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venerdì 27 maggio 2016

I TATUAGGI - da una catechesi di Mike Connell

Il significato di una pratica antica

Non c’è praticamente nessuno che non conosca almeno una persona con un tatuaggio. Quello della tatuatura è un fenomeno in crescita, che ha subito un enorme aumento a partire dagli anni Settanta. In realtà l’incremento nella richiesta di tatuaggi va di pari passo con un altra tendenza in crescita, quella di farseli togliere. In America si è sviluppato un enorme business dietro alle pratiche di rimozione. In effetti, se ci guardiamo intorno vediamo celebrità che ce l’hanno, star dello sport che ce l’hanno, atleti che ce l’hanno … si sta verificando una vera e propria inversione di tendenza.
Vediamo i tatuaggi ovunque e ci domandiamo cosa si nasconde realmente dietro tale fenomeno. È vero che Dio guarda l’interno mentre l’uomo guarda solo l’esterno, ma credo che dobbiamo capire cosa si cela dietro all’apparenza.
Non ci sono molti versetti della Bibbia relativi ai tatuaggi se non nel Levitico capitolo 19 versetto 28. Quello che dobbiamo capire è il contesto di tutto ciò. Quando leggiamo la Bibbia nell’Antico Testamento, in questo punto specifico dell’antico Testamento, vediamo che Dio ha fatto uscire il suo popolo dall’Egitto. “Israele” viveva infatti in una condizione di schiavitù, non erano solo semplici servi nei confronti degli egiziani ma erano in realtà schiavi di poteri occulti. Se ci rammentiamo l’episodio di come Mosè affrontò il faraone, capiamo che per Dio sarebbe stato molto facile farlo uscire dopo il primo avvertimento. In realtà ci sono stati ben 10 confronti ognuno dei quali era rivolto ad un diverso dio che altro non era che uno degli Dei dell’Egitto. Ogni volta che Mosè diceva al Faraone di liberare il suo popolo il Faraone rifiutava e una piaga arrivava nel paese come attacco agli Dei stranieri. Mosè gettò a terra un bastone che si trasformò in serpente – loro gettarono i loro bastoni in terra, e pure essi si trasformarono in serpenti. Questa era una forma di potere occulto.
Perciò dopo le 10 piaghe, quando il tempo era terminato, gli abitanti del paese erano persuase che il potere di Dio era ben più grande del potere degli Dei che gli egiziani servivano.
Da notare che il miracolo finale che comportò il rilascio del popolo di Dio, fu lo spargimento di sangue.
Anche in Esodo capitolo 12 tutti dovevano uccidere un agnello, dovevano applicare il sangue dell’agnello nelle loro case, sui loro edifici, e solo dopo sarebbero stati protetti nei confronti dell’angelo sterminatore. Quindi vediamo che Israele è stato liberato da una terra piena di idolatria, stregoneria e spiritismo. I poteri occulti erano molto potenti in Egitto. Se leggiamo tutta la storia del confronto fra Mosé e il faraone, troviamo che alcuni dei primi miracoli che egli fece furono replicati dai maghi egiziani. Forse quello che non è conosciuto molto è il fatto che gli egiziani erano adoratori di Baal, io dio Sole, e parte dell’adorazione a Baal includeva che sia gli uomini che le donne venissero tatuati come segno di appartenenza e fedeltà a quel dio.
Continuando a leggere nel Levitico, vediamo che Dio è prossimo e portare il suo popolo dentro alla terra promessa, Canaan, ed Egli disse che li stava portando la non perché erano migliori degli altri ma solo perché li amava, perché era il suo popolo.
In questa terra c’era un forte coinvolgimento con l’occulto. Si adorava Baal, Astaroth, gli dei del sole, della tempesta, dei venti, del tempo, si adoravano gli dei della fertilità che esigevano atti estremamente perversi ed infine ci si faceva tatuare. Era parte della loro devozione in quanto il tatuaggio non rappresentava solo un marchio fatto con inchiostro bensí apriva la tua vita a ben altri significati.
Quindi quanto Dio dona i suoi comandamenti lo fa con l’obiettivo di convincere a non lasciarsi contaminare dai poteri occulti. Leggiamo infatti al capitolo 19 versetto 4 “Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio.” Nel versetto 28 dice invece “Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il Signore.” Proseguendo ulteriormente arriviamo al capitolo 20 versetto 1 dove Egli parla delle pratiche di quella terra. Questo riferimento ai tatuaggi è inserito nel contesto del coinvolgimento occulto che c’era in Egitto e nella terra di Canaan. Dio è molto forte ed energico nelle sue direzioni riguardo al fatto di non lasciarsi coinvolgere e contaminare, di non commettere alcuno di questi abomini. In altre parole, non dobbiamo aprire la nostra vita a pratiche occulte di alcun tipo, altrimenti daremo la possibilità alle potenze demoniache di entrare nella nostra vita.
Quindi il motivo per cui Dio ha impostato questa regola, è perché Egli conosce bene la connessione tra tatuaggi e occultismo. Egli vuole tenere il suo popolo libero da ogni condizionamento occulto per poter camminare liberamente nella terra promessa.
L’unico altro punto in cui ci sono riferimenti a questo genere di pratiche, in particolare dell’incisione la carne, lo troviamo nel Primo Libro dei Re al capitolo 18. Ci ricordiamo della storia di Elia che ha un confronto con i profeti di Baal, di quando egli si trovò ad affrontarli e di come disse loro di dimostrare il potere soprannaturale dei loro dei. Quello che essi fecero all’inizio fu di incidersi la carne. Si fecero sanguinare, ed Elia si fece beffe di loro e li sminuì dimostrando il vero potere di un Dio fedele che mantiene le sue promesse … Possiamo notare che l’incisione e il marchiarsi la carne, nella Bibbia è continuamente associato al regno dell’occulto, in qualità di servitù, schiavitù o soggezione ad esso.

