13^ PARTE di 15
Una suora sotto l'aspetto di una Serpe.
8
Febbraio. Ora sì presenta "Io Spaventoso" con violenza
inaudita.
Non
ho mai visto un tale spettacolo, e nemmeno sentito: "tempesta,
urla, capovolgimento di mobili gettati a terra, proprio tutto quello
che non si vorrebbe sentire. Comunque voglio essere coraggiosa!
Non riesco ancora a vedere nulla.
9
Febbraio. C'era in camera un tale uragano, come se porte e
finestre fossero state spalancate e avessero sbattuto assieme.
Di nuovo un'angoscia terrificante, una paura che cresce a non finire.
- E come posso prestare aiuto agli altri, quando io stessa avrei un
gran bisogno di essere aiutata?
12
Febbraio. Fu una cosa talmente aspra e forte, che per la paura il
sudore scendeva a goccioloni fino a terra. Nella mia infinita miseria
mi sentii così sola, come non mai. Una invisibile potenza sembrava
infuriasse attorno a me. Poiché fu sollevato perfino il mio letto,
mi rifugiai in un'altra stanza. Mi avvolse un furioso uragano, allora
aprii la finestra, - fuori era tutto tranquillo.
13
- 14 e 15 Febbraio. Sempre lo stesso, "fracasso e
spavento!".
18
Febbraio. Fu così tremendo, che ne uscii malata - finita. Ho
continuato a recitare il salmo 90 "Qui habitat in adiutorio
Altissimi, in protectione Dei Cóeli commorabitur" -. Chi sta
sotto l'aiuto dell'Altissimo, dimora sotto la protezione del Dio
del Cielo". - Questo salmo è particolarmente adatto per me,
perchè anche intorno a me c'è il timore notturno, saette che volano
di giorno, macchinazioni della tenebra, incursione diabolica dei
mezzogiorno, tribulazione... di tutto...! e senza la fiducia in Dio
non resisto più.
19
Febbraio. In mezzo al fuoco si è disvincolato un mostro scuro,
dal quale viene il frastuono tremendo. Dalle fiamme non esce alcun
calore. La tempesta di prima è cessata. Ho adoperato tantissima
acqua santa.
Per
essere sincera, devo dire, che al momento mi trovo in una situazione
di spirito molto cattiva, sono diventata così povera nel dare.
A
forza di non star bene, la mia anima deve soffrire la fame, e lo
sento sempre di più. La mia forza sta per finire, se non posso
attingere dal Tabernacolo.
21
febbraio. Adesso è lui luci mostro spaventoso, la cosa che più
mi fa paura. Il mostro nero è una serpe. Quando la vidi mi sentii
paralizzata dalla paura. E' una cosa tremenda per me, che ho paura da
un orbettino! La bestia è molto lunga, forse tre metri, ho tanta
paura, che tremo al sopravvenire di ogni notte: non riesco affatto a
fare alcun sacrificio. Le fiamme sono sparite, e anche lo sbattere. -
Finora sta ancora quieta. - Mi si augura la "buona notte",
ed io vado incontro al grande tormento!... Ecco che di nuovo mi
sono lamentata, adesso devo dire: "Basta!" - Dio non mi
manda di più di quanto posso sopportare. Ho pensato che, forse
queste annotazioni potessero essere per me come una medicina
calmante - poi la cosa diventa più facile.
Nota. Sebastiano
Wieser, suo confessore, le aveva consigliato di tener un diario,
perchè non comunicasse a quanti le stavano accanto e vivevano con
lei quello che le succedeva e anche con l'idea che in questa maniera
poteva scriver qualche cosa dell'anima. Sappiamo che anche Gòethe
riteneva lo scrivere come una liberazione.
23
Febbraio. La serpe venne solo dopo l'una. Essa si fece sentire
con un tonfo, come quando un corpo cade dall'alto. Rimase a lungo
distesa davanti a me, non è però tre metri, come credevo, ma solo
un po' più di due metri: la ho misurata con la parete dove stava. Fu
abbastanza quieta. Le ho detto, che farò di tutto per aiutarla,
perchè non mi si avvicini, questo no! - Verso le tre penetrò
attraverso il muro accanto al mio letto nella stanza di W...,
che in quel momento fece un urlo. - Quando al mattino chiesi se aveva
dormito, la donna, che lo assiste disse: "Non so che cosa abbia
avuto, alle tre si è svegliato e ha gridato come se avesse avuto
paura da qualche cosa". - Quando mi rincresce che il povero
bambino debba patire, solo, perchè la sua stanza è accanto alla
mia!
