Nostra signora del Monte Carmelo |
12^ Parte di 15
"Io sono la colpa non espiata".
14
Agosto. Isabella von U...... adesso mi ha trovata qui anche di
giorno. Io: "Perchè non rimani a U.......?" Lei: "Io
rimango con te". Io: "Ancora a lungo?" Lei: "Dipende
dalla tua Misericordia".
Io:
"Tu devi capire che io devo aiutare anche altri, e non dare solo
a te, non posso far questo." Lei: "Attingi al tuo Amore e
aiuterai". Io: "E' permissione di Dio, che voi veniate da
me?" Lei: “Si”. Io sono veramente felice che il buon Dio ha
pensato a me.
23
Agosto. Soltanto una delle Ombre ha preso una forma, un uomo
anziano. Egli è in continuo movimento e con la sua inquietudine
mi fa pensare all'Ombra di un albero mosso dal vento in un giorno di
sole su una strada sassosa. E' lo stesso ritmo dentro di lui.
25
Agosto. L'uomo è tremendamente furioso, però durante la
preghiera andò un pochino meglio.
27
Agosto. Egli parla. Mi grido: "Aiutami!" Io:
"Volentieri, ma chi sei? – “Io sono la colpa non espiata!"
Io: "Che cosa devi espiare?" Lui: "Sono stato un
diffamatore!" Io: "Posso fare qualche cosa per te?"
Lui: "La mia parola sta nello scritto e vi continua a vivere,
e così la menzogna non muore!" Io: "E come ti posso
aiutare allora?" Allora mi venne vicino e premette la sua testa
orrenda sulla mia faccia. Fu ben difficile, ma non ho perduto
conoscenza. Però io ne ebbi un vero brivido.
28
Agosto. Io: "Ti va meglio? Ti sei accorto che ho offerto per
te la Santa Comunione?" Lui: "Si, così tu espii i miei
peccati di lingua". Io. "Non puoi dirmi chi sei?"
Lui: "Il mio nome non deve essere piú fatto!" Io:
"Dove sei sepolto?" Lui: "A Lipsia". Io non
riesco a capire come fate a trovarmi". Lui: "La strada
che si deve seguire". Io: "Ci saranno ancora molti per
questa strada?" Lui: "Sette". Io: "Mi potresti
dare spiegazioni su altre anime?" Lui: "No". Io: "Chi
c'è ancora qui in camera, io vedo ancora due ombre?" Lui: "Noi
siamo isolati". Io: "Vuoi dire che non vedi gli altri?"
Lui: "Si. Egli rimase tutta la notte, continuando ad andare via
e qua.
29
Agosto. Lo ho visto quasi tutto il giorno, egli mi ha veramente
perseguitato. Io: "Perché sei sempre qui? Ti prego vattene via,
quando sono con altra gente, del resto allora io non ti posso dare
niente." Allora egli mi diede un urtone, che quasi cadevo giù
per le scale. Io: "Tu non puoi spremere il mio aiuto!" Lui:
"Dove sono i tuoi sacrifici?" Io: "Scusami se di nuovo
ho pensato a me stessa".
Egli
non mi lasciò più fino alle sette di sera. Fu una giornata pesante.
Io mi rifugiai in chiesa, lì stette in piedi davanti a me, ma almeno
stette fermo. Io: "Vedi Cristo nel Sacramento o nella Realtà?"
Lui: "Il Sacramento è per voi viventi, la realtà della Visione
solo quando io sarò puro!"
30
Agosto. L'Uomo mi tormenta in una maniera tremenda, egli mi dà
urtoni e mi percuote. Alla domanda: "Perchè fai così?"
Egli mi urlò: "Tu mi hai dimenticata!" Io: "Allora dì
finalmente tutto quello che ancora vuoi!" "Tu preghi troppo
poco e devi dare di più!" Io: "Non posso fare di più per
te". Lui: "Tu devi!"
E'
vero prego poco, ma io sono così stanca, che spesso non ne posso
più." Lasciami in pace che allora pregherò di nuovo di più."
Allora divenne come un uomo arrabbiato, mi diede un urtone e
disparve! Alle cinque venne di nuovo e mi gridò: "Alzati!"
Poi rimase da me finché mi recai in chiesa. Quando tornai era già
in camera. Io: "Fammi il piacere e vattene via!"
Allora si gettò su di me, io non posso descrivere quell'orrore.
Era molto di più di quanto posso sopportare! Eppure non mi voglio di
nuovo lamentare, però io ho tanta paura!
3
Settembre. In questi giorni ne ho passate di più che non in
tutto questo tempo. Fu la lotta di un pazzo. Ora sembra superato!
