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martedì 31 maggio 2016

14^ PARTE - I MIEI COLLOQUI CON LE POVERE ANIME dI Eugenia Von Der Leyen


Nostra Signora del Monte Carmelo
14^ PARTE di 15

Nicolò

20 Luglio. Quell'arnese nero e il cassettone nero si è adesso tra­sformato in uomo vecchio. Egli indossa il costume del secolo scorso. Io: "Ce ne è voluto del tempo prima che tu sia riuscito a farti vedere in modo giusto". - Lui: "Tu ne sei responsabile!" - Io: "Sì, è vero lo sento anch'io! Non ne posso più". - Lui: "Liberati!" - Io: "Ma io de­vo pur avere anche amore verso il mio prossimo, per gli altri, e non posso vivere esclusivamente per voi!" - Lui: "Devi pregare di più!" - Se ne andò per ritornare due ore dopo. Io avevo dormito, sono così, sono stanca a morire! Non ne posso più, in tutto il giorno non avevo avuto un momento libero per me stessa! - Io: "Vieni, adesso voglio pregare con te!" - Mi sembrò contento! Mi si avvicinò. E' un uomo anziano con farsetto bruno e una catenina d'oro. - Io: "Chi sei?" - Lui: "Nicolò". - Io: "Perchè non hai pace?" - Lui: "Io fui un oppres­sore dei poveri, ed essi mi hanno maledetto". - Io: "Sei vissuto qui?" Lui: "No!" - Io: "Dove?" - Lui: "A Mainz!" - Io: "Sei un mio paren­te?" - Lui: "No". - Io: "E in che modo ti posso aiutare?" - Lui: "Col sacrificio!" - Io: "Che cosa intendi dire per sacrificio?" - Lui: "Offrir­mi tutto quello che più ti pesa!" - Io: "La preghiera non ti giova più?" - Lui: "Si, se ti costa!" - Io: "Ci deve essere sempre assieme la offerta della mia volontà?" - Lui: "Sì". - Si fermò ancora parec­chio.
Nota. Una Verità della vita religiosa: La preghiera deve essere unita al sacrificio. Ecco quindi un avvertimento: Non pregare egoisti­camente. (Soddisfazione nella preghiera - cioè il sentimento divino può portare su una strada sbagliata e cullare uno in una falsa sicurez­za. - La Croce di Cristo è la sapienza dell'orante).

22 Luglio. - Mi recai a Rottweil, appena giuntavi egli era lì. - Io: "Come fai a trovarmi subito?" - Lui: "Ma io non ti lascio mai". - Io: "E Perchè non ti vedo sempre?" - Lui: "Perchè tu sei divisa". - Io: "Questo me lo hanno già detto altre anime. Dimmi di più!" - Lui: "Tu sei liberata, ma non del tutto". - Io: "Perchè non vai da quelli che sono del tutto liberi?" - Lui: "Non li trovo".

23 Luglio. - Una notte tremenda. Vidi in camera mia tante figu­re, come non mai. Esse si stringono attorno a me e sospirano. A diffe­renza delle altre apparizioni, queste erano senza corpo. Era una cosa così tormentosa che fui presa da un immenso timore e un'angoscia tremenda e mi misi a piangere. Esse continuarono a volare attorno a me quasi per tre ore. Di buona mattina venne Nicolò. - Io: "Sai che cosa era che mi girava attorno?" - Lui: "No, tu mi hai dimenticato.". Io:"No, ma devo pur dare anche agli altri. Voi non potete tormentar­mi in questo modo!" - Lui: "Noi seguiamo una Volontà superiore!" Due giorni di continua calma. Come mi fece bene!

26 Luglio. Quattro figure e poi Nicolò. - Io: "Come mai in tan­to tempo non hai trovato nessuno che ti aiuti?" - Nicolò: "Io ero an­cora nelle tenebre". - Io: "E come hai fatto a venire diretto da me?" - Lui: "Ci viene indicata la strada". - io: "Ma sarà ben diverso per te essere aiutato con il santo sacrificio della Messa, nella quale si fa sem­pre memoria di voi". - Nicolò: "I castighi sono diversi, non tutti han­no parte, Dio è giusto!"