24
Febbraio. Il povero animale ha gli occhi di fuoco, nei quali è
sepolta la sua infinita sofferenza e agitazione. Pregare con una
bestia è una sensazione del tutto particolare. Mi sono presa con me
la Reliquia di Santa Croce, che mi dà una certa tranquillità.
- La bestia stava arrotolata a ciambella. - Non so che cosa
preferisco! - Non mi sono affatto coricata, cosa che era più comoda.
Solo non pensare che cosa potrà ancora accadere! - Le ho proibito di
entrare nella stanza del bambino, minacciandola di non fare più
niente per lei altrimenti. - Vuol dire che ho un certo potere su di
essa, cosa che mi fa bene. Uscì fuori nel corridoio strisciando.
25
Febbraio. La ho osservata perfettamente: è di colore
grigioscuro con striature bianche. - E' assolutamente
impossibile pensare che non sia un corpo reale e tangibile, ma solo
un parto della fantasia. Chi la pensa così non ha mai provato
una cosa del genere, e quindi non può sapere. - Io la ho
colpita alquanto con il mio bastone, e subito essa si è arrotolata
come una ciambella: non fu una cosa facile, ma volli rendermene
conto, per poterlo poi affermare!
26
Febbraio. Dopo che ebbi pregato assieme, essa si snodò così
vicina da far spavento. Ad essa sembra che la cosa faccia bene, a me
fa malissimo, tanto che feci un balzo sulla sedia. - Nessuna risposta
alle mie domande.
2
Marzo. La mia superbia fu punita - non ho proprio alcun potere
su di essa. Quando le ordinai di stare ferma, si è mossa strisciando
verso di me e mi ha soffiato. - Lo spavento che provai non lo si può
descrivere!
3
Marzo. Una giornata davvero spaventosa! - vidi la serpe pendere
da un albero di fronte alla mia scrivania. Uscii precipitosamente
dalla mia stanza, per salvarmi da lei presso altre persone. - Dopo
un'ora tornai, e quella se ne stava ancora in camera. - Di
giorno è ancora più orrenda. Sono scappata di nuovo fuori, ma
quella strisciò attraverso la porta contro di me e disparve. -
La cosa spaventosa avvenne però durante la notte. - Essa venne giù
dal soffitto. Non so di più. Ma deve essere così, quando uno è
colpito da un colpo apoplettico...
4
Marzo. Il serpente parla. - Io: "Vieni finalmente e mostrati
come tu sei stato. Non ti posso più sopportare così."
Lui: "Colpa tua!" - Io: "Ti do ancora troppo poco?"
- Lui: "Sì!" - Io: "La mia forza è consumata, la
paura di te mi divora". - Lui: "Tu non sei pura, senza
macchia". Io: "Purtroppo! dimmi, come fai a saperlo?"
- Lui: "C'è del torbido attorno a te". - Io: "Grazie!
Cambierà!" - Ed ora la cosa più tremenda. - Si arrotolò
tutto, poi si slanciò contro il mio letto. - So solo di aver
urlato... ma poi era sparito. - Lo spavento però scosse le mie
membra tutto il giorno.
5
Marzo. - Ero andata a ricevere i santi Sacramenti. Tornata a casa
volli riprendere il mio lavoro, qualche cosa lo afferrava. Non pensai
subito ad una presa da parte di spiriti, ma credetti si trattasse di
uno scherzo. - Poi vidi improvvisamente una mano con un anello di
argento, come lo portano le monache: essa afferrava il mio lavoro.
Dopo un po' si formò una figura nebulosa, però si distingueva
ancora sempre solo la mano. - Io: "Sei la serpe?" - Lei:
"Sì, mi hai conosciuta e disprezzata!" - Io: "Chi
sei? - dimmi il tuo nome!" - Lei: "Mi conoscerai,
adesso aiutami!" - Dopo ho pregato un poco con lei poi io stessa
fui come avvolta in una nube, ed essa sussurrò: "Tu hai odiato
le mie bugie!" - Non avevo la minima idea di chi poteva essere.
- Ma ora sono io l'anima liberata, se la serpe non viene più.
(Quanta sono grata a Dio, che mi ha tolto via quella cosa tremenda!
