei collaboratori con i comunisti, ha una lunga storia. Essa cominciò subito dopo la rivoluzione socialista russa, con la cosiddetta "Chiesa vivente", diretta da un sacerdote di nome Sergio. Quella "Chiesa vivente" dichiarava in quel tempo apertamente a Mosca: "Il nostro scopo non è quello di ricostruire la Chiesa, ma di abolirla, di sradicare ogni religione". Un bel programma per una chiesa! Abbiamo avuto in ogni paese individui come Sergio. In Ungheria, fra i cattolici, ci fu padre Balogh. Egli e alcuni ministri di Dio protestanti aiutarono i comunisti ad assumere il controllo completo dello stato. In Romania i comunisti salirono al potere con l'aiuto di un prete ortodosso di nome Burducea, già fascista, che aveva da farsi perdonare dai rossi i suoi peccati passati, diventando ancora più "rosso" dei suoi padroni. Questo prete stava vicino a Viscinski, il segretario di stato sovietico, ed ebbe un sorriso di approvazione quando quest'ultimo dichiarò all'insediamento del nuovo governo comunista: "Questo governo costruirà un paradiso terrestre e voi non avrete più bisogno di quello celeste". Quanto all'arcivescovo Nikodim di Russia, è noto che egli era un informatore del governo. Il maggiore Derjabin, che abbandonò la polizia segreta russa, testimoniò che Nikodim era un agente della polizia. Questa è la situazione in quasi tutte le denominazioni. L'attuale direzione dei battisti romeni fu imposta con la forza. Essa denuncia i veri cristiani. In Russia i dirigenti dei battisti fanno la stessa cosa. Il presidente degli avventisti romeni, Tachici, mi disse che era stato un informatore della polizia segreta comunista fin dal primo giorno ch'era stato nominato presidente. Piuttosto che chiudere tutte le chiese, benché molte migliaia di esse siano state chiuse, i comunisti con astuzia decisero di permettere a poche comunità ufficiali di tenerle aperte per usarle come torrette-spia dalle quali avrebbero potuto osservare, controllare ed eventualmente distruggere i credenti e il cristianesimo. Trovarono che sarebbe stato meglio lasciare esistere la struttura della chiesa e cambiarIa in uno strumento comunista per il controllo dei credenti e in un mezzo per ingannare i visitatori provenienti da altri paesi, piuttosto che eliminarla del tutto. Così, anche a me offrirono una chiesa a patto che io, come pastore, riferissi sull'andamento dei miei fratelli alla polizia segreta. Sembra che gli occidentali, abituati a "tutto nero e tutto bianco", in un modo o nell'altro, non possano comprendere questo. Ma la Chiesa clandestina non accetterà mai la chiesa controllata come un mezzo per una efficace evangelizzazione a ogni creatura, compresi i giovani. Tuttavia nelle chiese ufficiali c'è una vera vita spirituale, a dispetto di molti dirigenti traditori. A dire il vero ho l'impressione che in molte chiese dell'occidente la situazione sia uguale. Le comunità sono fedeli non per merito, ma a dispetto dei loro dirigenti. La liturgia ortodossa è rimasta la stessa. Essa non poté essere cambiata e nutre i cuori dei fratelli di questa chiesa, anche se i sermoni adulano i comunisti. I luterani, i presbiteriani e altri protestanti cantano gli stessi vecchi inni. E poi, anche i sermoni degli informatori devono contenere qualcosa della Sacra Scrittura. Alcuni vengono convertiti sotto l'influenza di uomini che essi sanno anticipatamente essere dei traditori, dei quali sanno che racconteranno alla polizia segreta la loro conversione. Questa gente deve nascondere la propria fede allo stesso uomo che gliel'ha fatta nascere con il suo sermone corrotto. Questo è un grande miracolo di Dio, di cui parla il Levitico in linguaggio simbolico: "Se qualcosa dei loro corpi morti (che secondo la legge mosaica è impuro) cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà puro" (Levitico 11 :37). Naturalmente la lealtà ci obbliga a dire che non tutti I capi ecclesiastici ufficiali, e neanche tutti i capi ecclesiastici del vertice sono uomini dei comunisti. I membri della Chiesa clandestina sono molto noti nelle chiese ufficiali, eccettuati alcuni che devono tenersi nascosti. Ed essi vigilano perché il cristianesimo non sia annacquato, ma combattivo. Quando la polizia segreta venne a chiudere il monastero di Vladimiresti in Romania, come fu fatto in molti luoghi analoghi in Russia, ci fu opposizione. Alcuni comunisti dovettero pagare con la propria vita il crimine di voler vietare la religione.