Oggi egli era assai pacifico e contento, ma non parlò più!
4
Settembre. Egli venne da me sorridendo. Io: "Oggi mi piaci".
Lui: "Vado nello splendore". Io: "Non dimenticarti di
me!" Lui: "I vivi pensano e dimenticano, i morti non
possono dimenticare, che cosa ha dato loro l'Amore". E disparve.
Alla fine ancora una consolazione. "Chi fu?" Chiesi a
tanti, ma non ebbi risposta. I miei mi deridono, perché mi
sentono spesso parlare da sola in camera mia. Io rispondo che ciò è
un segno che ormai sono sclerotica o rimbambita.
"Un domenicano"
5
Settembre. Adesso anche le ombre si vanno trasformando. Venne da
me un Domenicano che aveva il viso ancora irriconoscibile, una
massa scura. E' abbastanza quieto, ma mormora parole incomprensibili,
pare in latino.
6
Settembre. Egli rimase con me tutta la notte. Io ero tanto piena
di sonno che continuai a dormire e perdetti la Santa Comunione.
Così sempre presa dalla cura del corpo, immortificata e
spiritualmente pigra.
10
Settembre. Niente di nuovo. Il Domenicano non mette paura,
solo che rimane troppo a lungo.
Sulla
strada che porta alla segheria incontrai una donna, che non aveva in
sé niente di particolare. Quando passò vicino a me udii un grido:
"Misericordia". Io mi voltai e solo allora mi accorsi, che
era una Povera Anima. Effettivamente gli occhi sono del tutto
diversi. C'erano degli operai nella campagna, e così feci finta di
aver perduto qualche cosa e le chiesi sottovoce: "Che cosa posso
fare per te?" Lei: "Pregare". Io: "Sei la Teresa
B?" Lei: “Si”. Io: "Eppure tu sei vissuta molto
bene?" Lei: "Tutta apparenza: io sono stata vera soltanto
in punto di morte". Io: "Devo dirlo alla tua figliola?"
Lei: "No, Tu mi puoi aiutare". Io: "Ma io devo aiutare
tanti con la mia povera preghiera, e così tu ne riceverai ben poco".
Lei: "Quando è l'Amore ella dona, le cose piccole diventano
grandi." E disparve.
13
Settembre. Io ero molto triste per qualche ragione ..... e
piangevo. Ed ecco una mano posarsi sul mio capo. Alzai gli occhi, era
il Domenicano. Egli disse:"Perchè piangi?" Io: "Perché
non sono contenta di me". Lui: "Perchè non mi dici tutto?"
Io: "Puoi aiutarmi?" Lui: "Vorrei!" Io: "Io
sono tanto preoccupata per l'anima mia. Non può bastare la volontà
di bene, e di più non sò fare". Lui: "Se tu non pecchi,
non puoi andare perduta". Io: "Ma io pecco, purtroppo, non
puoi vedere la mia anima?" Lui: "No, ma la strada per
venire da te è chiara, altrimenti noi non potremmo venire. Abbi
fiducia e sii umile!" Io: "E io come ti posso aiutare?"
Lui: "Con la mortificazione". Egli si fermò ancora a
lungo. E' la prima apparizione che incominciò a parlare senza
essere stata interrogata.
Gli istanti immediatamente dopo la morte!
27
Settembre. Egli rimase a lungo da me. Io gli chiesi: "Per
favore dimmi, se immediatamente dopo la morte noi vediamo Dio?"
Lui: "Si. Un rabbrividire dell'anima in adorazione e poi un
precipitare nella Purificazione." Io: "Non puoi dirmi
altro?" Lui: "No" "Quanto più ami Dio, più
grande la Felicità, pensaci!" Io: "Ci vuole ancora molto
tempo prima che tu sia completamente puro?" Lui: "No".
29
Settembre. Ho visto tre volte in chiesa una donna anziana davanti
all'altare della Madonna però non la conosco.
Il
Domenicano fu qui a lungo. Io: "Ma dimmi, con quale mezzo
uno può salvare la sua anima?" Lui: "Con una fede salda e
l'umiltà." Io: "Posso fare qualche cosa perchè le
Povere Anime non vengano più?" Lui: "No". Io:
"Ma e se io non pregassi più per voi?" Lui: "Esse ti
costringerebbero". Io: "Posso io chiamare un'anima, dalla
quale vorrei sapere qualche cosa?" Lui: "Tu non hai alcun
potere su di loro".
Nota. Gli
spiritisti credono che si possano evocare i morti. Ora se questa non
fu possibile a questa santa donna, che aveva una tale possibilità di
poter vedere i morti, come lo potranno fare dei curiosi spiritisti? E
allora: Chi appare nelle Sedute spiritiche e ai medium ciarlatani?