6
Marzo. - L'apparizione rimase (lui a lungo, una striatura di
nubi con le mani, essa è così mite, che riuscii ad
addormentarmi mentre era qui. - Essa non fa nessuna reazione a
niente.
8
Marzo. - La nuvola si infittisce di più è una donna, non riesco
a pensare chi possa essere. - Non so nemmeno di aver avuto disprezzo
per qualcuno.
La figura del serpente 'Immagine della vita'
9
Marzo. - Rimase qui tanto, ha pregato con me: quanto è serena
adesso! Ora non ho più quell'orrido rettile! e adesso posso di
nuovo dare di più!
10
Marzo. - E' una monaca: ora si riconosce il velo, ma non il viso. Le
chiesi: "Dimmi una buona volta chi sei?" - Lei:
"Un'assetata!" - Io:"Perchè sei venuta da me
come serpente?" - Lei: "Non ero ancora capace di mostrarmi
diversamente". - Io: "Perchè eri in questa figura
ripugnante?" - Lei: "Era il simbolo della mia vita!" -
Io: "Eri una monaca?" - Lei: "Sì". Io: “E
perchè non vai dalle tue consorelle a chiedere aiuto” - Lei:
"Io andai da loro, ma quelle non vedevano niente! - Io: "Ti
ho conosciuta proprio davvero?" - Lei: “Tu hai odiato il mio
peccato”. - Ed era sparita. - Non capisco affatto chi possa
essere.
11 Marzo. In pieno giorno ecco Padre W...... era esattamente come
da vivo. - Io: "Sta bene? come sono contenta!" - Lui: "La
lunga sofferenza mi ha illuminato!, sono salvo!. Ora so che le anime
vengono e possono venire da te. Usa bene le tue forze! - Chi dà
tutto, riceverà assai!" - Quest'apparizione mi rende
felice per due ragioni: Primo, perchè è buono, secondo perchè
non mi volle credere, quando gli raccontai la storia della Monaca.
Nota. Confronta
la prima apparizione.
-
E' la terza volta questa, che coloro, che noti vogliono credere, si
mostrano a me dopo la loro morte. - F.S. e K.T. sono anche
venuti. - La mia tranquillità non è causata da superbia, ma lo
trovo come un riposo - una sicurezza quando vengono da queste
persone, che non hanno bisogno. - Sono una conferma per me.
Molte cose che scrivo, possono suonare come vanagloria.
Io
tralasciarci volentieri qualche cosa, ma allora la verità non
sarebbe più completa.
17
Marzo. - La monaca mi ha già salutata al mio arrivo a Monaco,
quindi niente ferie! Vidi anche altre tre ombre e un uomo anziano.
19
Marzo. - Lei rimase qui tutta la notte. Allora è proprio Maria
R....., una monaca francese di Pie... Morì cinque anni fa a
Marsiglia. Io: "Perchè non ti mostri nel tuo monastero?"
Lei: "Ci sono stata molto, ma esse non mi vedono". Io: "Mi
puoi spiegare, perchè io ti vedo e quelle mezze sante là non ti
vedono?" - Lei: "Il loro spirito è ancora prigioniero,
mentre tu ti puoi liberare!" - Io: "Rendermi libera da
che cosa?" - Lei: - Da te stessa!" - Io: "Perchè sei
venuta da me sotto la forma di un serpente? - Lei: "Era
l'immagine della mia vita! - giuramenti falsi - tutto menzogna e
commedia!" - Io: "Eppure non sei dannata!" - Lei:
"Prima di morire ho finalmente ricevuto i Sacramenti in
modo degno!" - Io: "Che cosa posso fare ancora per te?"
Lei: "Pregare con me e flagellarti! - Allora sarò nella luce!".
25
Marzo. Ora lei viene tutte le notti, senza rispondere.
Adesso diventa sempre più bella, proprio come era da viva, solo è
ancora triste.
30
Marzo. Io: "Devo scrivere di te a Pie...'?" - Lei:
"No, esse pregano per me." - Io: "Quale è il tuo
dolore maggiore?" - Lei: "Il desiderio che non si quieta!"
- Io: "Poveretta, mi rincresce tanto, perché quando eri in
vita, io sono stata così cattiva con te: ora voglio riparare
con l'amore". - Lei: "Tu mi hai compenetrata". Io:
"Poiché sono stata tanto rigorosa con te, adesso siilo tu con
me e dimmi ciò che in me non li pace!" - Lei: "Tu non hai
ancora compreso la tua vocazione". - Io: "Che vocazione?"