La valenza del patto di sangue

In numerosi punti della Bibbia si parla di sangue e dello spargimento di sangue. Quando Dio inizia ad agire al fianco di Abramo, una cosa che Egli richiede da quest’ultimo è la stipulazione di un patto. Il patto è il più forte e vincolante accordo che può essere fatto tra due persone, o tra una persona e Dio.
Dio ha istruito Abramo su come realizzarlo. C’è stato un sacrificio, la morte di un animale tagliato in due, il cui sangue è stato versato.
Quando due persone stipulavano un accordo, camminavano tra le due parti dell’animale sacrificato per formalizzare promesse o impegni. Una delle cose che caratterizzano i patti biblici è sempre la richiesta di spargimento di sangue.
Tutto ciò che deliberatamente prevede lo spargimento di sangue, implica la stipulazione di un patto. Ne scaturisce un impegno vincolante che conferisce diritti legali.
Un altro esempio molto interessante si trova nell’ambito del matrimonio.
Quando una coppia si unisce insieme, stipula un patto coniugale, il matrimonio. Non si tratta semplicemente di un impegno reciproco, come alcuni pensano, o solo di coabitazione nello stesso luogo, bensì di un patto vincolante.
Quello che fanno è incontrarsi e dichiarare di fronte a Dio la loro intenzione ed il loro impegno. Lo fanno pubblicamente in modo che le persone possano sentire e vedere, ed infine firmano un registro dopodiché sono sposati, ma non completamente. Finché essi non hanno un rapporto sessuale non risultano legalmente sposati ed il matrimonio può essere annullato.
Dio ha concepito e creato la donna in modo tale che durante il primo rapporto sessuale si verifichi la rottura dell’imene con conseguente spargimento di sangue. Ciò attesta l’avvenuta stipulazione di un patto.
Torniamo adesso dei tatuaggi. Cosa accade esattamente durante il processo di tatuatura? Per realizzare un tatuaggio si utilizza un ago o uno strumento di taglio. Può quindi trattarsi di una sorta di scalpello o di un ago che si muove molto velocemente e che penetra nella carne, con conseguente fuoriuscita di sangue.
Durante la realizzazione di un tatuaggio, infatti, avviene una continua rimozione del sangue che fuoriesce. La pelle viene continuamente incisa e forata. Si prova inoltre dolore, ha luogo un sacrificio. Non è possibile escludere questa condizione, ogni qualvolta si verifica uno spargimento di sangue volontario si formalizza una sorta di patto.

