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sabato 30 aprile 2016

La Madonna aiuta le anime del Purgatorio

Era pio uso del popolo romano visi­tare le Chiese con ceri in mano nella not­te della vigilia dell'Assunta.

Accadde un anno che una nobile dama, mentre stava inginocchiata nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli sul Campi­doglio, con grande sorpresa vide compa­rirsi innanzi una dama da lei molto cono­sciuta e morta in quello stesso anno. Volle attenderla alla porta della Chiesa, per avere chiarito lo strano fatto.

Appena la vide uscire, la trasse in di­sparte e le domandò: Non siete voi la mia madrina Marozia, che mi tenne al fonte battesimale? - Sì, rispose la de­funta, sono proprio io! - E come vi trovate fra i vivi, se già moriste da di­versi mesi? ... E che cosa vi è accaduto nell'altra vita?

- Sino ad oggi, rispose l'anima, sono rimasta immersa in un fuoco cocentissi­mo, in pena di tanti peccati, specie pecca­ti di vanità commessi in gioventù; ma in occasione di questa festa della Assunta, essendo la Regina del Cielo discesa in mezzo alle fiamme del Purgatorio, sono stata liberata assieme a molte anime, on­de entrassimo in Paradiso nel giorno stes­so della sua Assunzione. Ogni anno la Di­vina Signora rinnova questo miracolo di misericordia ed il numero delle anime che Ella libera in tal modo è circa quanto quello della popolazione di Roma. In ri­conoscenza di questa grazia ci rechiamo in questa notte nei santuari a Lei consa­crati. Che se i vostri occhi vedono me sola, sappiate invece che noi siamo in gran moltitudine.

E vedendo che la donna restava atto­nita e dubbiosa, subito la defunta sog­giunse:

- In prova della verità che ho detto, vi annunzio che voi stessa morrete da qui ad un anno, in questa stessa festa; scorso il quale termine, se non sarete morta, ri­terrete come una illusione quanto vi ho detto. -

San Pier Damiani riferisce che la pia donna, dopo un anno trascorso nell'eser­cizio di molte opere buone, ammalatasi nell'antivigilia dell'Assunta, passò da que­sta vita all'eternità nel giorno stesso della festa, come le era stato predetto.

Molti altri scrittori, come Gersone, Teofilo, Faber, confermano questa pia credenza, la quale è basata sopra un gran numero di rivelazioni, ed è appunto per questo che in Roma la Chiesa di Santa Maria in Montorio, dove risiede l'Arciconfraternita del Suffragio, è dedicata al­l'Assunzione di Maria Vergine.


[Brano tratto da "Vera devozione a Maria", di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].

venerdì 29 aprile 2016

5^ PARTE - I MIEI COLLOQUI CON LE POVERE ANIME

Maria Vergine del Monte Carmelo
5^ PARTE di 15

Michele il falegname

In estate io vidi tre volte ad A...., una donna alla villa andare in su e in giù con una espressione indimenticabilmente triste. Quando la interrogai, mi rispose: "Nessuno prega per me!". Alle altre doman­de rimase muta. Allora non mi era ancora stato detto che io dovevo pregare con loro. Per questo l'apparizione durava sempre poco. Pre­gare è anche un sollievo per me. Dopo ho meno paura.
11 Marzo 1923. Ero appena a letto alle undici che qualche co­sa entrò. Pensai che fosse mia sorella e non accesi subito la luce; ma poi sentii subito che cosa era. Sotto la porta c'era il falegname Mi­chele, un ex sacrestano; non so quando egli morì. Gli dissi subito:
"Si - falegname Michele, che vuoi da me?" Allora fece un grido e sparì. Ora è il mio bambino che devo curare. Adesso viene tutte le notti, fa paura, perchè non si sa che cosa fare con lui. Era rima­sto una mezz'ora dalle 4 alle 4 e mezza. Cammina sospirando per la stanza, non ha un bell'aspetto. Ma il Signore mi aiuterà.
13 Marzo alle undici e trenta è di nuovo qui. Io dico: "Sabato viene celebrata una S. Messa per te, lasciami in pace; che cosa hai fatto? Rispondi una buona volta!" - "Furto sacrilego!" grida. Io: "Posso aiutarti?" Egli fa un cenno col capo e sparisce.

Una quantità di donne e di uomini

21 Marzo 1923. Durante la notte venne Vittorio B... da me, mi guardò triste, non diede alcuna risposta e se ne andò.

22 Marzo. Mi svegliai all'una e mi sentii dire: "Vuoi aiutare questi, come hai aiutato me?" Io accesi la luce ed ecco che vidi ac­canto al mio letto il Parroco S......; non posso dire di sicuro perchè egli era ormai sparito. Allora vidi per la prima volta che cosa c'era an­cora lì. Una quantità di donne e di uomini.
C'era di nuovo anche Vittore; era una cosa molto pesante, ma se ne andarono presto; non potei contare quanti erano.

23 Marzo di notte: ai nuovo, rimasero a lungo, sono 16. Io: "Si prega per voi, non dovete venire più". Allora Vittore dice: "Noi dobbiamo". - Io: "E chi lo vuole?" Nessuna risposta. Essi si fermaro­no ancora un poco, mi guardarono tutti e poi se ne andarono. Venne­ro tutte le notti, ma non c'è niente da fare con loro. Io prego e dopo un po' essi se ne vanno.

26 Marzo. Sono soltanto nove, del tutto sconosciuti. Doman­do: "Dove sono gli altri?" ma non ricevo risposta *.
* Nota. Domande che esprimono soltanto curiosità e desiderio del sensazionale, non rice­vono risposta. Il lettore potrà constatare ripetutamente questo fatto.

Ora questi sono nove; vengono tutte le notti. Non è pesante; io prego e dopo un po' essi se ne vanno.

29 Marzo. Tutti e sedici sono di nuovo qui. Una di loro che non conosco mi viene molto vicina e dice: "Ti ringraziamo''. Io non ho il coraggio di toccare la sua mano, lei mi stese ambedue le mani. Io domando: "Potete far Pasqua in Cielo?" Essa dice: "Alla luce", molto chiaramente: non potè dire altro.
Allora mi vengono tutte vicine, non comodo, io aspergo con acqua santa, ed ecco subito spariscono. Strano che i sedici adope­ravano ben poco spazio, stava davanti a me un piccolo mucchietto eppure erano figure grandi e piccole. Colei che mi parlò era molto giovane con una espressione amica, un vestito nero, una sciarpa bian­ca; tutte erano vestite da lavoro.