1
Ottobre. Viene ancora qualche cosa di difficile, sembra una
bestia. Lo so che anche questo passerà, ma ho una paura
indescrivibile.
3
Ottobre. Dopo la sofferenza venne il Domenicano. Io: "Sono
contenta che tu vieni, ho tanta paura. Sai chi era qui?" Lui:
"No, noi seguiamo uno per uno la nostra strada". Io: "Era
una bestia, perchè una bestia?" Lui: "Tu vedi il peccato,
dimenticati e soccorri!" Io: "Che cosa è che giova più in
fretta?" Lui: "L'offerta della tua volontà". Io:
"Perchè non la Santa Messa?" Lui: "Perchè essa non
vi ha creduto". Io: "Ma agli altri giova subito". Lui:
"Tu non puoi capire che cosa è la Giustizia di Dio".
Io non ho affatto paura del Domenicano, quando arriva, anzi sono
contenta quando viene.
7
Ottobre. Ora quella cosa orrenda sta con me ogni notte; E' una
grande scimmia, come già una volta. Perché sempre questa tremenda
paura, non potrò mai abituarmi a una cosa di questo genere?
9
Ottobre. Purtroppo il Domenicano non viene, viene invece
quell'altro.
10
Ottobre. Una notte spaventosa, ma forse anche questo è per la
mortificazione della volontà. Per questo voglio descrivere solo i
fatti e non lamentarmi più. La scimmia è alta come una porta e
salta intorno come un pazzo. Sembra che non voglia ancora sentir
pregare. Essa entra dalla finestra, cosa che mi è sempre
particolarmente pesante e paurosa. Mi soffia e sbuffa come una
bestia selvatica. Essa voleva strangolarmi, ma mi sono messa in
fretta al collo la croce dei moribondi.
14
Ottobre. La scimmia viene ogni giorno o tanto più la notte. Una
cosa molto strana, la sua pelle è come fosse stata sotto la pioggia
tanto è bagnata. Le sue grandi braccia mi hanno stretto come
una morsa. Eppure sono contenta che sia una scimmia perché se
venisse una serpe, io proprio non sarei capace di sopportarla.
17
Ottobre. La scimmia è insopportabile, i suoi occhi sono di fuoco
e mi guarda con essi fissandomi. Devo dire che sono diventata più
coraggiosa. Un anno fa io non sarei ancora stata capace di
sopportare una cosa del genere, e perdevo ancora la conoscenza.
Io mi sentivo così sfinita, venne il Domenicano e il mostro andò
via. Io: "Perché non sei venuto prima?" Lui: "Tu eri
circondata". Io: "Da che cosa?" "Dal più grande
dolore." Io: Si, aiutami a soccorerlo". Lui: "Io non
sono ancora libero". Allora dimmi, che cosa devo fare per lui?"
Lui: "Mostragli il tuo amore". Io: "Ma io non posso
ancora destare nessun amore per lui, al massimo il principio, la
compassione. Lui: "Fa quello che ti riesce proprio difficile".
Vuoi dire flagellarmi?" Lui: “Si”.
18
Ottobre. Il Domenicano venne al mattino. Io: "Mi hai detto
che non eri ancora libero: posso liberarti? E con che mezzo?"
"Dammi sette Sante Comunioni!" Io: "Perché non me lo
hai detto prima?" Lui: "Perché le hai donate ancora ad
altri". Io: "Come fai a saperlo” Lui: "Vidi come se
ne andavano via da te con le mani colme". Io: "Un'altra
anima mi ha detto che non poteva vedere le anime, che vengono da
me. E' allora come mai invece lo sai?" Lui: "Noi siamo
diversi".
La
scimmia fu da me tutta la notte molto agitata, essa stette seduta
in un angolo per la maggior parte del tempo. Poi si slanciò su di me
come un cane cattivo. Io le gridai: "Tu non puoi farmi questo!"
Allora crollò a terra, saltò per aria e poi di nuovo su di me.
Allora io le diedi una sberla. Mio Dio! Non lo farò mai più!
Egli gridò con dolore selvaggio. Si raggomitolò in un angolo.
Quanta pena mi fece! Mi rincrebbe tanto di essere così cattiva con
lei. Feci quanto potei e le dissi che poteva fare ciò elle più le
giovava. E avevo scritto che avevo più coraggio. Se avessi
scritto elle avevo meno cuore, sarei stata più sincera.
19
Ottobre. Mentre stavo giocando con Wolfram, venne il Domenicano.