La diffusione di un fenomeno

Tra gli indiani del Nord America, se volevi entrare in alleanza con qualcuno, era necessario incidersi le mani ed unire le proprie ferite per mescolarne il sangue e diventare “fratelli di sangue”.
Alcuni scalatori europei -nel 1991- hanno ritrovato un alpinista ibernato tra i ghiacci. Era ben conservato, sebbene fosse lì da 5000 anni, ed è stato classificato come un uomo vissuto nel 3000 aC. La cosa interessante è che egli era tatuato. Quando hanno analizzato il suo corpo hanno rilevato diverse ferite alle ossa e nel suo corpo. Deve aver sofferto molto ed è come se i tatuaggi avessero avuto un ruolo di invocazione degli Dei per ottenere guarigioni nella sua vita.
Nel 1891 è stata ritrovata in Egitto una mummia di 4000 anni tatuata in gran parte del corpo.
Se guardiamo attraverso le varie culture del mondo, vedremo che che ovunque esistono i tatuaggi. Non esiste realtà locale in cui essi non siano presenti e sempre sono collegati all’occulto, al coinvolgimento di forze spirituali o alla sottomissione agli spiriti. Non esistono eccezioni.
I cacciatori di teste Sud Americani utilizzavano i tatuaggi. Dopo aver catturato una persona, la uccidevano, tagliavano la sua testa, generalmente ne mangiavano il corpo, e si tatuavano in segno di vittoria per quello che avevano fatto. Questa pratica è ancora in uso in Borneo dove si eseguono tatuaggi dopo aver reciso la testa e averla appesa.
Ho avuto modo di visitare alcuni villaggi e ho potuto vedere di persona le teste recise di persone di varie nazioni, inclusi soldati giapponesi. Un giovane non poteva diventare un vero uomo se non decapitava qualcuno e si praticava un tatuaggio. Il tatuaggio attestava infatti di aver superato l’esame.
Tra gli Hawaiani vige la pratica di farsi tatuare gli Dei. Essi vengono consultati per sapere il momento ed il tipo di tatuaggio giusto da fare. Guardano gli Dei per farsi guidare da essi, anche tramite i loro stessi tatuaggi.
I Cinesi usano i tatuaggi per respingere gli spiriti malvagi. Lo stesso fanno i Giapponesi che in questo modo si ingraziano i vari spiriti.
I Romani utilizzavano i tatuaggi per marchiare i loro schiavi e quando imprigionavano qualcuno li tatuavano con la scritta “Tassa Pagata”, a significare che appartenevano al governo di Roma. Lo stesso veniva fatto per i cristiani catturati.
Anche gli indiani nativi di America si tatuavano intensamente. I tatuaggi erano richiesti dal loro sistema di credenze per allontanare gli spiriti malvagi, e per consentire l’accesso al mondo degli spiriti. Credevano che senza un tatuaggio, non sarebbero stati riconosciuti e quindi non avrebbero potuto accedervi.
In Alaska, gli eschimesi si tatuavano per ingraziarsi gli Dei, in questo modo sarebbero potuti sopravvivere, quindi per loro il tatuaggio era un patto con un essere spirituale per garantirsi la sopravvivenza.
I babilonesi e i Cananei, e le prostitute che si adoravano in quelle zone, erano tutti tatuati con tatuaggi per la fertilità. Anche gli uomini che si prostituivano si tatuavano. Tutto ciò faceva parte del culto di adorazione del tempio. Era parte della loro fedeltà e lealtà agli Dei.
Nelle aree primitive dell’India dove le persone si tatuano, spesso coloro che realizzano il tatuaggio sono lo sciamano, il mago o lo stregone.
In Africa non si fanno necessariamente i tatuaggi a causa del colore scuro della pelle, però hanno luogo forme estreme di piercing su labbra, orecchie ed altre parti del corpo. Lo scopo è quello di invocare i loro Dei affinché li proteggano e non abbiano problemi con gli spiriti malvagi.
Nel mondo occidentale i Marinai avevano i tatuaggi, i Criminali avevano i tatuaggi, i Nazisti tatuavano tutti gli ebrei. Il tatuaggio è parte integrante della cultura schiavistica e di quella occulta.