28 Luglio. Sono stata tormentata in maniera quasi insopportabi­le da tante figure che ritti stavano attorno. Da qualunque parte fossi andata esse mi seguivano, credetti di essere matta e per di più non po­tevo lasciar trapelare niente... Ed ecco che nella mia quasi mezza di­sperazione l'Altro mi tirò a se, io mi trovavo in una pace dello spirito e non vidi e non udii più nulla. - Ma io non voglio comunque parlarne.

29 Luglio. Nicolò mi poggiò la sua mano sul capo e mi guardò con tanta simpatia, che dissi: "Hai una faccia così contenta, puoi andare dal buon Dio?" - Nicolò: "La tua sofferenza mi ha liberato". - Io: "Hai notato tutto ciò che mi capitò in questi giorni? - Però io pensai che tutto questo non ti avrebbe giovato, perchè io non lo ho soppor­tato con gioia". - Nicolò: "La tua volontà era spezzata". - Io: “Non tornerai più?” - Lui: "No". - Io: "Dove sei sepolto?" - Lui: "A Neckar". - Io: "Ma se sei vissuto a Mainz". - Lui: "Sono caduto in guerra!" - Egli ritornò di nuovo vicino e mise la mano sul mio capo. - Non fu una cosa da far paura - oppure forse io sono ormai insensibi­le.

4 Agosto. - Niente di nuovo. Ci sono qui le figure, ma non mi tormentano. - Mi sovvengo di qualche cosa. Adesso ci vuole sempre più tempo prima che le apparizioni siano calmate. Non posso spiegar­mi la cosa se non che io sono diventata più povera nel bene.

La Signora W.....

7 Agosto. Adesso viene moltissimo, una povera figura singhioz­zante da cui gli stessi movimenti esprimono un dolore straziante.

11 Agosto. Da un paio di giorni essa diventa sempre più tremen­damente agitata. E' una donna. Sono molto riconoscente di non do­ver più scrivere niente delI’Altro"...

15 Agosto. La povera signora così angosciata è la Signora D...W! E' esattamente come era da viva solo che è inconsolabile...

Nota. Suo marito era apparso già prima.

18 Agosto. E' sempre eguale, essa non riesce a parlare. Si gettò sul mio letto e incominciò a piangere spaventosamente.

20 Agosto. Essa venne da me sette volte, non c'è niente da te­mere da lei, solo che essa mi rende molto triste.
Nota. Anche ai Santi è capitato di aver paura di essere magari vit­time di inganni del demonio. Un sacerdote insistette nel consigliarla a sospendere le annotazioni del diario: in seguito a questo essa fu presa da scrupoli. Questa è la ragione per cui dopo questa data del 20 Ago­sto c'è una lunga pausa.

25 Febbraio 1927. E così riprendo a scrivere di nuovo, tutti gli stupidi scrupoli se ne sono andati! - La signora W... venne in tutto questo tempo complessivamente 37 volte, non fece mai paura, solo immensamente triste sempre. Essa ha parlato molto poco.
Io: "Perchè devi soffrire così tanto? Sei pur stata molto buo­na!" - Io: "Dio giudica diversamente dagli uomini, era tutto solo e­steriorità!" - Io: "Ma tu hai avuto tante tribulazioni e preoccupazioni che ti hanno fatto tanto soffrire no?" - Lei: "Non le ho sopportate con spirito di sacrificio!" - In seguito non la feci più parlare. Im­provvisamente non venne più.
Nota. La signora W... fu conosciuta molto bene sia dalla Princi­pessa che dal parroco Wieser.