- Lei: "La Misericordia". Io: - Ahi, sì! sono così debole
ed egoista, sono una così povera creatura. Ma dimmi di più!"
Lei: "Inabissati e vedrai!" - Io: "Non capisco".
- Lei: "Potresti vedere a tuo piacere attraverso la nebbia".
- Io: "Io voglio solo ciò, che Dio trova bene per me, e come
posso sapere io se il tuo consiglio è giusto?" - Lei: "Vedi
il tuo angelo?" - Io: "No, e tu lo vedi?" - Lei:
"Sì, è accanto a te!" – Che mi è di grande
consolazione, ma io non lo vorrei proprio vedere per niente e non
cose troppo soprannaturali! Vedo sempre più cose. - Ad A.....
io vidi tre donne e quattro figure di nebbia. – Il digiuno mi rende
più libera, ma si tratta di un povero digiuno - sono debole come
sempre! -
Un segno!
21
Marzo. Mentre andavo in chiesa ad A..... mi vennero incontro due
dame, che non conobbi affatto. - Io: "Chi siete?" - Esse:
"Le dimenticate!" - ed erano sparite. - Me ne stavo
seduta in camera mia. Improvvisamente mi sento avvolta in un turbine
di nebbia, mentre entrava il sole dalla finestra. - Io: - Se siete
delle Povere anime, datemi un segno!" Ed ecco cadde dalla parete
un quadro - ed esse erano sparite assieme con la nebbia. - Me ne
andai in giardino, ed ecco venirmi incontro un cavaliere - vestito
modernamente a cavallo di una volpe. Egli passò velocemente davanti
a me e sparì in un boschetto. - Un cane, che stava accanto a me
abbaiò. - Un pochino troppo in un sol giorno!
1
Aprile. - Mi trovavo sola in uno scompartimento del treno - ed
ecco arrivare la Monaca. - Io: "Tu mi riesci a trovare
dappertutto?" - Lei: "Ma io sono sempre accanto a te!"
- Io: "Ma come è che io non ti vedo sempre?" - Lei:
"Perchè il tuo "Fluido" cambia". Io: "Che
cosa è 'sta roba?' - Lei: "Tu non lo capisci!" - Io: "Per
quanto tempo verrai ancora da me?" - Lei: "Fino quando
voi canterete: Alleluja". - Io: "Allora dopodomani?"
- Lei: "Sì". - Io: "Raccontami qualche cosa
dell'Aldilà!" - Lei: "Tu non lo potresti comprendere -
Infinito dell'Infinito!" - Poi Lei incominciò a cantare,
io non potei capire niente, penso che era in latino. E così
arrivammo a Monaco.
Nota. Tutte
le "sapienti" espressioni in materia di religione sono
ragionamenti alla maniera umana. - "Anímus" ha soltanto il
suo mondo, fuori di questo non comprende niente. - La monaca
diventa "Anima"come l'ha vista Patti Claudei. - Lei
canta un Inno, che la Principessa non capisce e non può
comprendere!
Il
Venerdì Santo non vidi e non udii nulla. - Il Sabato Santo vidi solo
due ombre. -
Il
Giorno di Pasqua fu troppo bello, e non lo dimenticherò mai!
Al: "Vidi Aquam" la monaca stava in piedi davanti a me
tutta rivestita di luce, ai piedi dell'Altare. - Quale enorme
differenza dalla figura del serpente!! - O mio buon Dio, ti
ringrazio!" - Ora mi sono proposta di sopportare tutto
pazientemente e non scrivere più. Ho tanta paura che si infiltri
l'autocompiacimento. - Lascio comunque a Lei il giudizio.
Un conoscente nell'abisso
24
Aprile. II mio proposito di non scrivere più di queste cose non
fu di lunga durata. La cosa non va. - Io non posso aver tregua! Da
oltre quattordici giorni viene un uomo assai triste e miserevole.