Tuttavia, le chiese ufficiali diminuiscono sempre più di numero. lo mi domando se in tutta l'Unione Sovietica vi siano ancora 5 o 6.000 chiese. Gli Stati Uniti, con la stessa popolazione, ne hanno oltre 300.000. E queste "chiese" russe sono nella maggior parte dei casi soltanto delle piccole stanze, non una "chiesa" come ce la figuriamo noi.
I visitatori stranieri vedono una chiesa affollata a Mosca, che è l'unica chiesa protestante nella città, ed esclamano che esiste la libertà: "Anche le chiese sono affollate!" riferiscono con gioia. E non vedono la tragedia di una sola chiesa protestante per sette milioni di anime! Ma neppure le chiese che svolgono i loro culti in una stanzetta sono accessibili all'80% degli abitanti dell'Unione Sovietica. Queste moltitudini si devono dimenticare o raggiungere attraverso mezzi nascosti di evangelizzazione. Non c'è altra scelta. Nelle chiese ufficiali chiuse si tengono dei discorsi da parte delle organizzazioni antireligiose.
Richard e Sabina Wumbrandt 
5.1. Come la chiesa clandestina "si nutre" di letteratura ateistica
La Chiesa clandestina sa però come valersi anche di queste cose. Anzitutto, essa si nutre della letteratura ateistica, proprio come Elia venne nutrito dai corvi. Gli atei mettono molta abilità e zelo nel ridicolizzare e criticare i versetti della Bibbia; ma per ridicolizzarli, essi devono pure citarli, e qualche volta citare interi capitoli della Scrittura. Essi pubblicarono libri dal titolo: "La Bibbia comica" e "La Bibbia per i credenti e per i non credenti". Essi tentavano di mostrare quanto sciocchi fossero i versetti della Bibbia e per fare ciò ne citavano molti. Come ce ne rallegrammo! La critica era così stupida che nessuno la prendeva sul serio. Tuttavia il libro fu stampato in milioni di copie ed era pieno di versetti biblici straordinariamente belli, anche quando i comunisti li ridicolizzavano. Similmente, nel passato, gli "eretici" arsi dall'Inquisizione venivano portati all'estremo supplizio in processione, vestiti di ogni specie di panni ridicoli con sopra dipinte le fiamme dell'inferno e i diavoli. E quanto santi erano quegli eretici! E così i versetti biblici rimangono veri, anche se sono citati dal diavolo. Gli editori comunisti furono molto compiaciuti di ricevere migliaia di lettere in cui si chiedeva la ristampa dei libri ateistici che citavano dei versetti biblici per prendersene gioco. Essi non sapevano che queste lettere venivano dalla Chiesa clandestina, la quale non aveva altra possibilità di procurarsi le Scritture. I comunisti non sapevano che era la Chiesa clandestina che li acquistava, usandone la Scrittura e ignorandone le beffe! I credenti sapevano sfruttare bene pure le riunioni ateistiche. Un professore di comunismo dimostrava a una riunione che Gesù non era null'altro che un prestigiatore. Il professore aveva davanti a sé una brocca d'acqua. Egli vi gettò dentro una polvere e l'acqua divenne rossa. "Questo è tutto il miracolo", egli spiegò. "Gesù aveva nascosto nelle maniche una polvere come questa e poi pretese di aver mutata l'acqua in vino in modo miracoloso. Ma io posso fare anche di più di Gesù; io posso mutare il vino nuovamente in acqua". E mise un'altra polvere nel liquido. Esso ridiventò trasparente. Indi vi gettò un'altra polvere l'acqua fu di nuovo rossa. Un cristiano si levò dicendo: "Tu ci hai sbalorditi, compagno professore, con quello che sei in grado di fare. Vorremmo chiederti soltanto una cosa ancora: bere un sorso del tuo vino!" Il professore disse: "Questo non posso farlo. La polvere è un veleno". Ma il cristiano replicò: "Questa è tutta la differenza tra te e Gesù. Egli con il Suo vino ci ha dato gioia durante 2.000 anni, mentre tu ci avveleni con il tuo vino". Il cristiano andò in prigione. Ma la notizia dell'incidente si sparse lontano e rafforzò la fede dei credenti. Noi siamo deboli, siamo dei piccoli David, ma siamo più forti del Golia dell'ateismo, perché Dio è dalla nostra parte. La verità è con noi.
