5.
LA CHIESA CLANDESTINA: INVINCIBILE ED ESTESA
5.1.
COME LA CHIESA CLANDESTINA "SI NUTRE" DI LETTERATURA
ATEISTICA
5.2.
PERCHÈ ANCHE I COMUNISTI POSSONO ESSERE GUADAGNATI ALLA FEDE
5.3.
TRE GRUPPI COMPONGONO LA CHIESA CLANDESTINA
5.
La Chiesa Clandestina: invincibile ed estesa
Ora
voglio parlare nuovamente della Chiesa Clandestina. Essa opera in
condizioni molto difficili. L'ateismo è la religione di stato in
tutti i paesi comunisti. Essi danno più o meno una certa libertà al
modo di credere degli anziani, ma i bambini e i giovani non devono
credere. Ogni cosa in quei paesi, la radio, la televisione, il
cinema, il teatro, la stampa, le case editrici, ha per unico scopo
l'eliminazione della fede in Dio. La Chiesa clandestina ha pochissimi
mezzi per opporsi all'immane forza dello stato totalitario. I
ministri di Dio nella Chiesa clandestina in Russia non hanno avuto
alcun insegnamento teologico. Ci sono dei pastori che non hanno mai
letto una Bibbia per intero. Vi dirò in qual modo sono stati
consacrati al ministero. Incontrai un giovane russo che era un
pastore clandestino. Gli domandai chi l'avesse consacrato. Egli mi
rispose: "Noi non abbiamo alcun vescovo per consacrarci. Il
vescovo ufficiale non consacrerebbe nessuno che non sia stato
approvato dal partito comunista. Così dieci di noi giovani cristiani
andammo alla tomba di un vescovo che morì martire. Due di noi
ponemmo le nostre mani sulla sua pietra tombale. Gli altri formarono
un cerchio intorno a noi e noi chiedemmo allo Spirito Santo di
consacrarci. Siamo sicuri d'esser stati consacrati dalle mani
trafitte di Gesù". Per me la consacrazione di questo giovane è
valida dinanzi a Dio. Uomini con una tale consacrazione, i quali non
hanno avuto mai alcuna istruzione teologica e molto spesso conoscono
poco della Bibbia, portano avanti l'opera di Cristo. Tutto ciò
somiglia alla chiesa dei primi secoli. Quale seminario avevano coloro
che rivoluzionarono il mondo per Cristo? Sapevano essi tutti leggere?
E donde prendevano le Bibbie? Dio parlava loro. Noi della Chiesa
Clandestina non abbiamo cattedrali. Ma vi è una cattedrale più
bella del cielo al quale guardavamo quando ci riunivamo segretamente
nelle foreste? Il cinguettio degli uccelli sostituiva l'organo, la
fragranza dei fiori era il nostro incenso, e il logoro vestito di un
martire recentemente liberato dalla prigione era molto più
commovente degli ornamenti sacerdotali. Avevamo la luna e le stelle
per candele; gli angeli erano i nostri diaconi che le accendevano per
noi. Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questa Chiesa!
Spesso, dopo un culto segreto, i cristiani vengono arrestati e
spediti in prigione. Lì essi portano catene con la stessa allegrezza
con cui una sposa porta un prezioso gioiello ricevuto dal suo amato.
In prigione i timori si calmano. Voi ricevete il bacio e l'abbraccio
di Cristo e non vorreste cambiare il vostro posto con un re. Ho
trovato dei cristiani veramente giubilanti soltanto nella Bibbia,
nella Chiesa clandestina e in prigione. La Chiesa clandestina è
oppressa, ma ha pure molti amici, persino tra la polizia segreta, tra
i membri del governo. Talvolta questi credenti segreti proteggono la
Chiesa clandestina. Recentemente i giornali russi si lamentavano del
numero crescente di "non credenti, ma in forma solo esteriore".
Questi, spiegava la stampa russa, sono uomini e donne innumerevoli
che lavorano nelle alte sfere del potere comunista, negli uffici
governativi, nei dipartimenti della propaganda, dappertutto, e che
esteriormente sono comunisti, ma internamente sono dei credenti
segreti e membri della Chiesa clandestina.
La
stampa comunista raccontò la storia di una giovane che lavorava nel
dipartimento della propaganda comunista. Dopo il lavoro, si diceva,
essa andava nel suo alloggio e qui si incontrava con il marito che
ritornava dal suo lavoro. Dopo cena, essa e il marito riunivano un
gruppo di giovani degli altri alloggi dello stesso fabbricato e
tenevano in segreto studi biblici e riunioni di preghiera! Questo
avviene in tutto il mondo comunista. Decine di migliaia di tali "non
credenti nell'esteriore" esistono in ogni paese comunista. Essi
trovano più saggio non frequentare le chiese ufficiali dove
sarebbero sorvegliati e ascolterebbero un Evangelo annacquato.
Invece, essi rimangono ai loro posti di autorità e di responsabilità
e da lì testimoniano efficacemente per Cristo.