Io: "Non spaventare il bambino!" Lui: "La sua
innocenza mi attira". Effettivamente il bambino era tutto
allegro. Lo ha guardato, egli era effettivamente ordinatissimo,
incredibile, ma vero. Io: "Per favore va via, vengono degli
altri". Lui: "Essi sono vivi. Io: "Ma anch'ío!"
Lui: "Tu appartieni a noi". Si curvò verso Wolfram e
disparve. Perché appartengo a loro? Mi sento dì nuovo intimorita.
Sai quando morirà?
20
Ottobre. La scimmia fu qui quasi tutta la notte. Il suo viso
incomincia a diventare un po' più umano, ma non meno ripugnante. Ho
pregato molto con lei, essa desidera tanto l'acqua santa. La ho vista
anche nel prato e in in giardino. Ho visto di nuovo le tre donne in
chiesa, me indossano il vecchio costume dei contadini.
24
Ottobre. Venne il caro Domenicano. Io: "Mi puoi dire,
perché alcuni di voi alle volte mi tormentano proprio?"
Lui: "Sono quelli del gradino più basso. Il peccato è ancora
attaccato ad essi".
Sono
salvi, ma non purificati!" Io: "Tu non sei mai stato in
questo gradino?" "Per grazia di Dio, no!" Io: "Quando
sei morto?" Io non seppi nulla. Lui: "Quattro mesi fa".
Io: "Dimmi perchè l'anima se è sciolta dal corpo, come faccio
a vedere i vostri corpi?" Lui: "Per permissione di Dio.
Altrimenti come potresti vederci?" Io: "Ma come avviene che
io senta a occhi chiusi, quando voi siete vicini?" Lui: "Noi
siamo legati a te". Io: "Vi urta se io, nonostante la mia
compassione sono ancora allegra con voi?" "No, perché
così tu attingi forza".
24,
25, 26 Ottobre. Notti assai dure con la scimmia, quasi nessun
riposo. Mi pare che abbia ancora tanto bisogno, non c'è alcun
cambiamento. Capisco anche perché la mia preghiera sia davvero
assai povera.
Il
Domenicano tu qui molto poco. Io: "Mi vedi triste, io quasi non
ne posso più". Lui: "Ti sei pur voluta offrire no?"
Io: "Sì certo, ma la mia volontà è molto debole". Lui:
"Quanto più tu sei piccola, tanto più grande è 1'aiuto."
Poi lui disse ancora qualche cosa di incomprensibile e disparve.
28
Ottobre. Niente di nuovo, la scimmia mi continua a tormentare
come prima.
30,
31 Ottobre. - 1 Novembre. Niente di speciale.
Commovente da parte loro, poiché io ero fisicamente a terra.
2
Novembre. Commemorazione dei fedeli defunti, venne il Domenicano.
Io: "Oggi avete una bella giornata". Lui: "Il Sangue
di Cristo scorre a torrenti". Io: "Intendi dire elle le
tante Sante Lui: "Si, questo sangue ci conduce alla Vita".
Io: "Anche tu ancor oggi'?" Lui: "Ora va bene per me".
Io: "Non tornerai più molto spesso da me?" Lui: "No".
Io: "Mi puoi dire ciò che più può rendere più perfetta
la mia anima?" Lui: "Quello che ti ho detto quando ero
vivo: I Santi Sacramenti. Ogni giorno devi farti più pura!" Io:
"Ci manca assai. Prega per me!" "Sai quando morirò?"
Lui: "3 x 9". Io: "Non posso capire questo!" Lui:
"Non devi neanche capirlo.
Nota. Eugenia
von der Leyen morì il 9 gennaio 1929 alle quattro del mattino, in
questa data ricorre tre volte il nove!
Poi
venne la scimmia e il mio buon amico se n'era andato! Ho recitato
davanti a lei il "Dies trae", allora mi venne vicinissimo e
mi guardò in una maniera così supplichevole da spaccare il cuore!
Io mi sentii spinta ad accarezzarlo! Era untuoso al tatto. Io:
"Ancora non puoi parlare?" "Solo un singhiozzare
e poi si gettò su di me. Io: "Ti ordino di metterti in piedi e
dirmi chi sei?" Lui: "L'Impuro!" Io: "Ti voglio
aiutare, dimmi di che cosa hai bisogno?" Lui: "Che tu ti
sacrifichi!" "Hai provato, quante preghiere furono offerte
oggi?" Lui: "Si, fu questo che mi diede la parola".