In un'altra occasione un oratore comunista stava dando una lezione di ateismo in una fabbrica. Tutti gli operai dovevano assistervi e tra questi v'erano molti cristiani. Essi sedevano ascoltando silenziosamente tutti gli argomenti contro Dio e sulla stupidità della fede in Cristo. L'oratore comunista continuò a provare che non c'è alcun mondo spirituale, alcun Dio, alcun Cristo, alcun aldilà. Egli disse che l'uomo è soltanto materia, senza anima. Ripeté molte volte che soltanto la materia esiste. Un cristiano si alzò e chiese se poteva dire qualche cosa. Avutone il permesso, il cristiano prese la propria sedia pieghevole e la buttò in terra. Si fermò un istante a guardarla, poi fece alcuni passi verso l'oratore e gli diede uno schiaffo. Il comunista andò su tutte le furie. La sua faccia era rossa per l'indignazione. Gridò delle oscenità e chiamò i compagni comunisti per arrestare il cristiano. Poi domandò al cristiano: "Come hai osato schiaffeggiarmi? Qual è la ragione?" Il cristiano gli rispose: "Tu stesso hai or ora provato che sei un bugiardo. Hai detto che ogni cosa è materia, e niente altro. Ho alzato la sedia e l'ho gettata in terra. La sedia è veramente materia, perché non s'è arrabbiata. Essa è soltanto materia. Ma quando ti ho schiaffeggiato, tu non hai reagito come la sedia. Tu hai reagito in modo diverso. La materia non s'arrabbia, ma tu si. Di conseguenza, compagno oratore, hai sbagliato. L'uomo è più della materia. Noi siamo esseri spirituali!" In tali innumerevoli modi, dei semplici cristiani della Chiesa clandestina hanno confutato gli elaborati argomenti degli atei. Quand'ero in prigione il commissario politico mi domandò bruscamente: "Fino a quando continuerai a seguire la tua sciocca religione?" Gli risposi: "Ho visto innumerevoli atei rimpiangere sul letto di morte di esser stati dei senza Dio; essi invocavano Cristo. Puoi immaginare che un cristiano voglia rimpiangere, quando la morte è vicina, di essere stato cristiano, e voglia invocare Marx o Lenin, affinché lo liberi dalla sua fede?" L'altro si mise a ridere: "E' una risposta intelligente". Io continuai: "Quando un ingegnere ha costruito un ponte, il fatto che un gatto passi sopra il ponte non è una prova che il ponte sia buono. Un treno deve passarvi per provare la sua solidità. Il fatto che tu sei un ateo quando tutto va bene, non prova la verità dell'ateismo. Esso non regge nei momenti di grande crisi". E mi servii dei libri di Lenin per provargli che persino dopo essere divenuto presidente del consiglio dei ministri dell'Unione Sovietica, Lenin pregava quando le cose gli andavano male. Noi siamo tranquilli e possiamo tranquillamente attendere lo sviluppo degli eventi. Sono i comunisti che sono inquieti e lanciano nuove campagne contro la religione. Con ciò essi dimostrano quello che disse Agostino: "Ansioso è il mio cuore finché non riposa in te".