- Lo si può sopportare - ma non lo conosco. -
27
Aprile. Egli era molto agitato e piangeva. -
30
Aprile. - Egli piombò in pieno giorno nella mia stanza come
fosse stato inseguito, aveva la testa e le mani piene di sangue! -
Io: "Che cosa posso fare per aiutarti?" - Lui: "Dammi
la tua mano!" - Io gliela diedi con gran timore e sapendo o
presentendo che anch'essa si sarebbe macchiata di sangue. Invece
niente di tutto ciò. Solo esse erano molto calde. - Io: "Come
ti può giovare sta cosa?" - Lui: "Tu rinfreschi". -
Io: "Chi sei?" Lui: "Mi devi pur conoscere!" -
Io: "No, non ti conosco!" Lui: "Io sono sepolto
nell'abisso!" - Io: "La tua anima o il tuo corpo?" -
Lui: "il mio involucro!" - Io: "E come ti chiami? Lui:
"Luigi!" - Non ho la minima idea di chi possa essere.
1
Maggio. Venne di nuovo di giorno. - Ho visto benissimo che la sua
testa era tutta sfracellata. - Io: "Perchè sei così pieno di
sangue?" Lui: "Perchè nessuno me lo netta via!" - Io:
"Devo farlo io?" - Lui: "Tu non capisci il mio
linguaggio!" - Io: " Tu parli in maniera simbolica. E'
sangue, cioè dolore?" - Lui: Sì, io sono dimenticato
nell'abisso". - E se ne andò piangendo.
3
Maggio. Quando entrai in stanza, lui teneva la maniglia della
porta. Strano, questa circostanza mi spaventò assai più che non
alla stessa apparizione! - Io: "Dimmi, perché parli sempre di
Abisso?" Lui: "Perchè sono lì". - Io: "E' il
modo di dire di un castigo?" - Lui: "No!" - Poi si
lanciò contro di me come se volesse farmi del male. - Io: "Stai
fermo, che cosa vuoi di speciale?" - Lui: "Tu mi devi
conoscere!" - ma davvero non lo conosco!
3 e 4
Maggio. Egli fu anche troppo da me e non parlò!
5
Maggio. Mi venne in mente che poteva essere Luigi Z....., che
a.... nel 1879 fu... Fu un grande rocciatore e credo sia morto al
Tódi, per una sciagura alpinistica. Purtroppo oggi non venne.
Nota.Tódi
è una montagna nel Glaronese, Svizzera, alta 3.620 m.
6
Maggio. - Allora è proprio come pensavo -. Io: "Sei il
signor Z... dell'infortunio alpinistico?" - Lui: "Tu mi
liberi!" - Io: "In che modo può esserti utile che io ti
conosca?" - Lui. "Allora mi darai di più!" - Io:
"Questo non cambia niente nei miei rapporti. Io faccio quello
che posso. Le tue ossa sono ancora giù nell'abisso?" - Lui:
"Sì" - Io: "Ma questo non nuoce per niente alla tua
anima - perchè tu sei salvo". Lui: "Salvato, ma
nell'Abisso! Dall'abisso io grido verso di te!" - Io: "Devi
ancora espiare così tanto?" - Lui: "Tutta la mia vita
fu senza un contenuto - un valore! Quanto sono povero! Prega per me!
Nota. Sport
e Turismo non sono il fine e lo scopo della nostra vita. Di esso
non rimane che il vuoto e la povertà dello spirito. Quanto pochi si
avvantaggiano delle Feste del Signore, e invece vivono come separati
da Dio loro Creatore tante persone in questi giorni.
Io:
"Così ho fatto a lungo. Io stessa non so come lo possa fare".
"In questo caso io non sono più il distratto "io". -
Egli si tranquillizzò e mi guardò con infinita gratitudine. -
Io: "Adesso la cosa ti diventa più leggera?" Lui: "Si"
- Io: "Perché non preghi tu stesso?" - Lui: "L'anima
è soggiogata quando conosce la Grandezza di Dio!" Io:"Me
la puoi descrivere?" Lui: "No!" "Pure lo
straziante desiderio di rivederla è il nostro tormento". -
Io:"Sei con le altre anime?" - Lui: "Sì, però
ciascuno è isolato". Io: "Come hai fatto a trovarmi?"