Io: "Perchè sei in questo stato?" Lui: "Non c'è
peccato che io non abbia commesso!" Io: "Hai comunque avuto
la Fede!" Lui: "Fino all'ora della morte io ho disprezzato
l'Altissimo". Io: "E poi?" Lui: "Venne il
riconoscimento, così sono sfuggito all'inferno". Io: “Vuoi
Sante Messe?” Lui: "Nessuna partecipazione a ciò cui non ho
creduto". Io: "E’ un castigo?" Lui: ”Uno dei
tanti!” Poi usci di nuovo dalla finestra. Avrei tanto desiderio di
poterlo aiutare presto! Effettivamente egli è l'immagine del dolore!
Ora ho più ripugnanza che paura.
3
Novembre. La scimmia mi ha perseguitata quasi tutto il giorno!
così dovetti rappresentare il doppio personaggio. Scossa nel più
profondo e in superficie ridendo e scherzando, è assai faticoso e
consuma tante forze! Ma quasi sotto sul punto di non farcela più,
viene (luci certo senso di felicità, del quale non scrivo più
perchè temo di essere esaltata. Essa tornò di notte. E così anche
il 4, 5 e 6. Niente si potè più tirargli fuori.
7
Novembre. La scimmia divenne più difficile, perché sempre sotto
gli occhi. Io: "Che cosa c'è e che è successo a me o a te, che
fai tanta paura?" Lui: "Tu devi conoscere tutta la mia
vita". Io: "Lascia stare questo, ti voglio aiutare lo
stesso". Lui: "Sai chi sono
?"
Io: "Si, un'anima molto povera". Lui: "Che cosa vedi
in me?" Io: "Una infelicità senza nome e un enorme peso
traspaiono dai tuoi occhi."Io non voglio sentire che cosa hai
fatto". Lui: "Ma espiare per me?" - Io: "Sì".
Lui: "Voglio aiutarti a far questo!" - Essa mi diede
uno schiaffo in viso e disparve. Bene una cosa del genere non me la
riesco a spiegare, perché, mentre io cerco di aiutarlo, lui mi fa
del male. Devo domandarglielo.
8
Novembre fu quasi tutto il giorno qui. Io: "Perchè mi
hai di nuovo schiaffeggiata?" - Lui: "Perchè volevo
tormentarti." Io: "Però dal momento che io voglio
aiutarti, ciò è misconoscenza da parte tua". - Lui: "Nel
mio stato c'è soltanto cattiveria!" Io: "Ma tu sei pure
salvo e allora come fai ad essere ancora cattivo?" - Lui: "E'
ancora attaccata a me, non lo vedi?" Io: "Non posso
vedere altro che sei uno spaventoso animale!" - Allora essa mi
venne vicinissima. - Così vidi cose indescrivibili: Il suo corpo era
una caverna di migliaia di vermi, tutto brulicava in lui. Credo
proprio di non aver mai visto una cosa così ripugnante. - Che io non
debba più vedere una cosa simile! - Gli dissi: Ti prego, vai
via, non lo posso più sopportare. Sono i peccati non soddisfatti?"
- Lui: "Dio è giusto. I miei peccati gridano al Cielo!"
Nota. I
quattro peccati che gridano vendetta al cielo sono: "l'omicidio
volontario - la sodomia (omosessualità) - l'oppressione dei poveri e
delle vedove e degli orfani. - La mancata retribuzione del lavoro
agli operai. - I catechismi moderni non li conoscono più e non li
nominano neppure! - Anzi secondo molti moderni teologi e medici la
sodomia sarebbe una cosa naturale e quindi per niente peccato! Sic! e
del resto vediamo che oggi tutti questi peccati sono diventati una
moda! - e sono all'ordine del giorno! (don Dellandrea).
-
Io: "Intendi dire i peccati che gridano vendetta al Cielo?"
- Lui: "Tu lo dici!" - Io: "Disgraziato! - Ma dimmi,
il tuo pentimento all'ultima ora ha avuto la forza di salvarti? - Il
Pentimento e il Sacramento"! - poi mi si avvicinò ancora
di più, posò il suo braccio orrendo su di me. Indescrivibile questa
vicinanza, questa cosa orrenda! Io ho soltanto chiuso gli occhi ed ho
solo sperato che se ne vada presto. - Non ho pregato, non ho offerto,
così priva di amore con i più miserabili! - Finalmente mi lasciò
libera. Io: "Deve accadere questo?" - Lui: "Tu mi
rinfreschi". Così gli ho dato davvero una quantità di acqua
santa ed essa se ne andò. - Quando ciò è passato si ha la
sensazione di essere stati "Redenti". - Allora soltanto
posso incominciare a lavorare per lei. Io avrò ancora molto da
tribulare con questa scimmia! - Questo pensiero mi travolge, ho una
paura spaventosa, quella quantità di vermi sono un vero orrore
per me. - Io dico ben - sia come Dio vuole, ma è poi vero, poi -
penso fra me - che questa cosa non avesse più a succedere.