La
fedele Chiesa clandestina ha migliaia di membri in tali posti. Essi
tengono riunioni segrete in scantinati, soffitte e alloggi. In Russia
nessuno ricorda più gli argomenti pro e contro il battesimo dei
bambini o degli adulti, pro e contro l'infallibilità del papa. I
credenti non sono pre o post millenaristi. Essi non sanno interpretare
le profezie e non litigano intorno a esse, ma molto spesso mi sono
meravigliato del modo in cui riuscivano a provare agli atei
l'esistenza di Dio. Le loro risposte agli atei sono semplici: "Se
tu fossi invitato a un banchetto con ogni sorta di buone carni,
crederesti tu che non ci sia stato nessuno a prepararlo? La natura è
un banchetto preparato per noi! Voi avete dei pomodori, delle pesche,
delle mele e del miele. Chi ha preparato tutte queste cose per il
genere umano? La natura è cieca. Se non credete in Dio, come potete
spiegare che la cieca natura sia riuscita a preparare proprio le cose
di cui abbiamo bisogno, in tale abbondanza e varietà?" Essi
riescono a provare che esiste la vita eterna. Ho udito qualcuno che
di cuore esponeva la seguente prova a un ateo: "Supponi che
possiamo parlare con un embrione nel grembo materno, e che tu gli
dica che la vita embrionale è breve, dopo di che segue una vita
reale lunga. Che cosa ti risponderebbe l'embrione? Esso direbbe
esattamente quello che voi, atei, rispondete a noi quando vi parliamo
del paradiso e dell'inferno. Esso direbbe che la vita nel grembo
della madre è l'unica e che ogni altra cosa è una sciocchezza
religiosa. Però, se l'embrione potesse pensare, direbbe a sé
stesso: 'Qui mi crescono le braccia. lo non ho bisogno di esse. Non
posso nemmeno distenderle. Perché allora mi crescono? Probabilmente
per un futuro stadio della mia esistenza in cui dovrò lavorare con
esse. Le gambe mi crescono, ma io devo tenerle piegate contro il
petto. Perché mi crescono? Probabilmente seguirà una vita in un
mondo grande, dove dovrò camminare. Gli occhi miei crescono, sebbene
io sia circondato da un'oscurità completa e quindi non mi servono.
Perché ho gli occhi? Probabilmente seguirà una vita di luce e di
colori'. Così, se l'embrione potesse riflettere sul suo sviluppo,
esso verrebbe a sapere di un mondo all'infuori del grembo di sua
madre, senza averlo visto. Lo stesso avviene con noi. Finché siamo
giovani, abbiamo il vigore e la forza, ma non la mente per usarli con
giudizio. Quando, con gli anni, siamo cresciuti in conoscenza e in
saggezza, ci attende il carro funebre per portarci alla tomba. Perché
è necessario crescere in saggezza e in sapienza se non potremo più
farne uso? Perché crescono le braccia, le gambe e gli occhi a un
embrione? In vista appunto di quello che seguirà. Così
è con noi. Cresciamo in esperienza, conoscenza e saggezza in vista
di quello che seguirà. Siamo preparati a operare a un livello più
alto, dopo la morte".
Riguardo a Gesù, la dottrina ufficiale comunista è che Egli non è
mai esistito. Gli operai della Chiesa clandestina rispondono a ciò
con facilità: "Quale giornale portate nella vostra tasca? E' la
Pravda di oggi o di ieri? Permettete che dia un'occhiata. Ah, il 14
gennaio 1964. 1964 a contare da quando? Dal tempo di colui che non è
esistito o non conta? Voi dite che Egli non è mai esistito, ma voi
contate il tempo dalla sua nascita in poi. Il tempo esisteva prima di
lui. Ma quando egli venne, al genere umano sembrò che ogni cosa che
era esistita prima di allora fosse stata vana e che il tempo reale
fosse cominciato appena allora. Il vostro giornale comunista è una
prova che Gesù non è una finzione". In Occidente i pastori
solitamente predicano supponendo che coloro che vanno in chiesa siano
veramente convinti delle principali verità del cristianesimo, ciò
che essi non sono affatto. Raramente udrete un sermone che provi la
verità della nostra fede. Ma dietro la cortina di ferro degli uomini
che non hanno mai imparato a farlo, lo fanno, dando ai loro
convertiti un fondamento molto serio.
Non
c'è una netta separazione per poter dire dove finisca la Chiesa
clandestina e dove cominci quella ufficiale. Esse si intrecciano
l'una all'altra. Molti pastori della chiesa ufficiale esercitano
parallelamente un ministero segreto, andando oltre alle restrizioni
loro imposte dai comunisti. La chiesa ufficiale, la chiesa dei
collaboratori con i comunisti, ha una lunga storia. Essa cominciò
subito dopo la rivoluzione socialista russa, con la cosiddetta
"Chiesa vivente", diretta da un sacerdote di nome Sergio.
Quella "Chiesa vivente" dichiarava in quel tempo
apertamente a Mosca: "Il nostro scopo non è quello di
ricostruire la Chiesa, ma di abolirla, di sradicare ogni religione".
Un bel programma per una chiesa! Abbiamo avuto in ogni paese
individui come Sergio. In Ungheria, fra i cattolici, ci fu padre
Balogh. Egli e alcuni ministri di Dio protestanti aiutarono i
comunisti ad assumere il controllo completo dello stato. In Romania i
comunisti salirono al potere con l'aiuto di un prete ortodosso di
nome Burducea, già fascista, che aveva da farsi perdonare dai rossi
i suoi peccati passati, diventando ancora più "rosso" dei
suoi padroni. Questo prete stava vicino a Viscinski, il segretario di
stato sovietico, ed ebbe un sorriso di approvazione quando
quest'ultimo dichiarò all'insediamento del nuovo governo comunista:
"Questo governo costruirà un paradiso terrestre e voi non
avrete più bisogno di quello celeste". Quanto all'arcivescovo
Nikodim di Russia, è noto che egli era un informatore del governo.