Il cameriere Nicolò

Da qualche tempo vedo il cameriere Nicoló, che rimase molto tempo con mio nonno, ma lo vedo solo al primo piano girare per le camere. Sembra che cerchi qualche cosa: non potei ancora parlare con lui perchè finora non ero mai stata sola.
Durante la notte, da Pasqua in qua’, devo passare sempre brutte notti. Sento che c'è qualche cosa molto vicina a me, ma non riesco a vedere, però sento camminare, respirare, sempre vicino a me, poi anche un mormorìo o un rumore indefinibile, come "battere alla porta". E' una cosa molto più penosa che quando vedo qualche cosa. Una volta è incominciato alle undici ed è durato fino alle 5, impossibile dormire in queste condizioni. Mi sono alzata e mi sono seduta sul corridoio, ma il rumore mi seguí. Quando domandai: "Non potete farvi capire?" Qualche cosa mi toccò sulle spalle, io fui molto spaventata.

Basette

21 Aprile 1923. Oggi vidi per la seconda volta in chiesa due donne inginocchiate durante il Santo Rosario del sabato; esse spari­rono e poi ritornarono. Quando dopo, io entrai insieme al Signor Parroco sperando che le vedesse anche lui, esse erano effettivamente lì, ma quando volli parlare con loro sparirono. Nicolò incontrato quattro volte, egli passò come di corsa accanto a me.
Per alcuni giorni ebbi la febbre la sera e non potei dormire ma non vidi e non sentii niente. Ora che sto di nuovo bene esse torna­no di nuovo.

26 Aprile. All'una di notte venne la "Hauserin" (governante) morta un anno fa, di cui non so il nome. Aveva una espressione mol­to triste, non rimase a lungo, continuava ad andare in su e in giú.

27 Aprile. Eccola di nuovo, rimase piú a lungo; mi guardò fis­so ma non disse niente, non rispose. Ho visto due volte Nicolò che cercava come sempre.

29 Aprile. La "Hàuserin" accanto a me dalle tre alle quattro e mezzo molto triste. Lei vorrebbe parlare, ma non può; non la vedo molto volentieri perché essa mi guarda sempre con gli occhi sgranati. Ho visto le undici colonne nebulose.
I Maggio. Essa era già in camera mia quando andai a dormire. Io le porsi un fazzoletto, perché li premesse su la mano, lei venne molto vicina, ma non lo prese.
4 Maggio. Essa venne due volte durante la notte, si è curvata tut­to su di me, cosa che mi disgusta assai. - Ho rivisto anche Nicolò. Chiesi alla "Donna" come si chiamasse; lo feci piú volte senza ottener risposta. Poi risuonò come un suono spaventoso,.., Ba ...e", era molto triste. E' molto contenta dell'acqua santa, perché fino che non glie­la dò è molto agitata.
Nota. Il parroco Sebastiano Wieser conobbe molto bene la morta (Barbara Z.) quando era viva. Secondo la sua descrizione essa era una nubile, apparentemente molto pia, ma molto isterica, era una persona sensuale, che scriveva lunghe lettere ai sacerdoti e ingannó uno di lo­ro con molta raffinatezza. Alla fine ne nacque un bambino e poi in meno di un anno morì. "Hauserin" é il vecchio nome per Haushelt­erin - governante o massaia.

5 Maggio. Era di nuovo qui; ora so che si chiamava Babette. Mi stanca assai, perché resta sempre così a lungo. Vidi anche che ha un vestito molto sciupato; tiene anche qualche cosa in bocca, non si vede bene.

9 Maggio. Venne di nuovo due volte di notte; vidi pure gli un­dici.

12 Maggio. Incontro Nicoló sul corridoio, sembra molto contento.

13 Maggio. La "H'àuserin" di nuovo lì, per niente comodo, si piegò su di me. La sua bocca è ripugnante come una ulcerazione, il labbro inferiore tutto nero. Ha pure brutti occhi; sarei felice di riu­scire a far breccia su di lei, ma non se ne ricava nulla. Vorrebbe par­lare ma non può.

14 Maggio. Dì nuovo, ha aperto la porta che io chiusi solo per provare.

15 Maggio. Ho visto di nuovo Nicolò.

18 Maggio. La "Hauserin" rimase vicina a me dall'una alle tre e mezzo, mi svegliò con un lamento. Poiché avevo ricevuto questo con­siglio, le tenni davanti la reliquia della S. Croce e domandai: "Sei dannata?" Lei scosse il capo in senso negativo. Allora io dico: "Io ti scongiuro di dirmi che cosa vuoi! Non voglio piú vederti!" Poi con suoni difficili da comprendere: "Sempre ingannato... Parroco.." La pregai di ripetere, perché non riuscivo a capire il senso, ma se ne andò aprendo di nuovo la porta.

22 Maggio. Venne tutta sconvolta, come uno che scappa, ave­va un aspetto pauroso. Io dissi: "Ti ordino di dirmi perché continui a venire da me?" Allora mi venne vicina mi indicò la sua bocca. Io mi spaventai moltissimo. Poi mi sparì.

23 Maggio. Mi ero appena addormentata che lei era di nuovo qui. Io dissi: "Se adesso non mi dici che cosa vuoi, io non prego piú per te!" Per lungo tempo non disse una parola, poi un mormorìo incomprensibile. Io: "Dimmi una buona volta che genere di bugie hai detto!" Mi viene molto vicina e dice chiaramente: "Devo patire, ho mentito molto, ho diffamato, dillo al Parroco!" Io: "Perché non vai tu da lui?" Nessuna risposta.

24 Maggio. Venne con un'altra figura, che non potei ricono­scere. Io avevo tanta paura, tenni davanti a loro la reliquia della Croce e dissi: "Vi prego, non venite piú!" Riceverete una S. Messa. Vidi di nuovo le due donne in Chiesa.

La donna nel pollaio

28 Maggio. Vidi una donna nel pollaio che cercava su un muc­chio di sterpi. Io pensai che fosse una mendicante e andai da lei. Lei mi venne incontro alcuni passi e sparí di colpo nel nulla. Il pome­riggio mi venne incontro un uomo con un fastello durante la corona delle cinque Piaghe, pareva un accaparratorre.
Alcuni passi davanti a me e di colpo sparì.
Vidi nuovamente le due donne inginocchiate in Chiesa. Poi venne una donna vera nel medesimo banco. Poiché c'era poco posto po­tei vedere benissimo che le due figure erano come velo e non occu­pavano spazio.