Betty

Adesso viene la Betty di un tempo, che era stata tanto a lungo in ospedale. Io non sapevo che era morta, lo seppi però più tardi. Es­sa piange e sospira in maniera tremenda. Dopo molti sforzi sono riu­scita a portarla a parlare finalmente. - Io: "Da dove vieni?" - Lei: "Dalla nebbia più fitta e profonda". - Io: "Come hai fatto a trovar­mi?" - Lei: - Il chiarore mi ha attirata". - Io: "In che modo ti posso venire in aiuto?" - Lei: "Mortificati!" - Io: "Mi sorprende molto che tu mi dica questa cosa. Abbiamo discusso tante volte insieme su que­sto argomento e tu dicevi sempre, che la cosa non aveva nessuna im­portanza". - Lei: "Adesso vedo tutto in un'altra luce!" - Io: "Devi soffrire molto?" - Lei: "Il desiderio mi consuma". - Poi si mise a piangere da strappare il cuore e disparve.
Alcune notti appresso essa tornò di nuovo. - Io: "Hai ancora una tua volontà propria?" - Lei: "No". - Io: "Come fai a venire pro­prio da me?" - Lei: "Noi seguiamo una Guida Superiore, la volontà personale muore con il corpo". - Io: "Puoi parlarmi dell'Aldilà?" - Lei: "Credi!" - Io: "Che cosa devo credere?" - Lei: "Ciò che dice la Chiesa". - Io: "Posso fare qualche cosa, perchè le anime non vengano più da me?" - Lei: "No! Lasciale venire!".
Lei venne ancora quattro volte, non parlò e poi di nuovo fu tut­to finito! -
Qualche cosa è cambiata. Non ho più paura, mi spavento molto di meno, quando mi accorgo, che c'è qualche cosa di nuovo. Allora ci si può abituare anche a questo. Solo la stanchezza spaventosa prende il sopravvento: non è tanto una stanchezza fisica, come dopo una fa­ticaccia ma una specie di assopimento spirituale, che agisce proprio sulla volontà. Ciò che prima non costava niente, adesso richiede una lotta perchè io voglio volere, ma non riesco a niente.
Sono stata di nuovo otto giorni a D..... E in questo tempo ho visto cinque diverse figure, due di esse si sono messe a ballare assieme. E anche il Bambino le ha viste assieme a me. Stavamo giocando, ed ecco una Signora fra noi. - Lui si mise a ridere e disse: "Ecco una nuova signora qui!" - Effettivamente lei non impressionava per nien­te Nota. La parola di Cristo: "se non diventerete come i bambini... resiste ed è contraria ai dì nostri ad ogni tentativo di spiegazione. Questa parola misteriosa si avvicina moltissimo al racconto di Paul Claudel circa Anúnus e Anima (vedi la prefazione).

Il Giardiniere N.....

Mentre stavo a G..... incontrai un vecchio giardiniere, già morto da parecchio tempo. Egli mi venne incontro sempre più vicino e quando mi fu davanti mi fece un cenno di saluto molto simpatico. Io: "Sei N.....". - Lui: "Sì". - Io: "Come mai non ti ho ancora mai visto?" - Lui: "Ero legato". - Io: "Come legato?" - Lui: "Non pote­vo!"- Io: "Spiegati meglio e dimmi di più". - Lui: "Quanto sei uma­na!" - Me lo sono sentita gettare in faccia ancora questo rimprovero e di frequente! -
Spesso appena apro una porta ho la sensazione che qualcuno mi viene incontro. Qualche cosa sguscia via accanto a me, e talvolta mi sento anche chiamare per nome.....
Avevano tagliato degli alberi nel giardino, ed ecco il giardiniere N..... stare in mezzo agli uomini e darsi al lavoro come loro. - Io chie­si a.... che mi accompagnava - tanto per provare - quanti erano gli uo­mini che stavano lavorando assieme. - Purtroppo lei vide solo quelli vivi! -
Lo vidi undici volte. Ma non riesco più a farlo parlare.
Sì, parlare! - Che cosa vorrei ancora dire, di che cosa vorrei an­cora parlare soprattutto? Son sempre le solite cose. Non so più che cosa possa chiedere ancora. Per un certo tempo ho fatto finta di non vedere le mie visite e non prestai loro nessuna attenzione. Allora esse divennero davvero degli spiriti tormentatori, mi diedero urtoni, pun­zecchiature, mi percossero anche. Adesso il mio ultimo metodo è, non fare più domande e non parlare, ma soltanto pregare.

Cecilia

9 Aprile. Mi girano attorno volando sette figure, riconoscibile una donna, o una figura di donna, niente da temere, però neanche si può dormire.

12 Aprile. La donna si chiama Cecilia, - ha calunniato -. Io: "Chi c'è ancora con te qui?" - Lei: "Sei anime". - Io: "Perchè posso vedere soltanto te sola?" - Lei: "Io sono da te ormai da mesi, ma tu avevi de­gli altri". - Io: "Ma anche adesso ne ho altre". - Lei: "Ma io sono più vicina". - Io: "Perchè?" - Nessuna risposta.

14 Aprile. Guardandola più da vicino ora vedo la sua bocca pie­na di ulcerazioni, diventando più chiara da vedersi non è però affatto bello! - Io: - Se io prego per te, quando tu non sei qui, te ne ac­corgi lo stesso?" - Lei: "Sì, perchè io sono sempre vicina a te". - Io: “Allora spiegami perchè non ti vedo sempre?” - Lei: "Perchè tu non lo potresti sopportare".