Il maggiore Derjabin, che abbandonò la polizia segreta russa,
testimoniò che Nikodim era un agente della polizia. Questa è la
situazione in quasi tutte le denominazioni. L'attuale direzione dei
battisti romeni fu imposta con la forza. Essa denuncia i veri
cristiani. In Russia i dirigenti dei battisti fanno la stessa cosa.
Il presidente degli avventisti romeni, Tachici, mi disse che era
stato un informatore della polizia segreta comunista fin dal primo
giorno ch'era stato nominato presidente. Piuttosto che chiudere tutte
le chiese, benché molte migliaia di esse siano state chiuse, i
comunisti con astuzia decisero di permettere a poche comunità
ufficiali di tenerle aperte per usarle come torrette-spia dalle quali
avrebbero potuto osservare, controllare ed eventualmente distruggere
i credenti e il cristianesimo. Trovarono che sarebbe stato meglio
lasciare esistere la struttura della chiesa e cambiarIa in uno
strumento comunista per il controllo dei credenti e in un mezzo per
ingannare i visitatori provenienti da altri paesi, piuttosto che
eliminarla del tutto. Così, anche a me offrirono una chiesa a patto
che io, come pastore, riferissi sull'andamento dei miei fratelli alla
polizia segreta. Sembra che gli occidentali, abituati a "tutto
nero e tutto bianco", in un modo o nell'altro, non possano
comprendere questo. Ma la Chiesa clandestina non accetterà mai la
chiesa controllata come un mezzo per una efficace evangelizzazione a
ogni creatura, compresi i giovani. Tuttavia nelle chiese ufficiali
c'è una vera vita spirituale, a dispetto di molti dirigenti
traditori. A dire il vero ho l'impressione che in molte chiese
dell'occidente la situazione sia uguale. Le comunità sono fedeli non
per merito, ma a dispetto dei loro dirigenti. La liturgia ortodossa è
rimasta la stessa. Essa non poté essere cambiata e nutre i cuori dei
fratelli di questa chiesa, anche se i sermoni adulano i comunisti. I
luterani, i presbiteriani e altri protestanti cantano gli stessi
vecchi inni. E poi, anche i sermoni degli informatori devono
contenere qualcosa della Sacra Scrittura. Alcuni vengono convertiti
sotto l'influenza di uomini che essi sanno anticipatamente essere dei
traditori, dei quali sanno che racconteranno alla polizia segreta la
loro conversione. Questa gente deve nascondere la propria fede allo
stesso uomo che gliel'ha fatta nascere con il suo sermone corrotto.
Questo è un grande miracolo di Dio, di cui parla il Levitico in
linguaggio simbolico: "Se qualcosa dei loro corpi morti (che
secondo la legge mosaica è impuro) cade su qualche seme che deve
essere seminato, questo sarà puro" (Levitico 11 :37).
Naturalmente la lealtà ci obbliga a dire che non tutti I capi
ecclesiastici ufficiali, e neanche tutti i capi ecclesiastici del
vertice sono uomini dei comunisti. I membri della Chiesa clandestina
sono molto noti nelle chiese ufficiali, eccettuati alcuni che devono
tenersi nascosti. Ed essi vigilano perché il cristianesimo non sia
annacquato, ma combattivo. Quando la polizia segreta venne a chiudere
il monastero di Vladimiresti in Romania, come fu fatto in molti
luoghi analoghi in Russia, ci fu opposizione. Alcuni comunisti
dovettero pagare con la propria vita il crimine di voler vietare la
religione.
Tuttavia,
le chiese ufficiali diminuiscono sempre più di numero. lo mi domando
se in tutta l'Unione Sovietica vi siano ancora 5 o 6.000 chiese. Gli
Stati Uniti, con la stessa popolazione, ne hanno oltre 300.000. E
queste "chiese" russe sono nella maggior parte dei casi
soltanto delle piccole stanze, non una "chiesa" come ce la
figuriamo noi.
I
visitatori stranieri vedono una chiesa affollata a Mosca, che è
l'unica chiesa protestante nella città, ed esclamano che esiste la
libertà: "Anche le chiese sono affollate!" riferiscono con
gioia. E non vedono la tragedia di una sola chiesa protestante per
sette milioni di anime! Ma neppure le chiese che svolgono i loro
culti in una stanzetta sono accessibili all'80% degli abitanti
dell'Unione Sovietica. Queste moltitudini si devono dimenticare o
raggiungere attraverso mezzi nascosti di evangelizzazione. Non c'è
altra scelta. Nelle chiese ufficiali chiuse si tengono dei discorsi
da parte delle organizzazioni antireligiose.
Richard e Sabina Wumbrandt |
5.1.
Come la chiesa clandestina "si nutre" di letteratura
ateistica
La
Chiesa clandestina sa però come valersi anche di queste cose.
Anzitutto, essa si nutre della letteratura ateistica, proprio come
Elia venne nutrito dai corvi. Gli atei mettono molta abilità e zelo
nel ridicolizzare e criticare i versetti della Bibbia; ma per
ridicolizzarli, essi devono pure citarli, e qualche volta citare
interi capitoli della Scrittura. Essi pubblicarono libri dal titolo:
"La Bibbia comica" e "La Bibbia per i credenti e per i
non credenti". Essi tentavano di mostrare quanto sciocchi
fossero i versetti della Bibbia e per fare ciò ne citavano molti.