29 Maggio. La donna era di nuovo nel pollaio ma per poco.

Vicino alla Liberazione

30 Maggio. Stavo aiutando le Suore in Ospedale a preparare i fiori. Appena fui sola, entrò Benedetto e mi venne molto vicino: Io dissi: "Benedetto sei presto in Cielo?" Un cenno affermativo. Io: "sei sempre qui intorno?" Di nuovo un cenno. Aveva un aspetto molto simpatico, come da vivo, con il suo grembiule blu in mani­che di camicia. Mi guardò poi uscì dalla porta fino alla casa ed era sparito.
La Hauserin, grazie a Dio non viene più ed io posso di nuovo dormire.

31 Maggio. Durante la processione del Corpus Domini, quando ci inginocchiammo davanti all'altare accanto alla casa del falegname Fischer, uscì improvvisamente dalla porta di casa il falegname Michele. Aveva un aspetto molto diverso da come lo avevo visto prima, aveva gli occhi così contenti e qualche cosa di luminoso usciva da lui, sembrava come avvolto in un fazzoletto bianco e durante il Vangelo stette in piedi proprio davanti a me. Non capisco, perché gli altri non si accorgono di nulla. Egli rima­se quasi fino alla fine, poi facendomi un cenno di saluto se ne andó fra la gente.

4 Giugno. La donna era di nuovo nel pollaio. Ha il volto molto triste. Di notte c'é un poco di rumore vicino a me, ma non riesco a veder niente. Sono dei passi e poi scricchiolio sul pavimen­to e nei mobili. Preferisco poter vedere qualche cosa.

7 Giugno. Vidi di nuovo la donna nel pollaio. Mi fissò con occhi che ardevano. Non la vidi mai così bene. Non si può parlare con Lei. Il mormorìo nella notte si allontana nei vani adiacenti e nelle pareti niente tutta la notte.

Federico il pecoraio ucciso

11 Giugno 1923. Allo svegliarmi si curvò su di me una lun­ga figura scura, tutta avvolta nella nebbia; non so dire se uomo o donna, comunque niente di simpatico. Sono molto spaventata. Non si sentono più rumori.

14 Giugno. Il fantasma era di nuovo in camera quando vol­li andare a dormire. Allora ho recitato a voce alta le mie preghiere della sera, durante le quali esso mi venne molto vicino. Se non avessi le braccia direi che è come un albero del bosco. Si fermó circa venti minuti ma poi ritornó alle quattro.

16 Giugno. Fu una cosa molto penosa. Egli prese a scuo­termi per le spalle. E' un momento terribile. Io gli diedi un pugno e dissi: "Non puoi toccarmi!" Dopo di che si tirò indietro in un angolo. Quando gli diedi quel pugno non sentii niente di corporeo, era come un fazzoletto bagnato con acqua calda. Penso che non sarei riuscita a sopportare di frequente un simile spavento.

18 Giugno. Di nuovo quella cosa mostruosa. Voleva prendermi per il collo. Strabuzzai gli occhi. Nella mia angoscia io pregai e presi in mano la mia reliquia della S. Croce. Dopo egli rimase in piedi da­vanti a me grande e grosso. Alle mie domande non diede alcuna rispo­sta; poi uscì dalla porta che lasciò aperta.

19 Giugno. Ora riesco a capire che è un uomo. Rimase qui assai poco. Ho rivisto ancora anche le donne nella Chiesa, pare siano di un altro secolo.
Non risposero nulla; io ho chiesto loro se forse avevano rubato delle candele.

21 Giugno. Il mostro rimane nella mia stanza più di un'ora, du­rante la notte continua ad andare in su e in giù. Porta capelli irsuti e neri ed ha occhi che mettono paura e ribrezzo. Vidi anche la donna seduta nel pollaio guardarmi. Essa si fa sempre più amabile, non ri­sponde però. Io me la guardai a lungo dalla casetta delle galline e vidi qualche cosa di strano: venne verso di lei dalla strada un gatto. Que­sto fece di colpo un salto spaventato in disparte. Come se avesse no­tato la donna.
Io sono felice, perché almeno il gatto vede come me! (9)
Nota 9). E' un fatto che gli animali dimostrano paura da certi posti dove ci furono apparizioni. E' celebre la sicura e provata apparizione in un cortile della canonica, dove il cane evitava la sommità di una scala, sopra la quale era stata vista più volte una apparizione. Mentre di solito il cane seguiva il suo padrone daperttutto.
Nota del traduttore: In una stalla una mucca giovane guarda con gli occhi atterriti in dietro per traverso, spaventata, poi benché legata alla catena nella mangiatoia con tutti e quattro i piedi mugulando e a rischio di strangolarsi. Viene poi calmata, si butta acqua santa, si riesce a riportorla, alzandola, al suo posto dopo averla slegata con molta difficoltà.
A.F. (TN) dove io fui Parroco per 22 anni i rumori di sera e di notte in canonica erano quasi continui tranne brevi pause. Una sera come tante si era in cucina, io e mia nipote - due gatti dormivano nello scaldapiatti del forno, erano le nove e trenta suppergiú, un rumore di fuori e un salto sulla maniglia fuori sulla porta di cucina, succede­va spesso. Le due bestiole fecero un salto fuori e quasi volavano spaventate miagolando, si aprì la porta e uscirono precipitandosi su nel sottotetto. Fuori non c'era nessuno. Non son fantasie!

22 Giugno. Resta in camera vicino a me dall'una fino alle cin­que, fu una cosa pesantissima. Egli si piegò più volte su di me, sedette sul mio letto. Ho perfino pianto per il terrore e l'angoscia, poi per non doverlo più vedere ho recitato la preghiera delle ore. Do­po egli corse di nuovo su giù e incominciò a sospirare paurosamente. Adesso mi si presenta un po' più riconoscibile, però no riesco ancora a capire chi possa essere. lo sono diventata molto paurosa perchè talvolta devo fare uno sforzo per andare nella mia camera. Tuttavia di solito posso addormentarmi bene e dormire bene.

24 Giugno. Egli venne di nuovo, mi ha preso per le spalle. Io dissi: "Ma dimmi che cosa vuoi e poi non venire più da me." Nessu­na risposta; prese di nuovo a correre alcune volte per la stanza e poi se ne andò. Ma la pace se ne era andata del tutto.
Alle sei del mattino tornò. Di giorno fa ancora più paura, resi­ste combatte, appartiene ad una delle più miserevoli categorie di spiriti che vennero sinora. Io dissi: "non disturbarmi, devo prepa­rarmi per la S. Comunione!" Allora mi venne vicinissimo e alzò le mani come pregando. Mi fece tanta compassione, che gli promi­se tante cose, poi dissi: "Non puoi parlare?" Egli scosse il capo. "Soffri molto?" Egli sospirò spaventosamente. Io lo aspersi con tanta acqua santa. Poi se ne andó.