- Lui: "Tu ti trovavi sulla mia strada". - Io: "E che
cosa posso fare per aiutarti nel modo migliore?" - Lui:
"Quando tu ti fai male e non commetti alcuna colpa". -
Io: "Però, tu esigi molto da me. La prima cosa passi, ma la
seconda vorrei, ma non posso! Purtroppo sono sempre una povera
creatura esposta a tante cose". - Lui: "Quanto più tu sei
pura, tanto più ci puoi aiutare!" - Io: "E come ve ne
accorgete?" - Lui: "Vicini a te noi non soffriamo!" -
Io: "Ma andate piuttosto da una persona più perfetta!" -
Lui: "La via è segnata per noi!" - Io:"Da quali sfere
potete venire da me?" - Lui: "Dalle più basse!" - Io:
"E dopo?" - Non rispose, però si fermò ancora a lungo. -
7
Maggio. - Egli venne alla prima colazione del mattino, passò
fra... e me... via e qua. - Era quasi una cosa insopportabile, non
lasciar notare nulla! Finalmente potei andarmene, e quasi nel
medesimo istante egli era di nuovo accanto a me. Io: "Per
favore, non venire, mentre sono fra la gente". - Lui: Ma io vedo
solo te!" - Io: "Ma tu conosci pure le camere dove sei
stato tante volte!" - Lui: "Sì" - Allora mi
venne incontro e mi poggiò le sue mani sulle spalle. - Quando era
vivo non mi era stato simpatico proprio niente, ed ora tanto di meno!
- Io: "Lasciami stare! Non voglio che tu mi tocchi!" - Lui:
"Adesso tu sei pura". - Io: "Ti accorgi che oggi
sono stata alla santa Comunione?" - Lui: "E' appunto
questo che mi attrae!" - Ho pregato a lungo con lui. - Ora aveva
un'espressione assai più contenta.
Scrivo
tutte queste cose molto malvolentieri! -
9
Maggio. - Luigi Z... Fu qui molto a lungo, purtroppo
indaffarato, ed ha continuato a singhiozzare. - Io: "Perchè
oggi sei così triste? Non ti va forse meglio?" - Lui:
"Io vedo tutto così chiaro!" Io: "Che cosa?" -
Lui: "La mia vita perduta!" - Io: "Se hai adesso
ancora pentimento, ti aiuta ?" - Lui: "Troppo tardi!"
- Io: "Hai potuto concepire questo subito dopo la tua
morte?" - Lui: "No!" - Io: "Ma dimmi, come è
possibile che tu ti puoi mostrare solo così come eri da vivo?"
- Lui: "Per la Volontà".
10
Maggio. Mi sta per accadere qualche cosa di nuovo e ne ho paura.
13
Maggio. Z... è qui assai agitato. Io: "Quando vorrai star
fermo?" - Lui: "Tu sei divisa". - Io: "Ti
accorgi che c'è ormai qualche cosa di altro, che mi sta attorno?"
- Lui: "Sì". - Io: "E tu puoi scacciare
quell'altro?" - Lui: "No". - Io: "Che cosa è?"
- Lui: "Dammi l'ultima cosa che hai, poi sono libero." -
Io: "Bene, allora non voglio pensare ad altro". - Egli era
sparito. Per la verità non è tanto facile ciò che gli ho promesso.
Comunque proverò ad eliminare totalmente ciò che tormenta. D'altra
parte io non posso accontentarne due. Devo ammettere qualche
cosa: mi sono sentita così infelice e così terribilmente sola,
che ho pianto come una bambina. - Mi sento sempre tanto poco disposta
a sacrificarmi. -
15
Maggio. Io: "Sei contento adesso?" - Lui: "La
pace!" - Io: "Viene sopra di te?" - Lui: "Verso
la luce abbagliante!" - Durante il giorno venne tre volte,
sempre un po' più contento. Fu proprio il suo commiato.
16
Maggio. - Svegliata da un frastuono spaventoso, nella mia stanza
c'era un vero uragano. Mi sono alzata - fuori non c'era il minimo
soffio di vento. - Ed ecco una grossa palla che rotolava per la
stanza, oppure una specie di botte malfatta, non saprei dire di
preciso che cosa era: era solo da spaventarsi! - Poi mi sentii
chiamare con molta chiarezza. Io ero del tutto fuori di me stessa -
poi ci fu un colpo e tutto fu di nuovo quieto ed io potei ancora
riposare un pochino.
17
Maggio. Ancora qualche cosa di simile, tuttavia non del tutto
così terribile.
Ho
visto in giardino due donne, che mi venivano incontro - sparirono
di colpo.
25
Maggio. Mi trovavo ad H... (una giornata di cammino dal luogo
dove stava la veggente), ero andata in visita. Essa mi ha trovato
anche qui di bel nuovo. Adesso diventa molto umana, ma orribile.
Mi fa pensare alla testa di Medusa.