Come ce ne rallegrammo! La critica era così stupida che nessuno la
prendeva sul serio. Tuttavia il libro fu stampato in milioni di copie
ed era pieno di versetti biblici straordinariamente belli, anche
quando i comunisti li ridicolizzavano. Similmente, nel passato, gli
"eretici" arsi dall'Inquisizione venivano portati
all'estremo supplizio in processione, vestiti di ogni specie di panni
ridicoli con sopra dipinte le fiamme dell'inferno e i diavoli. E
quanto santi erano quegli eretici! E così i versetti biblici
rimangono veri, anche se sono citati dal diavolo. Gli editori
comunisti furono molto compiaciuti di ricevere migliaia di lettere in
cui si chiedeva la ristampa dei libri ateistici che citavano dei
versetti biblici per prendersene gioco. Essi non sapevano che queste
lettere venivano dalla Chiesa clandestina, la quale non aveva altra
possibilità di procurarsi le Scritture. I comunisti non sapevano che
era la Chiesa clandestina che li acquistava, usandone la Scrittura e
ignorandone le beffe! I credenti sapevano sfruttare bene pure le
riunioni ateistiche. Un professore di comunismo dimostrava a una
riunione che Gesù non era null'altro che un prestigiatore. Il
professore aveva davanti a sé una brocca d'acqua. Egli vi gettò
dentro una polvere e l'acqua divenne rossa. "Questo è tutto il
miracolo", egli spiegò. "Gesù aveva nascosto nelle
maniche una polvere come questa e poi pretese di aver mutata l'acqua
in vino in modo miracoloso. Ma io posso fare anche di più di Gesù;
io posso mutare il vino nuovamente in acqua". E mise un'altra
polvere nel liquido. Esso ridiventò trasparente. Indi vi gettò
un'altra polvere l'acqua fu di nuovo rossa. Un cristiano si levò
dicendo: "Tu ci hai sbalorditi, compagno professore, con quello
che sei in grado di fare. Vorremmo chiederti soltanto una cosa
ancora: bere un sorso del tuo vino!" Il professore disse:
"Questo non posso farlo. La polvere è un veleno". Ma il
cristiano replicò: "Questa è tutta la differenza tra te e
Gesù. Egli con il Suo vino ci ha dato gioia durante 2.000 anni,
mentre tu ci avveleni con il tuo vino". Il cristiano andò in
prigione. Ma la notizia dell'incidente si sparse lontano e rafforzò
la fede dei credenti. Noi siamo deboli, siamo dei piccoli David, ma
siamo più forti del Golia dell'ateismo, perché Dio è dalla nostra
parte. La verità è con noi.
In
un'altra occasione un oratore comunista stava dando una lezione di
ateismo in una fabbrica. Tutti gli operai dovevano assistervi e tra
questi v'erano molti cristiani. Essi sedevano ascoltando
silenziosamente tutti gli argomenti contro Dio e sulla stupidità
della fede in Cristo. L'oratore comunista continuò a provare che non
c'è alcun mondo spirituale, alcun Dio, alcun Cristo, alcun aldilà.
Egli disse che l'uomo è soltanto materia, senza anima. Ripeté molte
volte che soltanto la materia esiste. Un cristiano si alzò e chiese
se poteva dire qualche cosa. Avutone il permesso, il cristiano prese
la propria sedia pieghevole e la buttò in terra. Si fermò un
istante a guardarla, poi fece alcuni passi verso l'oratore e gli
diede uno schiaffo. Il comunista andò su tutte le furie. La sua
faccia era rossa per l'indignazione. Gridò delle oscenità e chiamò
i compagni comunisti per arrestare il cristiano. Poi domandò al
cristiano: "Come hai osato schiaffeggiarmi? Qual è la ragione?"
Il cristiano gli rispose: "Tu stesso hai or ora provato che sei
un bugiardo. Hai detto che ogni cosa è materia, e niente altro. Ho
alzato la sedia e l'ho gettata in terra. La sedia è veramente
materia, perché non s'è arrabbiata. Essa è soltanto materia. Ma
quando ti ho schiaffeggiato, tu non hai reagito come la sedia. Tu hai
reagito in modo diverso. La materia non s'arrabbia, ma tu si. Di
conseguenza, compagno oratore, hai sbagliato. L'uomo è più della
materia. Noi siamo esseri spirituali!" In tali innumerevoli
modi, dei semplici cristiani della Chiesa clandestina hanno confutato
gli elaborati argomenti degli atei. Quand'ero in prigione il
commissario politico mi domandò bruscamente: "Fino a quando
continuerai a seguire la tua sciocca religione?" Gli risposi:
"Ho visto innumerevoli atei rimpiangere sul letto di morte di
esser stati dei senza Dio; essi invocavano Cristo. Puoi immaginare
che un cristiano voglia rimpiangere, quando la morte è vicina, di
essere stato cristiano, e voglia invocare Marx o Lenin, affinché lo
liberi dalla sua fede?" L'altro si mise a ridere: "E' una
risposta intelligente". Io continuai: "Quando un ingegnere
ha costruito un ponte, il fatto che un gatto passi sopra il ponte non
è una prova che il ponte sia buono. Un treno deve passarvi per
provare la sua solidità. Il fatto che tu sei un ateo quando tutto va
bene, non prova la verità dell'ateismo. Esso non regge nei momenti
di grande crisi". E mi servii dei libri di Lenin per provargli
che persino dopo essere divenuto presidente del consiglio dei
ministri dell'Unione Sovietica, Lenin pregava quando le cose gli
andavano male. Noi siamo tranquilli e possiamo tranquillamente
attendere lo sviluppo degli eventi. Sono i comunisti che sono
inquieti e lanciano nuove campagne contro la religione. Con ciò essi
dimostrano quello che disse Agostino: "Ansioso è il mio cuore
finché non riposa in te".