27 Giugno. Venne di nuovo di notte, mi pare di conoscerlo; mi rompo il capo pensando chi sia. Non è affatto simpatico.

28 Giugno. Vidi nuovamente le due donne in Chiesa.

29 Giugno. Quando andai a dormire era di nuovo in camera. Potrebbe essere Federico, il pecoraio ucciso. Gli chiedo subito ma egli non reagisce. Ho pregato con lui, poi mi fissó così duramente che io ebbi proprio paura. Lo pregai di andarsene ed egli se ne andò dav­vero.

30 Giugno. Venne per pochissimo tempo, mi hanno svegliato i suoi singhiozzi. Ma il suo viso è così nero, che duro fatica a rico­noscere. La statura però, il naso e gli occhi, sono proprio "lui" l'ho visto tante volte quando era in vita.

2 Luglio. E ritornò di nuovo, non aveva più uno sguardo così brutto e cattivo e non si fermò a lungo. Io parlai con lui come il "Fe­derico, il pecoraio" cosa che egli trovò, sembra, molto naturale.

3 Luglio. Venne pochi minuti. Io gli domandai: "Sei Federico? il pastore pecoraio assassinato?" Egli disse molto chiaro "Si!".

4 Luglio. Egli venne da me al mattino, mi guardò triste e poi se ne andò di nuovo, ma non mi diede alcuna risposta.

5 Luglio: Ebbi l'impressione che tutto fosse più luminoso in lui. Durante la preghiera egli fece il Segno della Croce.

6 Luglio. Sono contentissima, perché adesso egli può parlare. Io gli chiesi: "Perché vieni sempre da me?" Lui: "Perché tu hai sempre pregato per me" (E' vero perché quel povero uomo mi aveva sempre fatta tanta pena, aveva sempre uno sguardo così stra­no, fino da bambino). Io: "Che cosa ti ha salvato?" Lui: "Rico­noscimento e pentimento." Io: "Allora tu non sei morto subito?" Lui: "No". Io: "Sarai liberato presto?" Lui: "No, a lungo ... ancora". Allora io dissi che poteva venire ancora, se ciò gli faceva bene. Come è strano che una persona mentre da viva era così rozza, una volta se­parata dal corpo, parli così. Ora non ho più paura di lui, io vor rei aiutarlo con tutte le mie forze. Quanto è Misericordioso Iddio!
Nota. Il Parroco Sebastiano Wieser osserva: "Il comportamento di questa apparizione è come un eco della vita terrena. Io ho cono­sciuto molto bene il pecoraio Federico. "Egli era un montone in Parrocchia. Descriverlo non interesserebbe a nessuno. Qui appare soltanto, perché è giusta l'osservazione: "Come un albero è - era così - e gli si conviene proprio. Poi perché in lui appare e si mani­festa veramente la grande misericordia di Dio. In Chiesa appariva raramente. Aveva un figlio solo che già nella scuola si era mostrato falso e bugiardo e diede un sacco di dispiaceri ai suoi superiori.
Se il giovane veniva castigato, il vecchio tirava fuori tutti i registri della ribellione contro maestro e parroco. Io gli dissi prima che un giorno o l'altro egli avrebbe ricevuto le botte da questo uni­co figlio!" A 17 anni questo figlio grande e grosso, verso mezzanot­te, uccise suo Padre e fu condannato a morte." Federico il pecoraio entrò nell'eternità vittima di una tragedia familiare. Nessuno seppe, se era morto sul colpo o se poté ancora tornare in sé. Pare che così effettivamente sia stato. Il parricida lo aveva abbattuto nel fienile e abbandonato al suo destino. Soltanto al mattino fu trovato il povero morto. Ritorniamo ora indietro "al morto con i capelli arruffati e neri e occhi che incutevano terrore", irriconoscibile fino al 27 Giugno. E da allora la sua figura si fa sempre piú chiara e il 6 Luglio egli racconta che non era morto sul colpo che "rico­noscimento e pentimento dei suoi peccati" lo hanno salvato dalla dannazione!
Il 12 Luglio dice: "Io ardo," preme il suo dito sulla mano della Principessa e vi lascia sopra una scottatura rossa che io stesso ha visto.

8 Luglio. Egli venne per poco.

9 Luglio. Venne alle sei, mi diede un pugno su una spalla e così mi svegliò. Altrimenti mi sarei riaddormentata. Io: " Ti interessa tan­to che io vada a messa?" Lui: "Così tu mi puoi aiutare molto".

11 Luglio. Solo pochissimo.

12 Luglio. Abbiamo pregato insieme poi: "Che cosa devi sof­frire?" Lui: "Io ardo!" Poi mi si avvicinó e prima che mi potesse guardare, egli premette un dito sulla mia mano. Io fui tanto spaventa­ta e mi fece tanto male, che gridai. Ora io ho una macchia rossa, che spero vada via presto. E' una cosa, è una sensazione del tutto insoli­ta ed eccezionale, avere questo segno visibile dell'altro mondo.
Nota. Ci sono parecchi libri dove si parla di impronte di fuoco lasciate dalle povere anime, Cfr. Libro: "Vivono i morti? di X. famoso il libro di devozione, sul quale una mano si è marcata a fuoco attraverso diversi fogli.

Il dottor Guillet lo ha potuto avere in mano.

Martedì  3 Maggio 2016  la prossima puntata , vi aspetto..