16 Aprile. Mi sentii come attratta da sette figure come da un muro, che si restringeva sempre di più. - Io: "Lasciatemi in pace, non tormentatemi!" - Esse: "Noi ti vogliamo aiutare!" - Io: "Vi accorgete che sono preoccupata?" - Esse: "Sì!" - Io: "Potete pregare per le mie preoccupazioni? e le cose che mi stanno a cuore?" - Esse: "Per voi possiamo pregare, solo per noi povere anime non lo possiamo". - Io: "Come puoi rilevare e conoscere le mie preoccupazioni?" - Lei: “Tu sei divisa”. - Io: "Però io egualmente non penso sempre a voi". - Lei: "La tua forza è cosa nostra e tu la dai ad altri".

17 Aprile. Appena venne io la ho subito aspersa con la mia pre­ziosa acqua Pasquale. Lei si mostrò felice. - Io: "Questa ti giova più che qualunque altra cosa che io faccio". - Lei: "Soltanto tu me la dai, essa risana, e tu salvi". - Adesso fra le sei figure si distingue una figura di uomo, io non lo conosco, ha un'espressione assai triste.
Durante il giorno vedo molte ombre. Forse sono quelle non schiarite. Alle volte qualche cosa di freddo mi soffia in viso, per gra­zia di Dio adesso non giungono più animali.

23 Aprile. Cecilia ha il viso più bello. - Io: "Sei diversa, stai meglio?" - Lei: "Le nebbie sono sparite, ora io adoro". - Poi mi accarez­zò in viso con la mano e disparve.

Un'amica!!! ... In attesa del premio!

Mi venne a trovare una mia cara amica, Gr..... da M..... morta a gennaio. - L'ho riconosciuta subito. - Io: "Hai un viso così contento, dove sei?" - Lei: "In un bellissimo salone" - E disparve. Questa sua frase mi ha seccato un po'. Mi sembrava tanto terrena...
Tre giorni dopo venne di nuovo. - Io: "Perchè hai un'espressione così materiale parlando di un salone?" - Lei: "Perchè tu mi possa ca­pire ho parlato da uomo a uomo!" - Io: "Sei in Cielo?" - Lei: "No, sono nell'attesa del premio". - Io: "Premio, perchè? Dimmelo, affin­ché possa anch'io diventare come te!" - Lei: "Adempimento del pro­prio dovere e spirito di sacrificio!" - Io: Lo sai che hai lasciato tuo marito?" - Lei: "Noi guardiamo con occhi diversi! Tutto è per il me­glio!" - Io: "Dimmi, che cosa è il luogo dell'attesa?" - Lei: "L'ultimo gradino del desiderio". - Io: "Perchè se venuta da me dal momento che non hai bisogno più della mia preghiera?" - Lei: "Per farti una gioia, io sapevo di te... !" - Io: "Vedi ancora il mio corpo o la mia a­nima?" - Lei: "La tua anima. Noi siamo quelli che son sciolti dal cor­po". - Io: "Però io ti vedo come eri. Dimmi un po' come si spiega questo?" - Lei: "Perchè tu non sei ancora capace di poter vedere la anima!" - Io: "E' possibile vedere proprio un'anima?" - Lei: "C'è for­se una luce che non fa luce?" - Io: "Dimmi che cosa c'è in me di cat­tivo?" - Lei: "Tu godi ancora dell'amore delle creature, devi essere totalmente libera!" - Adesso se ne andò -.
Come era bello parlare con lei! Oh, sì! Essere del tutto libera e appartenere solo a Dio! Lo sapevo che era questo che si doveva fare, ma...

Un'impressione indescrivibile!