5.2.
Perchè anche i comunisti possono essere guadagnati alla fede
La
Chiesa Clandestina, se aiutata dai cristiani liberi, conquisterà i
cuori dei comunisti e cambierà la faccia del mondo. Essa li
conquisterà perché è innaturale essere comunisti. Persino il cane
desidera avere il proprio osso. I cuori dei comunisti si ribellano
contro la parte che devono recitare e contro le assurdità alle quali
devono credere. Quando testimoniavamo a dei singoli comunisti, essi
spesso asserivano che tutto è materia, che noi siamo un pugno di
sostanze chimiche organizzate in un certo modo e che dopo la morte
saremo nuovamente sale e minerali. Allora bastava chieder loro: "Come
si spiega il fatto che in tanti paesi dei comunisti hanno dato la
propria vita per il proprio ideale? Può un 'pugno di sostanze
minerali' avere degli ideali? Possono i 'minerali' sacrificare sé
stessi per il bene degli altri?" A queste domande essi non
trovano risposte. E poi gli uomini non sono bruti! Essi non sono
stati creati per diventar bruti e non possono sopportare a lungo di
esserlo. L'abbiamo visto nel crollo dei nazisti, alcuni dei quali si
suicidarono mentre altri si pentirono e confessarono i loro crimini.
C'è
qualche cosa di positivo financo nell'enorme numero dei casi di
ubriachezza nei paesi comunisti. Nell'ubriachezza c'è una brama
disperata di una vita migliore che il comunismo non può offrire. Il
russo medio ha un cuore fiero e generoso. Il comunismo è
superficiale. Il russo ama la vita profonda e non trovandola in alcun
altro posto, la ricerca nell'illusione dell'alcol. Nell'alcolismo
egli esprime il proprio orrore per la vita brutale e falsa che deve
vivere. Per brevi momenti l'alcol lo rende libero, come la Verità lo
renderebbe libero per sempre, se egli la conoscesse. A Bucarest,
durante l'occupazione russa, provai una volta l'irresistibile impulso
di entrare in una taverna. Chiamai mia moglie perché venisse con me.
Quando entrai nella taverna, vidi un capitano russo con una pistola
in mano che minacciava tutti e chiedeva ancora da bere. Ciò gli era
stato rifiutato, essendo egli già ubriaco. La gente era presa dal
panico. Andai dal proprietario che mi conosceva e gli chiesi di dare
del liquore al capitano, promettendogli che mi sarei seduto accanto
al capitano per tenerlo quieto. Ci furono date una bottiglia dopo
l'altra. Sul tavolo c'erano tre bicchieri. Il capitano li riempì
educatamente tutti e tre e li bevve. lo e mia moglie non bevemmo.
Sebbene egli fosse molto ubriaco, la sua mente funzionava. Era
abituato all'alcol. Gli parlai di Cristo. Egli mi ascoltò con
inattesa attenzione. Alla fine disse: "Ora che mi hai detto chi
sei tu, voglio dirti chi sono io. Sono un prete ortodosso e sono
stato tra i primi a rinnegare la fede quando ebbe inizio la grande
persecuzione sotto Stalin. Andavo di villaggio in villaggio a dare
lezioni, dicendo che Dio non esiste e che come sacerdote ero stato un
impostore. lo sono un truffatore e così lo sono pure tutti gli altri
ministri di Dio, dicevo loro. Fui molto apprezzato per il mio zelo e
in tale modo divenni ufficiale della polizia segreta. La punizione
che Dio mi ha data è stata che con questa mano dovevo uccidere dei
cristiani dopo averli torturati. E ora bevo e bevo per dimenticare
ciò che ho fatto. Ma non ci riesco!" Molti tra i comunisti si
suicidano. Così hanno fatto i loro maggiori poeti Esenin e
Majakovskij. Così ha fatto il loro grande scrittore Fadeev. Egli
aveva appena finito il suo romanzo Felicità, nel quale aveva
spiegato che la felicità consiste nel lavorare senza sosta per il
comunismo. Egli stesso era così felice che dopo aver finito il
romanzo si sparò. Era un peso insopportabile per la sua anima
sostenere una menzogna così grande. Joffe, Tomkin, importanti
dirigenti comunisti e combattenti per il comunismo al tempo degli
zar, non poterono sopportare di vedere quale aspetto ha il comunismo
nella realtà. Anche essi finirono con il suicidio. I comunisti sono
infelici. Lo sono pure stati i loro grandi dittatori. Come fu
infelice Stalin! Dopo aver ucciso quasi tutti i suoi vecchi compagni
temeva costantemente di venir egli stesso avvelenato o comunque
assassinato. Egli aveva otto stanze da letto che potevano venir
chiuse come le cassette di sicurezza di una banca. Nessuno sapeva mai
in quale di queste stanze egli dormiva in una determinata notte. Egli
non mangiava mai se prima il cuoco non assaggiava i cibi in sua
presenza. Il comunismo non rende felice nessuno, neanche i suoi
dittatori. Essi hanno bisogno di Cristo. Rovesciando il comunismo noi
libereremo non soltanto le vittime del comunismo, ma anche i
comunisti stessi. La Chiesa clandestina dà una voce ai bisogni più
acuti dei popoli assoggettati al comunismo. Aiutatela! In Russia ho
conosciuto persone che hanno dato il proprio anello di matrimonio per
poter acquistare una vecchia, logora edizione del Nuovo Testamento. I
nostri bambini non hanno mai visto una cartolina di auguri di Natale.