giovedì 28 aprile 2016

L’omeopatia hahnemanniana e le discipline olistiche

“Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole” (2Tm 4,3-4)
Le discipline olistiche intendono curare la persona nella sua interezza “corpo-mente-spirito” mediante pratiche naturali o spirituali. La maggior parte di esse si basano sulle più diverse dottrine esoteriche.
Il campo delle pratiche olistiche è molto vasto. Ricordiamo tra le principali: omeopatia, medicina ayurvedica, agopuntura, Yoga, Reiki, piramidologia, pranoterapia, riflessologia, iridologia, cristalloterapia, Rebirthing, Zen, Shiatsu … Fanno parte delle pratiche olistiche anche molte discipline di provenienza orientale tra cui: il Qi Gong, i tantra, il Tai Chi Chuan, e per estensione gli “stili interni” dei vari Karate, Judo, Kung Fu, Aikido, Kyudo, ecc. Queste pratiche si basano sui principi propri delle religioni orientali (Taoismo, Scintoismo e Buddhismo), che molto spesso i praticanti ignorano o accettano senza riserve, oppure li considerano come aspetti necessari per approfondire una particolare tecnica o per comprenderne la storia.
Molte di queste discipline, siano esse tecniche di autoguarigione, rilassamento, difesa personale o maggior conoscenza di sé, hanno talvolta un obiettivo comune: far entrare l’uomo in contatto con forze occulte che le religioni orientali chiamano “energia vitale” (Chi, o Ki), “forza vitale” o “principio vitale” dell’universo.
I praticanti esperti di discipline come il Reiki, il Tai Chi Chuan e lo Yoga, spesso sono in grado di percepire in se stessi queste forze spirituali e sperimentano capacità attribuibili a un intervento occulto o medianico.
Le cose non cambiano molto nel caso di discipline occidentali molto note come la pranoterapia e l’omeopatia (che non va confusa con la fitoterapia o erboristeria, ossia la cura con le erbe medicinali).
Ricordiamo che le terapie olistiche nascono dall’idea che la malattia non va risolta mediante la ricerca scientifica, ma che bisogna intervenire sull’essere umano a livello “spirituale” per curare le disarmonie energetiche che si manifesterebbero sotto forma di malattie fisiche o di disturbi psicologici. Questo approccio non può che aprire la porta ad ogni sorta di “cura” alternativa di stampo “New Age” che sarà tanto più efficace, quanto più si avvicinerà al mondo dell’esoterismo. E’ perciò evidente che queste discipline possono condurre il praticante in pericolose strade.

L’omeopatia Hahnemanniana

La più diffusa tra le medicine alternative è sicuramente l’omeopatia che, è importante ribadire, non ha nulla a che vedere con l’erboristeria. E’ difficile trovare in Italia una casa in cui non sia entrato un flacone di gocce o pillole omeopatiche, come non esiste ormai nel nostro paese farmacia che non venda e che non proponga con insistenza crescente i prodotti omeopatici. A onor del vero è bene chiarire che molti di questi prodotti non hanno niente a che vedere con la vera “omeopatia” che descriveremo di seguito. In molti casi si tratta seplicemente di prodotti di erboristeria spacciati come “omeopatici” in quanto il termine è oggigiorno sicuramente molto più di moda e sfruttato per puri fini commerciali.
L’omeopatia fu fondata da Samuel Hahnemann (1755-1843) personaggio affiliato ad una loggia massonica, ed amico di Mesmer, uno dei maggiori oppositori della fede cristiana e ideatore dell’ipnosi e del “magnetismo animale”.
Proprio a Hanemann si deve la redazione del libro “L’Organon dell’Arte di Guarire”, il libro base per ogni trattamento omeopatico. A detta di molti l’Organon è per l’omeopatia ciò che la Bibbia è per il cristiano (cfr. H.J. Bopp, “L’omeopatia – Studio Storico, Medico, Scientifico e Spirituale”, pro manoscritto, p.4).
La sua vita fu segnata da molte disgrazie e lutti familiari per cause non naturali (due figlie furono uccise, un’altra morì in circostanze inspiegabili e l’unico figlio scomparve misteriosamente).
Hahnemann non era soddisfatto dei risultati della medicina tradizionale, perciò decise di voler trovare egli stesso la ragione delle malattie ed una loro possibile soluzione.
Egli arrivò all’ipotesi che il male era prodotto da una “potenza spirituale nemica”, e che le malattie potevano essere guarite proprio grazie a quelle sostanze, diluite, che le avevano generate. Stabilì perciò il principio della “similitudine”, che afferma che “il simile guarisce il simile”. Ma questo principio non era affatto una scoperta: in Tibet, in Cina ed in Arabia era già conosciuto da secoli.

Il rimedio omeopatico si prepara a partire dall’estratto alcolico della sostanza base (tintura madre). La terapia consiste nel curare il malato con un medicinale che produrrebbe in un essere sano gli stessi sintomi della malattia: è come se una persona che soffre di diarrea dovesse assumere dell’olio di ricino perché in condizioni normali questa sostanza provocherebbe la diarrea. Questo è il primo principio: il principio della similitudine.
Il secondo principio: la diluizione. Il principio attivo che produce la malattia deve essere diluito per avere la minore concentrazione possibile, perché una dose infima possiede delle virtù guaritrici maggiori. Questa diluizione viene indicata con la lettera D, seguita dal numero di diluizioni in 9 parti di alcool. Ad esempio una diluizione D20 equivale ad un litro di principio attivo versato nella totalità d’acqua del nostro globo terrestre.
Hahnemann stesso affermò che a partire dalla diluizione D30, non esiste più una sola molecola di principio attivo nel prodotto omeopatico. Secondo lui, la materia viene ridotta alla sua sostanza intrinseca e pura ed assume il suo potenziale spirituale.

Il terzo principio: la dinamizzazione. Alla diluizione segue la necessità di “dinamizzare” il prodotto tramite scuotimenti successivi e ben distinti: la “forza cosmica” viene così trasmessa da chi prepara il medicinale al prodotto stesso, in modo misterioso. E’ lo stesso principio su cui si basano le altre discipline esoteriche come la pranoterapia ed il Reiki, con la differenza che in questo caso il “flusso energetico” non passerebbe direttamente ad una persona ma ad una sostanza in qualità di veicolo dell’energia stessa.
La nozione di “forza cosmica”, di “potenza dinamica”, di “armonia con l’energia terrestre”, rinvia ad una visione del mondo di tipo occulto: parlano in questi termini anche la magia, lo Yoga, la radiestesia, l’antroposofia, e in generale tutto il movimento New Age. Infatti il linguaggio di Hahnemann è molto simile a quello degli yogi e dei guru orientali: questo dimostra ampiamente che l’omeopatia si basa principalmente sulle filosofie orientali.
Nell’omeopatia c’è veramente la dottrina della spiritualizzazione della materia, perché la forza guaritrice è di tipo spirituale e non chimico.
La cosa sorprendente è che Hahnemann ha affermato di aver ricevuto il suo metodo curativo grazie a rivelazioni spiritiche (cfr. Larousse du 20 siècle, ed. 1930). Nelle opere che ha scritto traspare inoltre una marcata avversione per Gesù Cristo e una grande stima per Confucio e la sua dottrina. Scrive infatti uno dei suoi biografi: “Egli era disgustato dall'”arcientusiasta” Gesù di Nazareth, che non aveva condotto l’illuminato sulla via diritta della saggezza, ma che voleva invece lottare con pubblicani e peccatori sul difficile sentiero dello stabilire il regno di Dio … l’uomo dei dolori, che prese l’oscurità del mondo su di sé, era in realtà un’offesa per chi ama la sapienza esoterica” (A. Fritsche, “Hahnemann – Die Idee der Homeopathie”, VI edizione, p.264).
Poi continua: “Hahnemann certamente non era cristiano, anche se era bigotto come un pietista. Il dio di Hahnemann interviene continuamente con la sua guida e con il dono del suo potere, ma dà illuminazione alla mente, non tocca il cuore … al letto dell’ammalato. Hahnemann è un medico, e non può farci niente. Ma nella sua lotta come ricercatore spirituale, nella sua ricerca per l’illuminazione egli è fortemente attratto dall’Oriente. Confucio è il suo ideale” (A. Fritsche, op. cit., p.263).
“Qui è dove puoi vedere la sapienza divina senza miti di miracoli e di superstizione; vedo come un segno importante del nostro tempo che ora Confucio sia alla nostra portata per essere letto. Presto lo abbraccerò nel regno degli spiriti felici, il benefattore dell’umanità, che ci ha mostrato la via diritta alla saggezza ed a Dio, ben 650 anni prima dell’arcientusiasta” (A. Fritsche, op. cit., p.264).