10
- 26 Novembre. Molti tormenti. Non ho potuto più ricavare niente
da lui. Ma non ha importanza, e non serve ricordare o descrivere
ciò che è passato ormai, e poi io preferisco proprio non
pensarci!.
La scimmia è Egolfo von R....
27
Novembre. Quella bestia si avventò su di me. Non mi potei
difendere, però non volli schiafeggiarla di nuovo. Sentivo i vermi
sulla sua pelle viscosa. Cosa terribile! - Finalmente mi lasciò. -
Io: "Voglio che tu parli! - perchè hai fatto di nuovo così?"
- Allora gridò: "Io brucio (ricorda: Crucior in hac flamina del
vangelo!) - Io: "Che cosa ti posso fare?" Lui: "Acqua
Santa!" allora gli ho dato quantità di acqua santa e come già
l'altra volta era successo nemmeno una goccia cadde sul pavimento.
Allora mi guardò con gratitudine e incominciò a piangere. - Io: "Ma
dimmi una buona volta chi sei?" - Lui: "Egolfo von R...."
- Io: "Allora tu sei vissuto qui?" - Lui: "Vissuto e
peccato!" Io: "Chi hai ucciso?" Lui: "La
Susanna!" Io: "qui?" - lui: "No". Io: "però
hai pure peccato ancora qui?" Lui: "I peccati brutti!"
Io: "Adesso il tuo è dolore presente ti serve ancora?"
- Lui: "No". Io: "Sei rimasto sempre in questa casa in
questo stato per tutto questo tempo?" Lui: "No - dopo le
tenebre!" - Io: "Che cosa intendi dire per tenebre?"
Lui: "L'allontanamento da Dio!" Io: "allora adesso sei
più vicino?" Lui: "Sì". Io: "Ma dimmi ancora,
subito dopo la morte dove si arriva?" Lui: "Prima il
Giudizio, poi il castigo!" Io: "Allora ti sei trovato
davanti al buon Dio?" Lui: "Ho adorato, poi sono
precipitato!" Io: "Sai con che cosa io ti posso
salvare?" Lui:"Sì", Io: "Con che cosa?" -
Lui: "Rinuncia ad ogni gioia".
Nota. Il
direttore spirituale della Principessa scrive a questo punto:
Per quanto riguarda la "gioia" dissi alla Principessa, che
gli spiriti non avrebbero nessun diritto, di chiedere una rinuncia a
tutte le gioie. Essi lo farebbero comunque solo perchè spinti
dalla loro miseria e dalla loro condizione dolorosa.
Io:
"Dopo non verrai più da me come una scimmia?" - Allora mi
diede una sberla sulla testa e disparve! - Rinunciare alle gioie
non è per niente facile, proprio perchè tutto mi è gioia, e allora
dovrei uscire completamente da me stessa.
28
Novembre. Mi pare che la sua mano sia intrisa di sangue. Io:
"Perchè sanguini?" Lui: "Il mio peccato!" Io:
"Non è stato in seguito a un accordo che tu hai commesso
l'omicidio?" - Lui: "No, te lo devo dire!" Io: "Chi
era questa Susanna?" Lui: "Una bambina innocente!"
Io: "Non voglio saperne altro dei tuoi peccati. Allora
incominciò a urlarmi contro, mi graffiò il braccio e disse una
parola, che non potei capire. Capito solo: "omitisch"
(omosessualità).
Deve
essere stata una vera lotta per lui dirmi questa cosa. Perchè dopo
cadde per terra e incominciò a sospirare e gemere. Dopo che gli ebbi
dato l'acqua santa egli si calmò un poco, rimase però tutta la
notte da me. - Poiché il sonno costituisce per me una vera gioia,
forse lui ha voluto costringermi a sacrificarlo e così gli dovetti
dare quello che non gli avrei dato altrimenti.
l8
Dicembre. - Non ho più scritto niente, perchè non fu più
possibile alcun discorso. La scimmia divenne una bestia furiosa, e se
ho fatto del mio meglio per lei, lo fu più per paura, che per amore.
Ho vissuto cose terribili, per esempio essa vuotò la sua pelle
scrollandone fuori i vermi sul mio letto. Credetti di morire per
lo spavento e il disgusto! Quando se ne andò, se ne andarono con lei
anche i suoi vermi, e fu per me questo una vera consolazione.