Sono stati da me due uomini parecchio, cercano di t'arsi avanti, ciascuno vuole essere il primo. - Non li conosco, sono molto tristi. - Io: "Chi siete?" - Essi: "I dimenticati!" - Io: "Nessuno è dimentica­to, perchè nella santa Messa si prega per tutti". - Allora uno si avvici­nò e mi sussurrò all'orecchio: forse ha detto "Mille" - ma non lo pos­so dire con certezza. Poi vidi un fuoco ed essi sparirono. -
Una volta ero ancora sveglia, quando sentii il mio letto sollevar­si in aria e poi cadere con un crak di nuovo sul pavimento. Non riu­scii ad accendere la luce, ed ecco qualche cosa mi prese per la gola in modo tale che credetti di soffocare. Ho avuto una paura spaventosa, incominciai a battere attorno a me, ma non trovai niente. Fu una cosa tremenda. Dovetti subire questa cosa per sette volte, poi vidi una donna, che faceva orrore. - Io: "Sei stata tu a tormentarmi sem­pre in questo modo? Perchè?" - Lei: "Perché eri mia!"
Nota. Sembra che questa donna abbia un solo sentimento: Invi­dia. In lei tutto è invidia!.

- Io: "Perchè? Non ti ho ancora fatto niente". - Lei: "Tu mi accechi". - Io: "Ma io voglio aiutarti". - Allora essa si gettò furiosa contro di me, tanto che io gridai: "In nome di Gesù, vattene!" E lei disparve. Ho la brutta sensazione che essa sia stata molto cattiva, diversa da quelle ve­nute finora. Ciò mi mette uno spavento indicibile e prego, che essa non venga più. Essa mi ha fatto un'impressione che non si può descri­vere, devo continuamente pensare a lei. -

"Il 9 Agosto"

Luglio. Ecco che mi capitò una cosa strana. Me ne stavo in giardino a raccogliere fragole, improvvisamente si scatenò un terribile vento sull'aiuola. Alzai gli occhi, nessun albero si muoveva, solo le fo­glie delle fragole erano scosse dal vento. La cosa ml sconvolse ed en­trai in casa... Non c'era il minimo soffio di vento - tutto quieto. Allo­ra uscii di nuovo, tutto quieto. Appena ebbi ripreso a raccogliere - lo stesso uragano. Allora domando: "C'è qui una povera anima?" - ed ecco vedo quattro figure che fanno un cerchio intorno a me e mi gri­dano in faccia: "9 Agosto!" E tutto rimase come prima. 9 Agosto, che strano! E' ormai la quinta volta che mi viene ricordata questa da­ta o che io sogno di essa. Credo di averne già parlato una volta. La pri­ma volta la sentii nell'anno 1898 e mi fece una grande impressione. Credetti davvero di morire. L'ultima volta in dicembre sognai che sul­la mia scrivania c'era un grande foglio di carta sul quale era scritto "9 Agosto". E' davvero strano però che non ho paura. Solo che la co­sa mi incuriosisce.
In genere ora ho più pace di notte.
Ho descritto soltanto i fatti nei quali si parlò. Il resto fu bensì molto, ma non insopportabile. Anche a questo ci si può abituare.

Venrdì 3 Giugno 2016  la prossima puntata, vi aspetto..

Preghiera alla SS. Vergine del Carmelo

  • O cara Madre Maria, che per la Vostra bontà ci permettete di invocarvi sotto il titolo del Carmelo, soccorreteci propizia nel cammino della vita, perchè possiamo evitare, con la pratica delle virtù, le pe­ne del Purgatorio; liberate con la Vostra intercessione le Anime dei miei parenti e congiunti da quel carcere do­loroso.
  • Ave Maria, 
  • Eterno riposo
O Vergine del Carmelo, Vi invoco fin d'ora per il giorno della mia morte: im­petratemi in quell'istante un sincero do­lore dei miei peccati ed un atto perfetto di carità, perchè mi ottenga prima di mo­rire la remissione di tutta la pena da me dovuta alla Giustizia Divina e perchè allo stesso tempo, per il Vostro amore a Gesù, vengano liberate dal Purgatorio le Anime dei miei benefattori, superiori ed amici, e di quanti in quel posto soffrono per causa mia! 
  • Ave Maria, 
  • Eterno riposo.
Nostra Signora del Carmelo, anch'io forse tra breve, caduto in quella oscura prigione, avrò bisogno del Vostro soccor­so e degli altrui suffragi; Vi prego di essermi sempre Madre. 
Siate anche allora la mia consolatrice e la mia libe­ratrice, e fate che presto giunga a ve­derVi in Cielo. 
Ma Vi raccomando ancora le Anime abbandonate e quanti patiscono maggiori pene: per il purissimo Vostro Cuore salvatele e conducetele con Voi in Paradiso. 
  • Ave Maria, 
  • Eterno riposo.
  • Salve Regina



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