L’omeopatia ha avuto un grande successo nel mondo occidentale, dovuto alla sfiducia progressiva nei confronti della medicina tradizionale. Viene tuttavia dichiarato apertamente che essa non ha alcun effetto sulle malattie gravi; i prodotti omeopatici vengono prescritti solo per lievi affezioni.
Il prodotto omeopatico ha quasi certamente un effetto “placebo”, in cui la guarigione o l’attenuazione del male dipende dalla convinzione del malato. L’effetto sul malato è di tipo psichico e non certo chimico (questa posizione è stata ribadita pubblicamente da molti medici e studiosi).

In definitiva, un cristiano deve curarsi con preparati omeopatici? Sicuramente dobbiamo andarci cauti: non possiamo classificare in modo acritico ogni metodo di guarigione come occulto, ma non dobbiamo neppure chiudere gli occhi su fatti lampanti ed allarmanti.
Se una certa pratica affonda le sue radici nella superstizione, o nell’esoterismo (anche quello di provenienza orientale), faremmo meglio ad astenercene. Abbiamo anche ragione di allontanarci immediatamente da qualsiasi medico omeopata che faccia una diagnosi tramite il pendolino o strumenti simili.
Stesso atteggiamento di cautela ci invita ad adottare la Chiesa Cattolica tramite una dichiarazione rilasciata nel novembre 2000 a Roma in occasione di un Congresso dal titolo: “Le Istituzioni Sanitarie Cattoliche in Italia – Identità e ruolo” (è possibile scaricare il relativo documento in fondo alla pagina).
Il mondo ci spinge a ricercare la salute con qualsiasi mezzo: ma la Bibbia ci insegna che in ogni situazione dobbiamo ricercare innanzitutto il pensiero di Dio, la sua volontà e le sue strade canoniche quali i medici e la medicina tradizionale.

Per un’analisi scientifica sull’omeopatia vedere qui.
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

La cristalloterapia

La dottrina su cui si basa la cristalloterapia sostiene che le pietre, i cristalli o anche le gemme contengano una carica di energia positiva capace di ristabilire il flusso energetico del corpo e della mente. La terapia consiste nell’applicare queste pietre direttamente sulle parti del corpo da curare, meglio se in corrispondenza dei chakra, cioè sui sette punti vitali-energetici che l’induismo o il tantrismo avrebbe individuato. Si potrebbe anche immergere le pietre nell’acqua che deve essere bevuta, o si può purificare l’ambiente in cui viviamo sistemando delle pietre nella nostra casa.
L’uso delle pietre per motivi terapeutici fa parte di una lunga tradizione sciamanica, magica e occultistica; più comunemente si usano le gemme come amuleti e talismani, che avrebbero il potere di allontanare la cattiva sorte e di proteggere dagli influssi negativi.
Questa terapia non è fondata su basi scientifiche, neanche sperimentali, e i successi o gli insuccessi sono dovuti solo ed esclusivamente ad un effetto placebo cioè legato all’autosuggestione.
Al di là dell’inconsistenza scientifica di questi metodi, come cristiani dobbiamo preoccuparci delle loro implicazioni superstiziose, magiche e occulte.
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

La cromoterapia

In questa disciplina il colore viene utilizzato come fonte di guarigione; secondo i teorici di questa terapia basta guardare il rosso o una parete azzurra per ricevere una guarigione spirituale, mentale e fisica. Si innescherebbero infatti meccanismi di auto-guarigione in grado di dare risultati immediati, a volta miracolosi.
Secondo le riviste specializzate del settore ogni malattia deriverebbe da uno squilibrio energetico dell’aura (l’energia vitale che circonderebbe ogni corpo ed anche la parte spirituale, l’essenza più profonda dell’essere), che solo i terapeuti con doni particolari sono in grado di vedere, in tutti i suoi colori, dunque solo loro sono in grado di prescrivere in forma personalizzata la relativa terapia.
Non dobbiamo certamente demonizzare i colori e gli stimoli psicologici che ne derivano anche in campo pubblicitario e commerciale. Sappiamo infatti che ogni prodotto in vendita sfrutta determinate combinazioni di colore per comunicare un determinato messaggio. In tutto ciò non c’è alcun male in quanto un colore freddo (es. verde o blu) può trasmettere sensazioni diverse da un colore caldo (es. giallo o rosso). Dopotutto è normale preferire l’uno o l’altro in base ai gusti personali o a determinati canoni sociali (es. la confezione di un dentifricio colorata di blu per trasmettere una sensazione di pulizia e freschezza). Questo tipo di condizionamento, non rientra assolutamente nell’ambito della Cromoteriapia. La vera Cromoterapia è infatti legata alla superstizione, in quanto basterebbe dare uno sguardo o toccare una bottiglietta di un determinato colore per essere guariti da molteplici malattie e disturbi.
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

I fiori di Bach

La terapia con i fiori di Bach è stata sviluppata dal Dr. Edward Bach nel 1935.
Esistono 38 rimedi preparati dai fiori di piante selvatiche, arbusti o alberi. Vengono prescritti non in base alla sofferenza fisica, ma piuttosto secondo lo stato mentale della persona sofferente, secondo il suo stato d’animo di paura, ansia, rabbia o depressione. (Vedere la sezione specifica per l’approfondimento).
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