5.2. Perchè anche i comunisti possono essere guadagnati alla fede
La Chiesa Clandestina, se aiutata dai cristiani liberi, conquisterà i cuori dei comunisti e cambierà la faccia del mondo. Essa li conquisterà perché è innaturale essere comunisti. Persino il cane desidera avere il proprio osso. I cuori dei comunisti si ribellano contro la parte che devono recitare e contro le assurdità alle quali devono credere. Quando testimoniavamo a dei singoli comunisti, essi spesso asserivano che tutto è materia, che noi siamo un pugno di sostanze chimiche organizzate in un certo modo e che dopo la morte saremo nuovamente sale e minerali. Allora bastava chieder loro: "Come si spiega il fatto che in tanti paesi dei comunisti hanno dato la propria vita per il proprio ideale? Può un 'pugno di sostanze minerali' avere degli ideali? Possono i 'minerali' sacrificare sé stessi per il bene degli altri?" A queste domande essi non trovano risposte. E poi gli uomini non sono bruti! Essi non sono stati creati per diventar bruti e non possono sopportare a lungo di esserlo. L'abbiamo visto nel crollo dei nazisti, alcuni dei quali si suicidarono mentre altri si pentirono e confessarono i loro crimini.
C'è qualche cosa di positivo financo nell'enorme numero dei casi di ubriachezza nei paesi comunisti. Nell'ubriachezza c'è una brama disperata di una vita migliore che il comunismo non può offrire. Il russo medio ha un cuore fiero e generoso. Il comunismo è superficiale. Il russo ama la vita profonda e non trovandola in alcun altro posto, la ricerca nell'illusione dell'alcol. Nell'alcolismo egli esprime il proprio orrore per la vita brutale e falsa che deve vivere. Per brevi momenti l'alcol lo rende libero, come la Verità lo renderebbe libero per sempre, se egli la conoscesse. A Bucarest, durante l'occupazione russa, provai una volta l'irresistibile impulso di entrare in una taverna. Chiamai mia moglie perché venisse con me. Quando entrai nella taverna, vidi un capitano russo con una pistola in mano che minacciava tutti e chiedeva ancora da bere. Ciò gli era stato rifiutato, essendo egli già ubriaco. La gente era presa dal panico. Andai dal proprietario che mi conosceva e gli chiesi di dare del liquore al capitano, promettendogli che mi sarei seduto accanto al capitano per tenerlo quieto. Ci furono date una bottiglia dopo l'altra. Sul tavolo c'erano tre bicchieri. Il capitano li riempì educatamente tutti e tre e li bevve. lo e mia moglie non bevemmo. Sebbene egli fosse molto ubriaco, la sua mente funzionava. Era abituato all'alcol. Gli parlai di Cristo. Egli mi ascoltò con inattesa attenzione. Alla fine disse: "Ora che mi hai detto chi sei tu, voglio dirti chi sono io. Sono un prete ortodosso e sono stato tra i primi a rinnegare la fede quando ebbe inizio la grande persecuzione sotto Stalin. Andavo di villaggio in villaggio a dare lezioni, dicendo che Dio non esiste e che come sacerdote ero stato un impostore. lo sono un truffatore e così lo sono pure tutti gli altri ministri di Dio, dicevo loro. Fui molto apprezzato per il mio zelo e in tale modo divenni ufficiale della polizia segreta. La punizione che Dio mi ha data è stata che con questa mano dovevo uccidere dei cristiani dopo averli torturati. E ora bevo e bevo per dimenticare ciò che ho fatto. Ma non ci riesco!" Molti tra i comunisti si suicidano. Così hanno fatto i loro maggiori poeti Esenin e Majakovskij. Così ha fatto il loro grande scrittore Fadeev. Egli aveva appena finito il suo romanzo Felicità, nel quale aveva spiegato che la felicità consiste nel lavorare senza sosta per il comunismo. Egli stesso era così felice che dopo aver finito il romanzo si sparò. Era un peso insopportabile per la sua anima sostenere una menzogna così grande. Joffe, Tomkin, importanti dirigenti comunisti e combattenti per il comunismo al tempo degli zar, non poterono sopportare di vedere quale aspetto ha il comunismo nella realtà. Anche essi finirono con il suicidio. I comunisti sono infelici. Lo sono pure stati i loro grandi dittatori. Come fu infelice Stalin! Dopo aver ucciso quasi tutti i suoi