Se per caso ne trovavano una, tutti i bambini di un villaggio si
raccoglievano intorno a essa e qualche vecchio spiegava loro chi era
Gesù, chi la vergine Maria e tutta la storia di Cristo e della
salvezza. E tutto ciò da una cartolina di Natale! La caratteristica
distintiva della Chiesa clandestina è la sua serietà nella fede. Un
pastore, che si cela sotto il nome di "Giorgio", racconta
la seguente vicenda, avvenuta in Ungheria: Un capitano dell'esercito
russo andò da un pastore e chiese di potergli parlare. Egli era
molto giovane, molto impetuoso, molto cosciente della sua posizione
di vincitore. Quando fu condotto in una piccola stanza e la porta fu
chiusa, egli accennò con la testa a una croce che era appesa alla
parete.
"Tu
sai che quella è una menzogna", disse al pastore. "Essa
non è che un inganno che voi pastori usate per illudere la povera
gente, per rendere più facile ai ricchi di tenerli nell'ignoranza.
Dimmi, ora che siamo soli, ammetti che non hai mai creduto realmente
che Gesù Cristo sia il Figlio di Dio!" Il pastore sorrise: "Mio
povero giovane, certamente che lo credo. E' la verità". "Non
ti permettere di ingannarmi con questi trucchi!" gridò il
capitano. "E' una cosa seria. Non ti beffare di me!" E tirò
fuori la sua rivoltella e la tenne puntata contro il pastore. "Se
non ammetti che tutto ciò è una menzogna, sparerò!" "Non
posso ammetterlo, perché non è vero. Il nostro Signore è realmente
e veramente il Figlio di Dio", disse il pastore. Il capitano
gettò la rivoltella sul pavimento e abbracciò l'uomo di Dio. Gli
vennero le lacrime agli occhi. "E' vero!" gridò egli. "E'
vero. Anch'io lo credo, ma non potevo essere sicuro che degli uomini
sono disposti a morire per questo, finché non l'ho scoperto da me!
Oh, ti ringrazio! Hai fortificato la mia fede. Ora anch'io posso
morire per Cristo. Mi hai mostrato che ciò è possibile". Ho
conosciuto altri casi simili. Quando i russi occuparono la Romania,
due soldati russi entrarono in una chiesa con le armi in mano. Essi
dissero: "Noi non crediamo alla vostra fede. Coloro che non
l'abbandoneranno immediatamente saranno subito fucilati! Coloro che
abbandoneranno la loro fede si spostino a destra!" Alcuni si
spostarono verso destra. A costoro fu ordinato di lasciare la chiesa
e di andare a casa. Essi fuggirono per salvarsi la vita. Quando i due
russi furono soli con i cristiani rimasti, abbracciarono questi
ultimi e dissero loro: "Anche noi siamo cristiani, ma
desideravamo aver comunione soltanto con quelli che sono pronti a
morire per la verità". Uomini di tal fatta combattono per
l'Evangelo nei nostri paesi, e non soltanto per l'Evangelo, ma anche
per la libertà. Nelle case di molti cristiani occidentali si passano
talvolta delle ore ad ascoltare musica mondana. Nelle nostre case si
può udire anche della musica chiassosa, ma ciò avviene soltanto per
coprire la conversazione sull'Evangelo e sull'opera clandestina, in
modo che i vicini non possano sentirla e riferirne alla polizia
segreta. Quanta è la loro allegrezza quando, raramente, incontrano
un cristiano occidentale serio e zelante! Colui che scrive queste
righe è un uomo insignificante. Eppure egli è la voce di coloro che
voce non hanno, di coloro che hanno la bocca legata e non sono mai
stati rappresentati in occidente. Nel loro nome egli esige grande
serietà nella fede e nel trattare i problemi del Cristianesimo. Nel
loro nome egli chiede le vostre preghiere e il vostro aiuto pratico
per i fedeli che soffrono nella Chiesa clandestina dei paesi
comunisti. Noi guadagneremo i comunisti. Primo, perché Dio è dalla
nostra parte. Secondo, perché il nostro messaggio corrisponde ai più
intimi bisogni del cuore dei comunisti. Comunisti che erano stati in
prigione sotto i nazisti mi hanno confessato che pregavano nelle ore
difficili. Ho persino udito degli ufficiali comunisti morire con le
parole: "Gesù, Gesù" sulle loro labbra. Li guadagneremo,
perché tutta l'eredità culturale dei nostri paesi è dalla nostra
parte. I russi possono proibire di leggere tutti gli scritti dei
cristiani moderni, ma ci sono i libri di Tolstoj e di Dostoevskij e
la gente vi trova la luce di Cristo. Così avviene nella Germania
orientale con Goethe, in Polonia con Sienkiewicz. Il maggior
scrittore romeno è stato Sadoveanu. I comunisti hanno pubblicato il
suo libro: La vita dei santi sotto il titolo La leggenda dei santi.