Medicina ayurvedica

E’ una medicina molto alla moda in questo momento. Arriva dall’India e pretende di donare vitalità, salute e bellezza grazie alla capacità di ricreare armonia nel corpo e nella mente. Ayurveda è una parola composta da ayur (vita) e veda (scienza o conoscenza). Il medico ayurvedico è una specie di guru che si propone di curare l’uomo nel corpo, nella mente e nello spirito.
È una medicina pagana e politeista: si tratta di credere che nel corpo umano ci sono cinque grandi elementi: etere, aria, fuoco, terra, acqua, che originano tre movimenti del corpo, governati da tre dèi indiani: Vada, Pitta e Kapha.
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

La pranoterapia

Particolare forma di terapia basata sul supposto trasferimento di prana (nelle antiche religioni indiane, “energia vitale dell’universo”), da un individuo sano ad uno malato.
La New Age afferma che l’energia vitale dell’universo, o energia cosmica, non è altro che Dio o altri spiriti. Vedere la sezione specifica per l’approfondimento.
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

Lo sciamanesimo

Lo sciamanesimo si rifà alle “religioni della natura”. Secondo questa visione del mondo “originaria”, il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile degli spiriti e delle divinità esistono uno dentro l’altro e uno per l’altro. Lo “sciamano” è una persona che intraprende un viaggio nel mondo degli spiriti aiutato dall’ingestione di particolari sostanze psicotropiche, o da specifici rituali. Durante le sedute di guarigione, alla persona da guarire vengono date delle lettere e dei suoni, delle immagini o delle erbe, scelte a seconda dei sintomi o dei problemi dichiarati, o percepiti da colui che opera il rituale di guarigione. Più la persona si sente vicina alle forze spirituali, e più cresce la fiducia, l’ottimismo, la volontà di stare bene.
Si tratta di vere e proprie sedute spiritiche in cui si possono verificare stati di trance e possessione demoniaca.
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

La Biodanza

Il sistema Biodanza è nato in Cile negli anni 60 ad opera dello psicologo ed antropologo Rolando Toro.
Secondo le parole del suo fondatore si tratta di: “Un sistema di integrazione e di sviluppo umano che si basa su “vivencias” indotte attraverso la musica, il movimento e gli esercizi di comunicazione all’interno di un gruppo”. Tutte le attività e gli esercizi si svolgono in gruppo e sono finalizzati a stimolare le potenzialità individuali nell’ambito dell’affettività, della vitalità, della sessualità, della creatività e della trascendenza. Tutto ciò porta a facilitare la comunicazione con le altre persone, elevando la qualità affettiva dell’esistenza”.
Il prefisso “bio” esprime l’idea che al centro dell’universo non vi sia l’uomo ma la vita. Infatti esistono, per il sistema Biodanza due tipi di percezione: quella biocentrica e quella antropocentrica. È proposta ai bambini e agli adolescenti nelle scuole, agli adulti e alle donne in gravidanza ed anche per riabilitare gli anziani e i malati sia fisici che mentali.
Colpisce per il suo carattere apparentemente salutare ma, oltre al ripetersi di termini puramente new age quali “energia”, sono presenti nozioni di stampo pagano e panteistico completamente in disaccordo con la dottrina cristiana. Le presunte implicazioni sessuali nelle varie fasi del corso (si parla di “orgasmo”, “consapevolezza dell’identità sessuale”, “fusione erotica”, ecc.) sembrano proprio condurre nella direzione della “magia sessuale” tipica degli ambienti occultistici ed esoterici. Agli alti livelli del corso vengono inoltre descritti stati di trance (fenomeni tipici dello spiritismo e della possessione). Sono anche offerti corsi di approfondimento i cui nomi dovrebbero già di per sé mettere in guardia il cristiano: “Danzare i Ching”, “Ritorno di Dioniso”, “Sondaggio allo sconosciuto (neosciamanismo, presentimento dell’angelo)”, “Biodanza e il cerchio degli Archetipi – gli arcani dei tarocchi”, ecc.
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Lo Shiatsu

Con il termine Shiatsu (in giapponese shi=dita, atsu=pressione) si indica una forma di terapia manuale che fu creata da T. Namikoshi: si pratica la tecnica del massaggio tradizionale giapponese, abbinandole a tecniche di terapia manuale occidentali come le mobilizzazioni articolari, lo stretching, ecc. La maggior parte dei punti in cui si agisce con il massaggio corrisponde ai meridiani dell’agopuntura cinese. Lo scopo del trattamento Shiatsu è quello di “liberare” i meridiani, cioè i canali dove scorrerebbe l’energia vitale e permettere un migliore scorrimento della stessa.
La malattia, infatti, nello Shiatsu è vista come uno squilibrio energetico, dovuto ad una “occlusione” del meridiano di scorrimento, con conseguente danno agli organi.
Lo Shiatsu ha diverse vie, tra cui lo Zen Shiatsu e lo Iokai Shiatsu.
Nei termini di approccio della medicina orientale, bisogna tenere conto che lo Shiatsu non riguarda solo i sintomi e il trattamento, ma include l’aspetto spirituale, ossia considera che la malattia deriva dall’attitudine interiore profonda dell’individuo, e la vita profonda corrisponde allo spirito.
Per questo un terapista Shiatsu ha affermato che: “la relazione clinica difficilmente potrà esprimere fino in fondo l’atmosfera di solidarietà, di intimità, di reciproca conoscenza e di consapevolezza che si sviluppa tra terapista e paziente e che rende spesso magica l’esperienza dello Shiatsu per entrambi”.
Fonte: www.camcris.altervista.org/olistica.html