Finalmente oggi si presentò in forma umana, è un uomo piuttosto
giovane. - Egli non ha parlato. Ringrazio Dio, perchè ora egli è
arrivato così avanti! -
23
Dicembre. Egli rimase qui a lungo. Adesso non fa più paura, solo
i suoi occhi sono ancora pungenti e irrequieti. - Io: "Vorrei
sapere, come è possibile che voi vi presentiate in forme così
diverse". Lui: "Per permissione di Dio. Tu non puoi vedere
l'anima". Io: "Se tu eri stato tanto tempo vicino a me,
perchè non ti sei potuto far vedere prima?" Lui: "Io non
avevo la capacità di trovare la strada, che è lunga". Io:
"Come hai potuto trovarmi?" - Lui: "Sei tu che ci
trovi. Io: "Io non ne sono d'accordo, perchè io mi sento
infelice quando voi venite!" Lui: "La tua anima non parla
così!".
24
Dicembre. Venne spesso durante il giorno, ha pregato volentieri,
ma non ha detto niente.
25
Dicembre. Fu qui mezza la notte. Io: "Sai che è Natale?"
Lui: "Io posso adorare". Io: "Non vieni più?" -
Lui: "No". Io: "Allora io devo dirti che ti ho
detto una bugia, quando ho detto, che ero infelice per il fatto della
vostra venuta da me. E' piuttosto la tremenda paura, che
inaridisce il mio amore, effettivamente io voglio aiutarvi".
- Lui: "Ormai non c'è più Volere per te, tu devi". - Mi
sorrise e disparve. Egli era appena partito che stava davanti a me la
vecchia stracciaiola in condizioni veramente pietose.
Gisela G.......
17
Gennaio 1926. La Z... non viene più. Ora viene una figura
avvolta nella nebbia, abbastanza quieta, non c'è da aver paura.
Mentre sta qui io riesco anche a dormire.
20
Gennaio. - Pare che la figura sia una donna, ma del tutto
diversa da quelle viste finora, una figura di nebbia, che non
tocca il suolo. Il suo viso è alquanto amabile ed ancora
giovane. Essa vola intorno nella stanza con una grazia, che non
si può descrivere.
27 Gennaio. La mia carissima visita
viene tutte le notti. Essa mi ha accompagnata anche a D..., dove io
ebbi a vivere davanti a lei una cosa strana, e singolare. -
Improvvisamente si sentì nella mia stanza un frastuono, come se
fosse stata rovesciata per terra una cesta di bicchieri. Uno
scricchiolìo indescrivibile, e poi la mia stanza fu piena di fiamme.
- Mi investì una paura tremenda, perchè credetti che davvero la mia
stanza ardesse per un incendio. Uscii fuori sul corridoio - era tutto
quieto. - Quando rientrai, la mia stanza era come prima. Quando
chiesi alla mia cara figura che cosa era stato, Lei indicò dalla
finestra verso il prato, ma io non vidi niente.
1
Febbraio. Finalmente mi pare che l'apparizione mi si avvicini di
più. Essa mi disse qualche cosa sottovoce, ma non ho capito niente.
3
Febbraio. Sono così avanti che sono contenta di vederla. -
Quindi lei fu qui di nuovo. - Io: "Ma dimmi finalmente chi sei?"
Lei: "Gisela". Io: "Ma dimmi, perchè tu sei così
diversa dalle altre". Lei: "Perchè presto adoro". Io:
"Allora perchè vieni ancora da me a chiedere aiuto?"
- Lei: "Perchè io devo seguire la voce". - Io: "Che
voce?" Lei: "La voce di chi prega per me". Io:
"Ma io non ho pregato per te, non ti conosco nemmeno". -
Lei: "Dille che sono salva, io lo ho fatto con la mano non con
la volontà." Allora mi sovvenni che poteva essere Gisela S....
per la quale S. L. una suora prega sempre. - Io: "Ti sei tolta
la vita?" - Lei: "Sì, io ero obnubilata".
Nota. Gisela
S..... era morta due anni prima, si diceva che era stata uccisa.
Essa aveva un'amica S. L. che pregò tanto per lei.
-
Ma allora va dalla voce! - Lei: "non la trovo". - Io:
"Che cosa devo dirle di te? Pregherai per lei?" - Lei:
"Preghiera e riconoscenza".
6
Febbraio. Gisela ritornò. Le chiesi: "Perché vieni ancora
dal momento che sei così vicina alla liberazione?" - Lei: "Per
rallegrarti." Io: "Ti sono tanto grata! Mi puoi dire che
cosa è quella cosa tremenda con frastuono e fuoco?" Lei:
"Armati di forza!" - Io: "Allora ha ancora da venire?"
Lei: "Si. E' stabilito!"- Io: "Non puoi pregare per me
che non venga?" - Lei:"Tu parli in maniera umana".