Ma anche con questo titolo l'esempio della vita dei santi porta
ispirazione. I comunisti non possono vietare la riproduzione delle
opere di Raffaello, di Michelangelo, di Leonardo da Vinci nei libri
d'arte. Ma quei quadri parlano di Cristo. Quando parlo di Cristo con
un comunista, il più profondo bisogno spirituale del suo cuore
diventa mio alleato, mio soccorritore. La più grande vergogna per
lui è quella di non poter controbattere i miei argomenti. La sua più
grande difficoltà è quella di far tacere la voce della sua propria
coscienza, che è dalla mia parte.
Ho
conosciuto personalmente dei professori di marxismo i quali, prima di
tenere una lezione di ateismo, pregavano Dio che li aiutasse in
questo! Ho conosciuto dei comunisti che viaggiavano su lunghe
distanze per partecipare a delle riunioni segrete. Se venivano
scoperti, mentivano, dicendo di non esservi stati. Più tardi
piangevano, rammaricandosi di non aver avuto il coraggio di difendere
la fede che li aveva spinti ad assistervi. Pure essi erano uomini.
Una volta che la persona è arrivata alla fede, anche se molto
primitiva, questa fede si sviluppa e cresce. Noi siamo sicuri che
essa vincerà sempre di nuovo. I comunisti sono amati da Cristo. Essi
possono e devono essere guadagnati per Cristo. Essi possono essere
guadagnati soltanto dalla Chiesa clandestina d'oltre cortina.
Chiunque intende rispondere al desiderio di Gesù di salvare le anime
di tutto il genere umano, dovrebbe sostenere la Chiesa clandestina
nell'opera sua. Gesù ha detto: "Ammaestrate tutti i popoli".
Egli non ha mai detto di fermarsi davanti alla cortina di ferro. La
fedeltà a Dio e alla grande missione per Cristo ci costringe a
raggiungere al di là della cortina di ferro il terzo dell'umanità
assoggettato al comunismo. Possiamo raggiungerlo cooperando con la
Chiesa clandestina che è già sul luogo!
5.3.
Tre gruppi compongono la Chiesa clandestina
1)
Pastori e ministri destituiti dai comunisti
A
comporre la Chiesa clandestina nei paesi comunisti ci sono tre
gruppi. Il primo gruppo è costituito dalle migliaia e migliaia di
pastori e ministri di Dio che sono stati espulsi dalle loro chiese e
separati dalle loro greggi perché non hanno voluto rendere falso
l'Evangelo. Molti di essi sono stati imprigionati per anni e
torturati per la loro fede. Dopo essere stati rilasciati, hanno
prontamente ripreso il loro ministero, servendo segretamente nella
Chiesa clandestina. Sebbene i comunisti abbiano chiuso le loro chiese
o li abbiano rimpiazzati con pastori di loro fiducia, essi continuano
il loro ministero più efficacemente che mai, adempiendolo
segretamente in riunioni clandestine tenute in granai, soffitte,
cantine, campi di fieno, durante la notte e dovunque si riuniscono
segretamente i credenti. Questi sono i "martiri viventi"
che non vogliono abbandonare il loro ministero e che rischiano altre
torture e altri arresti.
2)
La chiesa dei laici
La
seconda parte della Chiesa clandestina è il vasto "esercito"
di fedelissimi laici, uomini e donne. Bisogna comprendere che in
Russia o in Cina non ci sono cristiani di nome, vili o tiepidi. Il
prezzo che pagano i cristiani è di gran lunga troppo caro. Un altro
punto che va ricordato è che la persecuzione ha sempre formato dei
cristiani migliori, dei cristiani testimonianti, dei cristiani che
guadagnano anime. La persecuzione comunista è stata
controproducente, avendo creato dei cristiani seri e devoti, quali
raramente se ne vedono nei paesi liberi. Quei cristiani non possono
comprendere come si possa essere cristiani e non volere guadagnare
ogni anima che si incontra. La "Stella Rossa" (giornale
ufficiale dell'armata rossa) attaccò i cristiani russi scrivendo:
"Gli adoratori di Cristo amano mettere i loro voraci artigli su
ciascuno". Ma la loro fulgida vita cristiana conquista loro
l'amore e il rispetto dei compaesani e dei vicini. In ogni villaggio
o città i cristiani sono gli abitanti più benvoluti e amati. Quando
una madre è troppo ammalata per prendersi cura della propria prole,
è la madre cristiana che passa da lei e dedica ai bambini le cure di
cui hanno bisogno. Quando un uomo è troppo ammalato per poter
tagliare la legna per il fuoco, è l'uomo cristiano che lo fa in vece
sua. Essi "vivono" il proprio cristianesimo, e quando
cominciano a testimoniare per Cristo, la gente ascolta e crede,
perché ha visto Cristo nelle loro vite. Poiché nessuno, fuorché un
ministro ufficiale, può parlare in una chiesa, milioni di ferventi,
devoti cristiani in ogni angolo del mondo comunista conquistano
anime, testimoniano e compiono culti sulle piazze, nei mercati, alle
fontane dei villaggi, dovunque essi possono andare.