vecchi compagni temeva costantemente di venir egli stesso avvelenato o comunque assassinato. Egli aveva otto stanze da letto che potevano venir chiuse come le cassette di sicurezza di una banca. Nessuno sapeva mai in quale di queste stanze egli dormiva in una determinata notte. Egli non mangiava mai se prima il cuoco non assaggiava i cibi in sua presenza. Il comunismo non rende felice nessuno, neanche i suoi dittatori. Essi hanno bisogno di Cristo. Rovesciando il comunismo noi libereremo non soltanto le vittime del comunismo, ma anche i comunisti stessi. La Chiesa clandestina dà una voce ai bisogni più acuti dei popoli assoggettati al comunismo. Aiutatela! In Russia ho conosciuto persone che hanno dato il proprio anello di matrimonio per poter acquistare una vecchia, logora edizione del Nuovo Testamento. I nostri bambini non hanno mai visto una cartolina di auguri di Natale. Se per caso ne trovavano una, tutti i bambini di un villaggio si raccoglievano intorno a essa e qualche vecchio spiegava loro chi era Gesù, chi la vergine Maria e tutta la storia di Cristo e della salvezza. E tutto ciò da una cartolina di Natale! La caratteristica distintiva della Chiesa clandestina è la sua serietà nella fede. Un pastore, che si cela sotto il nome di "Giorgio", racconta la seguente vicenda, avvenuta in Ungheria: Un capitano dell'esercito russo andò da un pastore e chiese di potergli parlare. Egli era molto giovane, molto impetuoso, molto cosciente della sua posizione di vincitore. Quando fu condotto in una piccola stanza e la porta fu chiusa, egli accennò con la testa a una croce che era appesa alla parete.
"Tu sai che quella è una menzogna", disse al pastore. "Essa non è che un inganno che voi pastori usate per illudere la povera gente, per rendere più facile ai ricchi di tenerli nell'ignoranza. Dimmi, ora che siamo soli, ammetti che non hai mai creduto realmente che Gesù Cristo sia il Figlio di Dio!" Il pastore sorrise: "Mio povero giovane, certamente che lo credo. E' la verità". "Non ti permettere di ingannarmi con questi trucchi!" gridò il capitano. "E' una cosa seria. Non ti beffare di me!" E tirò fuori la sua rivoltella e la tenne puntata contro il pastore. "Se non ammetti che tutto ciò è una menzogna, sparerò!" "Non posso ammetterlo, perché non è vero. Il nostro Signore è realmente e veramente il Figlio di Dio", disse il pastore. Il capitano gettò la rivoltella sul pavimento e abbracciò l'uomo di Dio. Gli vennero le lacrime agli occhi. "E' vero!" gridò egli. "E' vero. Anch'io lo credo, ma non potevo essere sicuro che degli uomini sono disposti a morire per questo, finché non l'ho scoperto da me! Oh, ti ringrazio! Hai fortificato la mia fede. Ora anch'io posso morire per Cristo. Mi hai mostrato che ciò è possibile". Ho conosciuto altri casi simili. Quando i russi occuparono la Romania, due soldati russi entrarono in una chiesa con le armi in mano. Essi dissero: "Noi non crediamo alla vostra fede. Coloro che non l'abbandoneranno immediatamente saranno subito fucilati! Coloro che abbandoneranno la loro fede si spostino a destra!" Alcuni si spostarono verso destra. A costoro fu ordinato di lasciare la chiesa e di andare a casa. Essi fuggirono per salvarsi la vita. Quando i due russi furono soli con i cristiani rimasti, abbracciarono questi ultimi e dissero loro: "Anche noi siamo cristiani, ma desideravamo aver comunione soltanto con quelli che sono pronti a morire per la verità". Uomini di tal fatta combattono per l'Evangelo nei nostri paesi, e non soltanto per l'Evangelo, ma anche per la libertà. Nelle case di molti cristiani occidentali si passano talvolta delle ore ad ascoltare musica mondana. Nelle nostre case si può udire anche della musica chiassosa, ma ciò avviene soltanto per coprire la conversazione sull'Evangelo e sull'opera clandestina, in modo che i vicini non possano sentirla e riferirne alla polizia segreta. Quanta è la loro allegrezza quando, raramente, incontrano un cristiano occidentale serio e zelante! Colui che scrive queste righe è un uomo insignificante. Eppure egli è la voce di coloro che