27
Maggio. Me ne stavo seduta con mia N... ed ecco che qualcuno
mi afferra per le spalle e incomincia a scuotermi in qua e in là,
tanto che si sono accorti anche gli altri e mi hanno domandato se
avevo freddo? - Quasi avevo freddo davvero, ma dalla paura! E'
una bruttissima donna, davvero ripugnante.
29
Maggio. Mentre ero nel bosco mi vidi venire incontro una figura
in volo.
2
Giugno. Quella donna orribile fu qui assai a lungo. Non ci fu
comunque nulla di nuovo. - La figura volante venne proprio su di me e
pareva avvolta in una nube luminosa. Mi sentii immersa in una
sensazione del tutto particolare, nessuna angoscia, ma una
felicità! Ma contemporaneamente vidi me stessa e tutto era cattivo
in me visto in una nuova luce. Ero nel bosco, ma non vedevo più
alberi, ero come rinchiusa in un cerchio di nube bianca e soltanto
Anima - e perciò non è cosa che possa descrivere. - Ma che cosa è
questa cosa, che mi circonda, e mi rende così felice? - Capisco
benissimo, che la cosa non ha nulla a che vedere con gli Spiriti!
L'eccezionale
mi ripugna tanto, ma ho paura di essere vanesia davvero.
Avevo
tanto desiderio della Santa Comunione, che (lui si può avere
solo di rado, e mentre ci stavo pensando, ecco che venne quella cosa.
- A chi posso aprire il mio cure, se non a Lei? - Forse mi posso
difendere da questa cosa, se lei trova che sia più giusto, parlando
però sinceramente, sarebbe per me un vero sacrificio, perchè questa
cosa dà troppa felicità. Ma che cosa è? Non potrebbe provenire da
uno spirito malvagio, che in tal modo si potrebbe impossessare
di me? - Perché il buon Dio dovrebbe mandare a me questa
dimostrazione di benevolenza, che Egli dona soltanto ai buoni? -
Ed io non lo sono per niente, non possiedo ancora nemmeno una virtù,
tutto solo propositi non realizzati. Questo mi inquieta
parecchio. - Bene, ora Lei sa di nuovo tutto, la carta è sempre un
grande tranquillante! -
11
Giugno. La donna viene quasi tutte le notti, ma non si combina
niente con Lei. Solo pare che sia contenta della preghiera.
17
Giugno. Finalmente balbetta qualche cosa, che è di Passavia e si
chiama Eleonora.
22
Giugno. Essa mi ha quasi fatta andare fuori di me stessa prima
della Santa Comunione. Mi ha talmente scrollato per il braccio,
mentre stava in piedi come un gigante davanti a me, che credetti
tutti avrebbero dovuto vedere. - Che essa possa leggere anche il mio
pensiero? - Perchè appena mi venne l'idea di offrire per lei la
santa Comunione, essa disparve. - Durante la notte essa poggiò il
capo sulla mia mano, io sentivo i suoi occhi fissi su di me. Presi
dell'acqua santa e gliela versai addosso. - Lei: "Tu sei
misericordiosa!" - Io: "Era così difficile poterti
aiutare, che sei venuta per così lungo tempo?" Lei: "Se tu
sapessi come ho peccato!" - Io: 'Io non lo voglio sapere
affatto! solo che io ti posso aiutare!" - Lei: "Scrivi a
Passavia che..." (impossibile capire. Mi riempì di tristezza,
ma fu solo un mormorio, spero di poterle far dire tutto!).
24
Giugno. Dimmi subito che cosa devo scrivere a Passavia?"
Lei:
"Il bambino ucciso era mio". - Io: "A chi lo devo
scrivere?" - Lei: "Gr....". - Io: "Quando hai
ucciso il bambino?" - Lei: "Estate 1823". - Io: "Ma
Gr.... non sarà più viva!" - Lei: "Io la ho calunniata".
- Io: "Bene, vedrò che cosa potrò fare, ma forse è già più
facile per te, ora che lo hai detto". - Lei: "Infelice!
Infelice!" - e disparve -. Due giorni di completo riposo. E un
riposo meraviglioso.
27
Giugno. Apparve qualche cosa di nuovo con molto fracasso e
lamenti era irriconoscibile! Era grande come un armadio!