Altre discipline olistiche, esoteriche o non convenzionali

L’elenco che segue non va inteso come una sorta di “lista nera” di cose da non fare, in quanto non tutte le discipline possono essere messe sullo stesso piano. Mentre alcune sono obiettivamente pericolose (si parla di energie spirituali, fluidi guaritori, vibrazioni, ecc.), altre vanno comunque valutate attentamente per non incorrere in raggiri psicologici o superstiziosi. Ve ne sono alcune che sono semplicemente dannose perché potrebbero allontanare il praticante dal ricorso alla medicina convenzionale.
– Acupressione (o Agopressione)
– Agopuntura
– Ai-Chi (Aquatic Tai Chi)
– Analisi Reichiana
– Anelli magnetici Alex Chiu
– Antroposofia (Medicina antroposofica)
– Arica (Metodo)
– Arnold Mindell (Metodo)
– Aromaterapia
– Arti Marziali (elementi filosofico/spirituali)
– Aston Patterning / Aston Paradigm
– Aura Vitale (diagnosi tramite)
– Aura-Soma
– Auricoloterapia
– Autoipnosi
– Ayurveda
– Bates (Metodo)
– Biodanza
– Bioenergetica
– Biofonia
– Biopranoterapia
– Biotransenergetica
– Bodywork
– Bowen (Terapia)
– Breathwork
– Breviterapia
– Calligaris (Metodo)
– Cerchio di guarigione
– Channeling
– Chavutti Thirumal
– Chinesiologia applicata
– Chirometria diagnostica
– Chirtest
– Chopra
– Ci Kung (Chi Kung o Qi Gong o Wudang Chikung)
– Cinque Tibetani
– Cohen (Metodo)
– Coppettazione
– Coreoterapia
– Cosmomedicina
– Costellazioni Familiari Sistemiche (Psicogenealogia Transgenerazionale)
– Counseling Rogersiano
– Cranio sacrale
– Cristalloterapia o Gemmoterapia
– Cromopuntura o Colorpuntura (Metodo Mandel)
– Cromoterapia
– Danzaterapia
– Dendroterapia
– Diagnosi cinese della lingua
– Dieta Chenot
– Digitopressione Jin Shin Do
– Dinamica Mentale (Silva Mind Control)
– Do in
– Dorn (Metodo)
– Dream Yoga
– Ecoterapia
– Elettroagopuntura di Voll (Organometria funzionale)
– Elettromagnetoterapia
– Ensenanza
– Equilibrio dinamico (Teoria del)
– Euritmia terapeutica
– Eutonia
– Exultation of flowers
– Feldenkrais (Metodo)
– Feng Shui
– Fiori di Bach o Floriterapia
– Fisiognomica
– Fitoterapia cromatica
– Floriterapia o Fiori di Bach
– Fonocromoterapia
– Fonoterapia
– Fux (Metodo)
– Geobiologia
– Geoterapia
– Gestalt
– Grounding
– Guarigione psichica
– Guarigione quantica (metodo quantico)
– Hakomi
– Hellerwork
– Hemi-Sync (Hemispheric Syncronization)
– Ipnosi
– Iridologia
– Isoterapia
– Japanase Reiki
– Jost (Metodo)
– Karuna Reiki
– Katsugen undo (Movimento Rigeneratore)
– Kiatsu Do
– Kinesiologia
– Kinesiterapia
– Ki-Sung
– Kuatsu
– Kundalini Yoga
– Laban Bartenieff (Metodo)
– Lakhovsky (Terapia)
– Lavaggio energetico
– Litoterapia
– Lu jong
– Macrobiotica
– Maditazione Dinamica
– Magnetoterapia
– Mandala
– Mandel (Metodo)
– Massaggio Ayurvedico (Abyangam)
– Massaggio Breuss
– Massaggio di polarità
– Massaggio Hara
– Massaggio Kahuna
– Massaggio Kembiki
– Massaggio Metamorfico
– Massaggio Rebalancing
– Massaggio Ritmico
– Massaggio Shantala
– Massaggio Sonoro
– Massaggio Thailandese
– MBCT (Mindfulness-Based Cognitive Therapy)
– Medicina non convenzionale (in tutte le sue varianti)
– Meditazione Bioenergetica
– Meditazione con le pietre
– Meditazione corporea in movimento
– Meditazione Devavani
– Meditazione di consapevolezza
– Meditazione Gourishankar
– Meditazione Kundalini
– Meditazione Mandala
– Meditazione Nadabrahma
– Meditazione Nataraj
– Meditazione No dimensions
– Meditazione Trascendentale
– Meditazione Wesak
– Meditazione Whirling
– Meditazione Zen
– Mentastica o Metodo Trager
– Mesmerismo
– Metatronic Healing
– Metodo Bert Hellinger (Costellazioni-Familiari-Sistemiche o Psicogenealogia Transgenerazionale)
– Metodo Fitzgerald
– Micromassaggio cinese
– Monopatogenetica
– Moraterapia
– Morfopsicologia
– Moxibustione
– Mudra
– Musicoterapia
– Naprapat
– Naturopatia
– Neuralterapia
– Nuova Medicina Germanica
– Olodonzia
– Omega healing
– Omeopatia
– On Zon Su (Riflessologia plantare)
– Organoterapia
– Orgonoterapia
– Ortho-Bionomy
– Osho Rebalancing
– Pentacologia terapeutica
– Piramidologia terapeutica
– Programmazione Neuro Linguistica (PNL)
– Pranayama
– Pranic Healing
– Pranoterapia
– Psicobiofisica
– Psicocibernetica
– Psicodinamica
– Psicoenergetica
– Psicogenealogia Transgenerazionale (Costellazioni-Familiari-Sistemiche)
– Psicologia transpersonale
– Psicoperistalsi
– Psicosintesi
– Qi Gong Mi Zong
– Qi Gong
– Radiestesia
– Radionica
– Rebalancing o Osho Rebalancing
– Rebirthing
– Reconnective Healing o Reconnection
– Reiki
– Respirazione Olotropica
– Riflessologia (Massaggio Zonale)
– Riflessoterapia
– Rolfing
– Sat Terapia
– Sciamanesimo
– Seitai
– Shen (Terapia)
– Shiatsu
– Shodo
– Silva Mind Contol
– Silvoterapia
– Simonton (Metodo)
– Somatografia
– Spagyria
– Stone Therapy
– Sufrologia
– Tai Chi Chuan o Taiji Quan
– Tai Chi
– Tantra Healing
– Tantrismo
– Tantsu
– Tao Yoga
– Tecnica di respirazione C & Esm
– Tecnica Metamorfica
– Teleterapia
– Terapia con le pietre
– Terapia del Soffio
– Terapia Idrofrequenziale
– Theta Healing
– Tocco quantico (Quantum touch)
– Tocco terapeutico
– Tomasetti (Metodo)
– Touch for Health
– Trager (Metodo)
– Training autogeno
– Trance Dance
– Tribe Massage
– Tui Na
– Urinoterapia
– Varutha Kriya
– Vega Test
– Vegetoterapia di Reich
– Visualizzazione guidata
– Vita Florum
– Vivation
– Watsu
– Willems (Metodo)
– Yi Pai
– Yoga (in tutte le sue varianti)
– Zen (in tutte le sue varianti)
– Zen Past Lives
– Zero Balancing
– Zilgrei (Metodo)

Nell’elenco non sono state incluse tutte le discipline che vanno ben oltre la semplice promessa di guarigione, tra cui le varie filosofie e pseudo-religioni delle quali si parla nelle altre sezioni del sito.
Anche la Chiesa ha classificato ufficialmente la questione delle medicine alternative come un terreno su cui è necessario muoversi con molta 
Fonte: http://diosalva.net/omeopatia-discipline-olistiche-chiesa-cristianesimo

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