Le conseguenze spirituali

Detto tutto questo, quale è il problema se ci facciamo tatuare una piccola figura, una colomba, una croce o Gesù stesso?
Quando si acconsente alla tatuatura, si realizza un patto di sangue con la persona che realizza il tatuaggio, si apre la vita a qualunque spirito con il quale egli è legato, gli si permette di entrare dentro di noi.
Se ci facciamo fare un tatuaggio associato ad un’immagine relativa alla morte, uno spirito di morte entra la nostra vita. Se uno spirito di morte entro dentro di noi, sperimenteremmo intorpidimento emozionale. Ci sentiremo profondamente distaccati e dissociati. In difficoltà a formare relazioni. In difficoltà a instaurare una relazione intima. Questo perché lo spirito di morte si è avvolto intorno a noi e ha fatto presa nel nostro cuore.
A volte gli Indiani si facevano tatuare immagini di animali. In seguito essi chiamavano lo spirito di quegli animali e li invitavano ad entrare dentro di loro per dare loro le abilità che l’animale possedeva. Ciò dimostra che il tatuaggio è direttamente connesso con il regno degli spiriti. Tramite il consenso di sangue si apre un passaggio per permettere ai demoni di venirci dentro. Questo è il problema principale.
Quando ci tatuiamo apriamo la porta a spiriti demoniaci di tormento, spiriti impuri, anche se il tatuaggio non è la conseguenza di un gesto di ribellione o di sofferenza ma semplicemente un’espressione estetica.
Quindi come possiamo comportarci se abbiamo dei tatuaggi? Alcuni vorrebbero toglierseli, ma io dico di non preoccuparsi in quanto il tatuaggio può trasformarsi in una grande testimonianza della grazia di Dio nella nostra vita. In fondo anche Dio vuole “tatuarci”.
Nell’Antico Testamento esisteva un modo diverso per marchiare chi apparteneva a Dio. Saremmo stati circoncisi, ci sarebbe stata tagliata una parte di carne con conseguenze effusione di sangue, una procedura molto dolorosa.
Ai nostri giorni esiste la circoncisione del cuore per porre il nostro cuore in Dio, ricevendo il marchio dello Spirito Santo. Perciò anche se ci siamo fatti fare qualche tatuaggio possiamo liberarcene. Se abbiamo aperto la nostra vita ai tatuaggi, alla droga, al peccato sessuale ed altre cose simili è molto semplice uscirne. Dobbiamo andare davanti al Signore e pentirci e rinunciare al patto che abbiamo fatto. In questo modo ogni diritto del Demonio verrà cancellato dal sangue di Gesù Cristo. Il sangue di un patto ben più grande. Il sangue del Re dei Re che è venuto su questa terra. Quando Gesù ha effuso il suo sangue ha spezzato il potere del Diavolo, rotto la lista di ingiunzioni contro di noi. Egli ha rotto il potere dei tatuaggi, delle stregonerie, delle magie, e di molte altre cose di questo tipo.
Tutto quello che ci rimane da fare è pentirsi, rialzarsi, credere e impegnarsi nel combattimento al suo fianco.