Venne
anche Eleonora e mi diede un bacio, cosa che non mi va affatto. Poi
ho pregato a lungo con lei ed essa sembra contenta. - Io: "Posso
fare ancora qualche cosa per te?" - Lei: "Non cacciarmi via
da te!" - Io: "Ma io non lo faccio!" - Lei: "Tu
mi eviti se cerco di toccarti!" Io: "Sì, la cosa mi fa
rabbrividire e a te non giova". Lei: "Lasciami!" - Poi
si accomodò accanto a me. Può anche darsi che la cosa le dia
sollievo e la aiuti, se io riesco a sopportarla come un atto di
offerta per lei!
29
Giugno. - Quell'altro tormento fu di nuovo qui. Sembra uno che
porta un peso molto grave. - Poi ritornò Eleonora. - Io: "Vieni,
dammi la tua mano!" - Allora Lei mi venne incontro sorridendo. -
Io: "Sei contenta così, che sorridi?" - Lei: "E'
superato!" - Io: "Che cosa?" - Lei: "Lo
sconforto!" - Io: “Perché” - Lei: "Perchè tu dai!"
Io: "Proprio oggi che ti ho dato tanto poco! Ebbi tanto poco
tempo, per pensare a te". - Lei: "La tua volontà era
offerta". - Io: "Poiché tu sai tutto di me, dimmi che cosa
è in me ancora che non ti piace". - Lei: "Tu esiti ancora
nel dare, non devi più preoccuparti di te stessa. Ed ecco
entrare il Nuovo e lei disparve. Certo se fossi così avanti, come
vogliono gli spiriti! Ma ce ne manca ancora! -
30
Giugno. - Lei mi venne incontro sulle scale, mi sorrise e con la
mano fece un cenno lontano. - Forse questa era la conclusione.
4
Luglio. Eleonora spesso da me. Essa non parla più ed ha una
espressione di felicità. L'uomo che porta il peso è molto
tormentante per via della sua inquietudine. - Si può distinguere la
sua faccia: ha una lunga barba grigia. - Non lo conosco.
7
Luglio. - Durante il giorno ci fu un grande rumore nella mia
stanza. Il mio cassettone e la porta saltavano per aria - non si poté
vedere niente. La cosa si ripeté quattro volte.
9
Luglio. La realtà ha completato il sogno. Io sognai. Un uomo
carico di un grande peso veniva verso di me, poggiava il suo carico
accanto al mio letto. - Io mi svegliai. - E l'uomo era veramente
lì davanti a me, dalla sua schiena piegata qualcosa cosa che non
potei conoscere una cosa scura - sul pavimento. - La cosa mi
impressionò talmente, che mi alzai per convincermi, che ero sveglia.
- Scrivo questo perchè non mi era mai successo.
Pare
che Eleonora non venga più.
Sento
di nuovo un nuovo frastuono e un chiamare, ma non il mio nome, ma:
"Ascoltaci! - Aiutaci!" e poi un grido che ti trapassa
l'anima.
11
Luglio. - Io mi sono esaminata a fondo, se la cosa che scrivo,
corrisponde alla Verità, e posso affermare: "Ebbene, sì!"
- Io ho la abitudine di rileggere e rileggere sempre ciò che ho
scritto, prima di consegnarlo e talvolta ho trovato di aver omesso
ciò che mi sembrava esagerato. - Forse la mia sensazione per
l’Altro" è troppo compenetrante...
Nota. Il
tenore del Diario talvolta lo ripeto a questo posto. Qui si tratta di
apparizioni e Visioni, non hanno niente a che fare con le Povere
Anime. La veggente rilevando queste visioni, ha anche collegato
una sua caratteristica, che era riservata solo a colui al quale
erano indirizzate, e che è molto simile a una confessione
scritta per lettera. - Essa scrive in proposito: "Ora mi
devo preparare alla morte e finalmente fare sul serio...".
Parroco,
Sebastiano Wieser
Martedì dì 31 Maggio 2016 la prossima puntata, vi aspetto..
Preghiera a Maria SS. per le Anime del Purgatorio più dimenticate
- O Maria, pietà di quelle povere Anime che, chiuse nelle prigioni tenebrose del luogo di espiazione, non hanno alcuno sulla terra che pensi a loro. Degnatevi, o buona Madre, abbassare su quelle abbandonate uno sguardo di pietà; ispirate a molti cristiani caritatevoli il pensiero di pregare per esse, e cercate nel Vostro Cuore di Madre i modi di venire pietosamente in loro aiuto.
- O Madre del perpetuo soccorso, abbiate pietà delle Anime più abbandonate del Purgatorio. Misericordioso Gesù, date loro il riposo eterno.
- 3 Salve Regina
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