I
giornali comunisti ammettono che macellai cristiani fanno scivolare
dei trattati evangelici nella carta con la quale avvolgono la carne
che essi vendono. La stampa comunista ammette che i cristiani che
lavorano in posti di responsabilità nelle tipografie, vi rientrano
di nascosto di notte, mettono in moto le macchine da stampa e tirano
alcune migliaia di esemplari di scritti cristiani, per chiudere
nuovamente la tipografia prima del levar del sole. La stampa
comunista ammette pure che bambini cristiani a Mosca hanno ricevuto
dei Vangeli da "qualche fonte" e ne copiano poi a mano
delle porzioni. I bambini introducono quindi queste porzioni nelle
tasche dei soprabiti dei loro maestri. Il grande numero di laici e
laiche è una forza missionaria molto efficiente e guadagna anime già
in tutti i paesi comunisti. Nella Cuba comunista, degli ex ministri
missionari hanno attestato che una "chiesa laica" segreta
sta emergendo da quando tutti i veri ministri di Dio sono stati
arrestati o perseguitati o sostituiti con "ministri"
comunisti. Questi milioni di credenti autentici e ferventi della
"chiesa laica", purificati dal fuoco stesso della
persecuzione che i comunisti speravano li avrebbe distrutti,
costituiscono la seconda, vitale parte della Chiesa clandestina.
3)
Pastori e vescovi ufficiali che non vogliono essere costretti al
silenzio
La
terza parte vitale della Chiesa clandestina è il grande corpo dei
pastori fedeli nelle comunità ufficiali sorvegliate e costrette a
tacere. La Chiesa clandestina non è qualche cosa di completamente
separato dalla Chiesa ufficiale. In molti paesi comunisti, come la
Jugoslavia, la Polonia, l'Ungheria, molti dei pastori delle chiese
ufficiali operano segretamente anche nella Chiesa clandestina. In
alcune regioni vi sono contatti fra le due. Quei pastori non hanno il
permesso di parlare fuori dalle proprie piccolissime comunità che si
radunano in una stanza. Non è loro permesso di organizzare riunioni
di fanciulli o di giovani. Non è permesso ai pastori di pregare
nelle case per i fratelli malati. La loro opera viene impedita da
ogni parte da regolamenti comunisti che rendono le loro comunità
assolutamente prive di importanza. Molto spesso i pastori, sfidando i
controlli comunisti che si prendono gioco della cosiddetta "libertà
di religione", che lo stato asserisce di garantire, mettono
coraggiosamente a repentaglio la propria libertà continuando a
svolgere un ministero parallelo segreto che va molto oltre i limiti
loro imposti dai comunisti. Questi pastori svolgono un ministero
segreto fra i fanciulli e i giovani, il che è severamente proibito.
Essi predicano segretamente l'Evangelo nelle case e nelle cantine dei
cristiani. Essi ricevono e distribuiscono segretamente letteratura
cristiana ad anime affamate. Essi rischiano la libertà e la vita
ignorando volutamente le limitazioni stabilite dallo stato e
presiedendo dei culti fra persone affamate che vivono intorno a loro.
Apparentemente docili e ubbidienti, essi rischiano la propria vita
diffondendo segretamente la Parola di Dio. Recentemente, molti di
questi uomini sono stati scoperti e arrestati in Russia; sono stati
condannati a lunghi anni di prigione. Essi sono la terza colonna
della Chiesa clandestina. Gli ex pastori, espulsi e perseguitati dai
comunisti; la chiesa dei laici; i pastori ufficiali che in segreto
continuano un ministero più completo e più esteso di quello
permesso loro: tutti costoro operano nella Chiesa clandestina. E la
Chiesa clandestina durerà finché il comunismo sia sconfitto. In
taluni paesi una parte è più attiva delle altre, ma tutte vi
operano per Cristo con grandi rischi personali.
Un
uomo che viaggia spesso nei paesi comunisti e che si interessa molto
di questioni religiose, al ritorno da un viaggio scrisse di non aver
mai incontrato lì alcuna Chiesa clandestina. Quest'è pressappoco
come viaggiare nell'Africa centrale tra tribù selvagge e ritornare
dicendo: "Ho indagato a fondo. Ho chiesto a tutti se parlavano
in prosa e tutti mi hanno risposto che non parlano in prosa". La
verità è che essi tutti parlano in prosa non sapendo che quello che
dicono è prosa. I cristiani primitivi non sapevano di essere
cristiani. Se li aveste interrogati sulla loro religione, essi vi
avrebbero risposto che erano giudei, israeliti, credenti in Gesù
come Messia, fratelli, santi, figli di Dio. Il nome di
"cristiano"
fu loro dato da altri molto più tardi, per la prima volta ad
Antiochia (Atti 11:26). Nessuno dei seguaci di Lutero sapeva di
essere luterano. Lutero stesso protestò energicamente contro questo
nome. "Chiesa clandestina" è un nome, dato dai comunisti,
come pure da studiosi occidentali della situazione religiosa in
oriente, a una organizzazione segreta che si è formata
spontaneamente in tutti i paesi comunisti. I membri della Chiesa
clandestina non chiamano la loro organizzazione con questo nome. Essi
stessi si chiamano cristiani, credenti, figli di Dio. Essi però
conducono un lavoro clandestino, si riuniscono clandestinamente,
diffondono l'Evangelo in riunioni clandestine alle quali assistono
talvolta gli stessi stranieri che contestano di aver vista la Chiesa
clandestina. E' un nome appropriato, dato a questa meravigliosa
organizzazione segreta dagli avversari e da coloro che con simpatia
guardano dall'esterno. Si può viaggiare per anni attraverso
l'occidente senza imbattersi in una rete di spionaggio sovietica;
questo però non vuol dire che la rete di spie non esista. Soltanto,
essa non è tanto sciocca da mostrarsi a curiosi. Nel prossimo
capitolo darò degli estratti della stampa sovietica i quali provano
l'esistenza e l'importanza crescente della Chiesa clandestina.
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