Una testimonianza

La prima cosa che voglio fare è rendere onore a Dio, perché senza di lui non avrei una testimonianza da fare, mentre essa è estremamente importante nella mia vita per la trasformazione che Egli ha operato. Per iniziare è meglio che vi dia un’idea di dove vengo. Provengo da una famiglia divisa, mio padre se ne è andato quando avevo cinque anni, dopodiché ho avuto un patrigno violento dal quale sono stato picchiato dall’età di sette anni fino ai tredici anni, età in cui mi ha buttato fuori di casa. Ero pieno di odio verso qualunque forma di autorità e da questa situazione proviene il mio primo tatuaggio. Avevo quattordici anni, ero a metà delle scuole superiori quando decisi si farmi un tatuaggio. L’altra cosa in cui stavo entrando erano le droghe delle quali feci un Dio nella mia vita; volli quindi farmi un’immagine di questo mio dio, si tratta di una foglia di marijuana. E’ stato il mio primo tatuaggio ed è stato fatto con un fiammifero, un ago, ed un po’ di inchiostro…
Negli anni, la cosa bizzarra dei tatuaggio, è che sono diventati la storia della mia vita, ciò che facevo in determinati momenti della mia vita. Dietro ogni tatuaggio c’è una differente ragione ed una differente storia, una sorta di cronostoria della mia vita. Mi facevo fare sempre più tatuaggi, e quanto più pesantemente mi facevo tatuare tanto più sprofondavo nel mondo della droga.
La mia vita non era affatto bella e volendone fare una veloce panoramica, prima divenni cristiano, cominciai ad apprendere le cose di Dio ed egli cominciò ad apportare trasformazioni nella mia vita. Ma questo è successo solo agli inizi di questo anno, circa otto o nove mesi fa. Chiesi allora all’anziano in carica nella chiesa, Ian, riguardo ai tatuaggi e cosa significavano. Egli si allontanò, si chiuse in una stanza, pregò e poi tornò indietro da me. Dopo che tutti se ne erano andati egli cominciò a parlarmi di quello che avevo fatto. Quando ci facciamo un tatuaggio perdiamo del sangue e stipuliamo un patto di sangue con la persona che lo realizza, ma in realtà è molto più di questo. Allo stesso modo di quando facciamo sesso al di fuori del vincolo coniugale veniamo spiritualmente legati al partner e a sua volta con tutti coloro a cui esso è legato. Lo stesso avviene con i tatuaggi, con ogni singola persona che è stata tatuata. Se avessi otto tatuaggi fatti da otto differenti tatuatori, mi sarei legato a ciascuno di questi otto tatuatori ed anche con ogni singola persona che essi hanno tatuato. Si crea una vera e propria catena di legami.
Quindi Ian ed io iniziamo a pregare. Avevo visto delle liberazioni prima di allora e avevo sempre pensato che ci fosse un pò di finzione. In quel caso c’eravamo solo io e e lui quindi nessun’altro a cui proporre uno spettacolo. Potreste dire che tutti i film sulle manifestazioni degli spiriti che vediamo nei film sono solo delle finzioni. Invece vi dico che è vero, è proprio vero, perchè un demone si è deciso a venire fuori e vi assicuro che non c’è niente di divertente. Apparentemente alcuni vengono fuori molto facilmente. Questo invece non ne voleva sapere. C’è stato molto combattimento, molta sofferenza, però ringrazio Dio perchè poi ho potuto fare questa testimonianza. Dio ci ama molto, non mi voleva legato a queste persone, a questi spiriti, quindi appena Ian mi liberò da loro, si è verificata una profonda trasformazione nella mia vita, nel mio cammino: pregare è diventato molto più facile, invocare Dio molto più semplice.
Egli mi ha liberato da alcuni spiriti maligni ed io devo rendergli testimonianza.
Se non vi siete ancora tatuati, non fatelo. Se invece avete già dei tatuaggi chiedete a qualche anziano o pastore di aiutarvi ad uscirne perché molti non parlano mai di questa problematica. Proprio come la droga, nessuno ci dice quali sono le conseguenze a livello spirituale. È la stessa cosa dei tatuaggi. Prima di iniziare è bene informarsi molto bene.
Sono venuti alcuni giovani cristiani a dirmi dell’esistenza di tatuatori cristiani. In realtà il fatto di tatuarsi immagini e simboli cristiani non fa alcuna differenza, i legami spirituali che si creano con chi realizza il tatuaggio e tutti i suoi clienti è esattamente lo stesso. La maledizione arriva lo stesso ed i demoni entrano tramite questo varco.
Questo è tutto quello che posso dire riguardo ai tatuaggi, e di ciò ringrazio Dio.
[Viene richiesto di mostrare al pubblico i tatuaggi] Questo è di quando mi facevo tatuare ripetutamente i draghi, e ora so cosa sono e cosa significano … qui c’è una stella perché mi ero fatto coinvolgere anche dall’astrologia e da cose simili … questo invece è una copertura alla foglia di marijuana che mia moglie non poteva vedere dopo la mia iniziale conversione al cristianesimo … quest’altro è relativo all’anno cinese del ratto … poi mi sono fatto un corvo … Mi sono tatuato anche un’immagine della morte, alla quale mi sono ritrovato legato, incatenato, ad uno spirito di morte. Sono particolarmente felice di essermi liberato di questo perché vi assicuro che non è affatto una bella cosa.
Quando ero un drogato il mio soprannome era “Mutante”. Ero talmente fatto che non riuscivo neppure a stare in piedi. La gente mi osservava da quanto ero sballato.
Questo tatuaggio rappresenta il demone che vidi mentre ero ubriaco. Me lo feci fare da un punk di Auckland di nome Ugg, gli descrissi la mia visione ed egli mi tatuò l’immagine.
Per concludere la mia testimonianza vi ribadisco che il mondo degli spiriti è assolutamente vero e reale …
Da una catechesi di Mike Connell (traduzione a cura di Diosalva.net)

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