voce non hanno, di coloro che hanno la bocca legata e non sono mai stati rappresentati in occidente. Nel loro nome egli esige grande serietà nella fede e nel trattare i problemi del Cristianesimo. Nel loro nome egli chiede le vostre preghiere e il vostro aiuto pratico per i fedeli che soffrono nella Chiesa clandestina dei paesi comunisti. Noi guadagneremo i comunisti. Primo, perché Dio è dalla nostra parte. Secondo, perché il nostro messaggio corrisponde ai più intimi bisogni del cuore dei comunisti. Comunisti che erano stati in prigione sotto i nazisti mi hanno confessato che pregavano nelle ore difficili. Ho persino udito degli ufficiali comunisti morire con le parole: "Gesù, Gesù" sulle loro labbra. Li guadagneremo, perché tutta l'eredità culturale dei nostri paesi è dalla nostra parte. I russi possono proibire di leggere tutti gli scritti dei cristiani moderni, ma ci sono i libri di Tolstoj e di Dostoevskij e la gente vi trova la luce di Cristo. Così avviene nella Germania orientale con Goethe, in Polonia con Sienkiewicz. Il maggior scrittore romeno è stato Sadoveanu. I comunisti hanno pubblicato il suo libro: La vita dei santi sotto il titolo La leggenda dei santi. Ma anche con questo titolo l'esempio della vita dei santi porta ispirazione. I comunisti non possono vietare la riproduzione delle opere di Raffaello, di Michelangelo, di Leonardo da Vinci nei libri d'arte. Ma quei quadri parlano di Cristo. Quando parlo di Cristo con un comunista, il più profondo bisogno spirituale del suo cuore diventa mio alleato, mio soccorritore. La più grande vergogna per lui è quella di non poter controbattere i miei argomenti. La sua più grande difficoltà è quella di far tacere la voce della sua propria coscienza, che è dalla mia parte.
Ho conosciuto personalmente dei professori di marxismo i quali, prima di tenere una lezione di ateismo, pregavano Dio che li aiutasse in questo! Ho conosciuto dei comunisti che viaggiavano su lunghe distanze per partecipare a delle riunioni segrete. Se venivano scoperti, mentivano, dicendo di non esservi stati. Più tardi piangevano, rammaricandosi di non aver avuto il coraggio di difendere la fede che li aveva spinti ad assistervi. Pure essi erano uomini. Una volta che la persona è arrivata alla fede, anche se molto primitiva, questa fede si sviluppa e cresce. Noi siamo sicuri che essa vincerà sempre di nuovo. I comunisti sono amati da Cristo. Essi possono e devono essere guadagnati per Cristo. Essi possono essere guadagnati soltanto dalla Chiesa clandestina d'oltre cortina. Chiunque intende rispondere al desiderio di Gesù di salvare le anime di tutto il genere umano, dovrebbe sostenere la Chiesa clandestina nell'opera sua. Gesù ha detto: "Ammaestrate tutti i popoli". Egli non ha mai detto di fermarsi davanti alla cortina di ferro. La fedeltà a Dio e alla grande missione per Cristo ci costringe a raggiungere al di là della cortina di ferro il terzo dell'umanità assoggettato al comunismo. Possiamo raggiungerlo cooperando con la Chiesa clandestina che è già sul luogo!
5.3. Tre gruppi compongono la Chiesa clandestina
1) Pastori e ministri destituiti dai comunisti
A comporre la Chiesa clandestina nei paesi comunisti ci sono tre gruppi. Il primo gruppo è costituito dalle migliaia e migliaia di pastori e ministri di Dio che sono stati espulsi dalle loro chiese e separati dalle loro greggi perché non hanno voluto rendere falso l'Evangelo. Molti di essi sono stati imprigionati per anni e torturati per la loro fede. Dopo essere stati rilasciati, hanno prontamente ripreso il loro ministero, servendo segretamente nella Chiesa clandestina. Sebbene i comunisti abbiano chiuso le loro chiese o li abbiano rimpiazzati con pastori di loro fiducia, essi continuano il loro ministero più efficacemente che mai, adempiendolo segretamente in riunioni clandestine tenute in granai, soffitte, cantine, campi di fieno, durante la notte e dovunque si riuniscono segretamente i credenti. Questi sono i "martiri viventi" che non vogliono abbandonare il loro ministero e che rischiano altre torture e altri arresti.