Io:"Vedi, io sono sempre quella: fammi il piacere di dirmi che
cosa c'è ancora in me di storto!" Lei: "E' chiaro intorno
a te, non permettere mai che si oscuri". Io:"Non dirmi cose
piacevoli, ma sii rigorosa!" Lei:"Offri sempre di più il
sacrificio della tua volontà così aiuti te e loro!" Essa posò
le mani sul mio capo e disparve. Questa fu un'apparizione veramente
consolante, certo non verrà più adesso!
Venerdì dì 27 Maggio 2016 la prossima puntata, vi aspetto..
Beata Anna Maria Taigi |
Corona
dei
100
Requiem
La Beata Anna
Maria Taigi era devotissima delle anime del purgatorio.
Nella sua
pietà amava suffragare- le anime sanie con la recita dì cento
requiem. Ella testimonia dì aver ottenuto da Dio molti celesti
favorì nelle circostanze più diverse e nei bisogni più pravi,
spirituali e temporale
Sull' esempio della beala Anna Maria anche noi
possiamo praticare la devozioni delle cenni requiem per le anime del
purgatorio.
Si
può anche utilizzare una comune corona del santo Rasano e
percorrerla tutta due volte.
- Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Sunto. Amen
- O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto.
- Gloria al Padre
PRIMA
DECINA
Ti
offro, adorato mio Gesù, in aiuto delle anime del purgatorio, i
meriti dei patimenti e dei dolori da te sofferti per la nostra
redenzione; e incomincio dal contemplare quel Sangue, che trasudò
dal tuo Corpo per la tristezza e l' angoscia che ti assalì nell'
Orto degli Ulivi.
- 10 L' eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
SECONDA
DECINA
Ti
offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, la somma
afflizione che ti strinse il cuore nel vedere un tuo discepolo,
Giuda, da te amato e beneficato, il quale, fattosi persecutore, con
bacio sacrilego ti tradì per consegnarti nelle mani di crudeli
nemici.
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
TERZA
DECINA
Ti
offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, la mirabile
pazienza con cui sopportasti tanti oltraggi dai vili soldati che ti
trascinarono da Anna a Caifa, da Pilato ad Erode, il quale, per
maggior disprezzo, facendoti indossare la veste dei folli, tra le
beffe e le derisioni del popolo, ti rimandò al governatore romano.
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
QUARTA
DECINA
Ti
offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, l' amarezza
che turbò il tuo spirito allorché i Giudei preferirono Barabba,
sedizioso ed omicida, a te, giusto e innocente; poi, legato alla
colonna, senza alcuna pietà, fosti percosso con innumerevoli
frustate.
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
QUINTA
DECINA
Ti
offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, l' umiliazione
da te tollerata, quando, per trattarti da finto re, ti posero sulle
spalle un cencio di porpora, ti diedero per scettro una canna, ti
cinsero il capo con la tormentosa corona di spine, e così Pilato ti
mostrò al popolo con le parole: Ecce Homo!
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
SESTA
DECINA
Ti
offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, l' ineffabile
rammarico che provasti quando contro di te si gridò: Crocifiggilo,
crocifiggilo! ed il penoso peso sostenuto con sublime
rassegnazione lungo la via del Calvario, col pesante legno della
croce sulle spalle.
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
SETTIMA
DECINA
- Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, la compassione pietosa, e il dolore profondo da te interamente sentito, allorquando dalla tua diletta Madre, venuta ad incontrarti e ad abbracciarti, fosti con tanta violenza separato.
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
OTTAVA
DECINA
- Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, gli inauditi tormenti che patisti quando, disteso sulla croce il tuo corpo sanguinante, fosti orribilmente trafitto con chiodi nelle mani e nei piedi, e innalzato sopra l' infamante patibolo. 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
NONA
DECINA
- Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio le angosce e le pene che, per tre ore continue, sopportasti pendente dalla croce, e gli spasimi che soffristi in tutte le membra, accresciuti dalla presenza della tua addolorata Madre, testimone di una simile straziante agonia.
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
DECIMA
DECINA
- Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del purgatorio, la desolazione da cui fu oppressa la Vergine Santissima nell' assistere alla tua morte, e lo schianto del suo tenero cuore nell' accoglierti esanime, deposto dalla croce, tra le sue braccia.
- 10 L' Eterno riposo
- Anime sante, anime purganti, pregate Dio per noi, che noi pregheremo per voi, perchè Dio vi conceda il santo paradiso e la gloria eterna
- De Profundis (Salmi 129 Canto delle ascensioni.)
Dal
profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Alla fine:
- Salve Regina: Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi Tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del Tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
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