2) La chiesa dei laici
La seconda parte della Chiesa clandestina è il vasto "esercito" di fedelissimi laici, uomini e donne. Bisogna comprendere che in Russia o in Cina non ci sono cristiani di nome, vili o tiepidi. Il prezzo che pagano i cristiani è di gran lunga troppo caro. Un altro punto che va ricordato è che la persecuzione ha sempre formato dei cristiani migliori, dei cristiani testimonianti, dei cristiani che guadagnano anime. La persecuzione comunista è stata controproducente, avendo creato dei cristiani seri e devoti, quali raramente se ne vedono nei paesi liberi. Quei cristiani non possono comprendere come si possa essere cristiani e non volere guadagnare ogni anima che si incontra. La "Stella Rossa" (giornale ufficiale dell'armata rossa) attaccò i cristiani russi scrivendo: "Gli adoratori di Cristo amano mettere i loro voraci artigli su ciascuno". Ma la loro fulgida vita cristiana conquista loro l'amore e il rispetto dei compaesani e dei vicini. In ogni villaggio o città i cristiani sono gli abitanti più benvoluti e amati. Quando una madre è troppo ammalata per prendersi cura della propria prole, è la madre cristiana che passa da lei e dedica ai bambini le cure di cui hanno bisogno. Quando un uomo è troppo ammalato per poter tagliare la legna per il fuoco, è l'uomo cristiano che lo fa in vece sua. Essi "vivono" il proprio cristianesimo, e quando cominciano a testimoniare per Cristo, la gente ascolta e crede, perché ha visto Cristo nelle loro vite. Poiché nessuno, fuorché un ministro ufficiale, può parlare in una chiesa, milioni di ferventi, devoti cristiani in ogni angolo del mondo comunista conquistano anime, testimoniano e compiono culti sulle piazze, nei mercati, alle fontane dei villaggi, dovunque essi possono andare.
I giornali comunisti ammettono che macellai cristiani fanno scivolare dei trattati evangelici nella carta con la quale avvolgono la carne che essi vendono. La stampa comunista ammette che i cristiani che lavorano in posti di responsabilità nelle tipografie, vi rientrano di nascosto di notte, mettono in moto le macchine da stampa e tirano alcune migliaia di esemplari di scritti cristiani, per chiudere nuovamente la tipografia prima del levar del sole. La stampa comunista ammette pure che bambini cristiani a Mosca hanno ricevuto dei Vangeli da "qualche fonte" e ne copiano poi a mano delle porzioni. I bambini introducono quindi queste porzioni nelle tasche dei soprabiti dei loro maestri. Il grande numero di laici e laiche è una forza missionaria molto efficiente e guadagna anime già in tutti i paesi comunisti. Nella Cuba comunista, degli ex ministri missionari hanno attestato che una "chiesa laica" segreta sta emergendo da quando tutti i veri ministri di Dio sono stati arrestati o perseguitati o sostituiti con "ministri" comunisti. Questi milioni di credenti autentici e ferventi della "chiesa laica", purificati dal fuoco stesso della persecuzione che i comunisti speravano li avrebbe distrutti, costituiscono la seconda, vitale parte della Chiesa clandestina.
3) Pastori e vescovi ufficiali che non vogliono essere costretti al silenzio
La terza parte vitale della Chiesa clandestina è il grande corpo dei pastori fedeli nelle comunità ufficiali sorvegliate e costrette a tacere. La Chiesa clandestina non è qualche cosa di completamente separato dalla Chiesa ufficiale. In molti paesi comunisti, come la Jugoslavia, la Polonia, l'Ungheria, molti dei pastori delle chiese ufficiali operano segretamente anche nella Chiesa clandestina. In alcune regioni vi sono contatti fra le due. Quei pastori non hanno il permesso di parlare fuori dalle proprie piccolissime comunità che si radunano in una stanza. Non è loro permesso di organizzare riunioni di fanciulli o di giovani. Non è permesso ai pastori di pregare nelle case per i fratelli malati. La loro opera viene impedita da ogni parte da regolamenti comunisti che rendono le loro comunità assolutamente prive di importanza. Molto spesso i pastori, sfidando i controlli comunisti che si prendono gioco della cosiddetta "libertà di religione", che lo stato asserisce di garantire, mettono coraggiosamente a repentaglio la propria libertà continuando a svolgere un ministero parallelo segreto che va molto oltre i limiti loro imposti dai comunisti. Questi pastori svolgono un ministero segreto fra i fanciulli e i giovani, il che è severamente proibito. Essi predicano segretamente l'Evangelo nelle case e nelle cantine dei cristiani. Essi ricevono e distribuiscono segretamente letteratura cristiana ad anime affamate. Essi rischiano la libertà e la vita ignorando volutamente le limitazioni stabilite dallo stato e presiedendo dei culti fra persone affamate che vivono intorno a loro. Apparentemente docili e ubbidienti, essi rischiano la propria vita diffondendo segretamente la Parola di Dio. Recentemente, molti di questi uomini sono stati scoperti e arrestati in Russia; sono stati condannati a lunghi anni di prigione. Essi sono la terza colonna della Chiesa clandestina. Gli ex pastori, espulsi e perseguitati dai comunisti; la chiesa dei laici; i pastori ufficiali che in segreto continuano un ministero più completo e più esteso di quello permesso loro: tutti costoro operano nella Chiesa clandestina. E la Chiesa clandestina durerà finché il comunismo sia sconfitto. In taluni paesi una parte è più attiva delle altre, ma tutte vi operano per Cristo con grandi rischi personali.
Un uomo che viaggia spesso nei paesi comunisti e che si interessa molto di questioni religiose, al ritorno da un viaggio scrisse di non aver mai incontrato lì alcuna Chiesa clandestina. Quest'è pressappoco come viaggiare nell'Africa centrale tra tribù selvagge e ritornare dicendo: "Ho indagato a fondo. Ho chiesto a tutti se parlavano in prosa e tutti mi hanno risposto che non parlano in prosa". La verità è che essi tutti parlano in prosa non sapendo che quello che dicono è prosa. I cristiani primitivi non sapevano di essere cristiani. Se li aveste interrogati sulla loro religione, essi vi avrebbero risposto che erano giudei, israeliti, credenti in Gesù come Messia, fratelli, santi, figli di Dio. Il nome di
"cristiano" fu loro dato da altri molto più tardi, per la prima volta ad Antiochia (Atti 11:26). Nessuno dei seguaci di Lutero sapeva di essere luterano. Lutero stesso protestò energicamente contro questo nome. "Chiesa clandestina" è un nome, dato dai comunisti, come pure da studiosi occidentali della situazione religiosa in oriente, a una organizzazione segreta che si è formata spontaneamente in tutti i paesi comunisti. I membri della Chiesa clandestina non chiamano la loro organizzazione con questo nome. Essi stessi si chiamano cristiani, credenti, figli di Dio. Essi però conducono un lavoro clandestino, si riuniscono clandestinamente, diffondono l'Evangelo in riunioni clandestine alle quali assistono talvolta gli stessi stranieri che contestano di aver vista la Chiesa clandestina. E' un nome appropriato, dato a questa meravigliosa organizzazione segreta dagli avversari e da coloro che con simpatia guardano dall'esterno. Si può viaggiare per anni attraverso l'occidente senza imbattersi in una rete di spionaggio sovietica; questo però non vuol dire che la rete di spie non esista. Soltanto, essa non è tanto sciocca da mostrarsi a curiosi. Nel prossimo capitolo darò degli estratti della stampa sovietica i quali provano l'esistenza e l'importanza crescente della Chiesa clandestina. 

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