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Nostra Signora del Monte Carmelo |
14^ PARTE di 15
Nicolò
20
Luglio. Quell'arnese nero e il cassettone nero si è adesso
trasformato in uomo vecchio. Egli indossa il costume del secolo
scorso. Io: "Ce ne è voluto del tempo prima che tu sia riuscito
a farti vedere in modo giusto". - Lui: "Tu ne sei
responsabile!" - Io: "Sì, è vero lo sento anch'io! Non ne
posso più". - Lui: "Liberati!" - Io: "Ma io
devo pur avere anche amore verso il mio prossimo, per gli altri,
e non posso vivere esclusivamente per voi!" - Lui: "Devi
pregare di più!" - Se ne andò per ritornare due ore dopo. Io
avevo dormito, sono così, sono stanca a morire! Non ne posso più,
in tutto il giorno non avevo avuto un momento libero per me stessa! -
Io: "Vieni, adesso voglio pregare con te!" - Mi sembrò
contento! Mi si avvicinò. E' un uomo anziano con farsetto bruno e
una catenina d'oro. - Io: "Chi sei?" - Lui: "Nicolò".
- Io: "Perchè non hai pace?" - Lui: "Io fui un
oppressore dei poveri, ed essi mi hanno maledetto". - Io:
"Sei vissuto qui?" Lui: "No!" - Io: "Dove?"
- Lui: "A Mainz!" - Io: "Sei un mio parente?"
- Lui: "No". - Io: "E in che modo ti posso aiutare?"
- Lui: "Col sacrificio!" - Io: "Che cosa intendi dire
per sacrificio?" - Lui: "Offrirmi tutto quello che più
ti pesa!" - Io: "La preghiera non ti giova più?" -
Lui: "Si, se ti costa!" - Io: "Ci deve essere sempre
assieme la offerta della mia volontà?" - Lui: "Sì".
- Si fermò ancora parecchio.
Nota. Una
Verità della vita religiosa: La preghiera deve essere unita al
sacrificio. Ecco quindi un avvertimento: Non pregare egoisticamente.
(Soddisfazione nella preghiera - cioè il sentimento divino può
portare su una strada sbagliata e cullare uno in una falsa
sicurezza. - La Croce di Cristo è la sapienza dell'orante).
22
Luglio. - Mi recai a Rottweil, appena giuntavi egli era lì. -
Io: "Come fai a trovarmi subito?" - Lui: "Ma io non ti
lascio mai". - Io: "E Perchè non ti vedo sempre?" -
Lui: "Perchè tu sei divisa". - Io: "Questo me lo
hanno già detto altre anime. Dimmi di più!" - Lui: "Tu
sei liberata, ma non del tutto". - Io: "Perchè non vai da
quelli che sono del tutto liberi?" - Lui: "Non li trovo".
23
Luglio. - Una notte tremenda. Vidi in camera mia tante figure,
come non mai. Esse si stringono attorno a me e sospirano. A
differenza delle altre apparizioni, queste erano senza corpo.
Era una cosa così tormentosa che fui presa da un immenso timore e
un'angoscia tremenda e mi misi a piangere. Esse continuarono a volare
attorno a me quasi per tre ore. Di buona mattina venne Nicolò. - Io:
"Sai che cosa era che mi girava attorno?" - Lui: "No,
tu mi hai dimenticato.". Io:"No, ma devo pur dare anche
agli altri. Voi non potete tormentarmi in questo modo!" -
Lui: "Noi seguiamo una Volontà superiore!" Due giorni di
continua calma. Come mi fece bene!
26
Luglio. Quattro figure e poi Nicolò. - Io: "Come mai
in tanto tempo non hai trovato nessuno che ti aiuti?" -
Nicolò: "Io ero ancora nelle tenebre". - Io: "E
come hai fatto a venire diretto da me?" - Lui: "Ci viene
indicata la strada". - io: "Ma sarà ben diverso per te
essere aiutato con il santo sacrificio della Messa, nella quale si fa
sempre memoria di voi". - Nicolò: "I castighi sono
diversi, non tutti hanno parte, Dio è giusto!"
28
Luglio. Sono stata tormentata in maniera quasi insopportabile
da tante figure che ritti stavano attorno. Da qualunque parte fossi
andata esse mi seguivano, credetti di essere matta e per di più non
potevo lasciar trapelare niente... Ed ecco che nella mia quasi
mezza disperazione l'Altro mi tirò a se, io mi trovavo in una
pace dello spirito e non vidi e non udii più nulla. - Ma io non
voglio comunque parlarne.
29
Luglio. Nicolò mi poggiò la sua mano sul capo e mi guardò con
tanta simpatia, che dissi: "Hai una faccia così contenta, puoi
andare dal buon Dio?" - Nicolò: "La tua sofferenza mi ha
liberato". - Io: "Hai notato tutto ciò che mi capitò in
questi giorni? - Però io pensai che tutto questo non ti avrebbe
giovato, perchè io non lo ho sopportato con gioia". -
Nicolò: "La tua volontà era spezzata". - Io: “Non
tornerai più?” - Lui: "No". - Io: "Dove sei
sepolto?" - Lui: "A Neckar". - Io: "Ma se sei
vissuto a Mainz". - Lui: "Sono caduto in guerra!" -
Egli ritornò di nuovo vicino e mise la mano sul mio capo. - Non fu
una cosa da far paura - oppure forse io sono ormai insensibile.
4
Agosto. - Niente di nuovo. Ci sono qui le figure, ma non mi
tormentano. - Mi sovvengo di qualche cosa. Adesso ci vuole sempre più
tempo prima che le apparizioni siano calmate. Non posso spiegarmi
la cosa se non che io sono diventata più povera nel bene.
La
Signora W.....
7
Agosto. Adesso viene moltissimo, una povera figura singhiozzante
da cui gli stessi movimenti esprimono un dolore straziante.
11
Agosto. Da un paio di giorni essa diventa sempre più
tremendamente agitata. E' una donna. Sono molto riconoscente di
non dover più scrivere niente delI’Altro"...
15
Agosto. La povera signora così angosciata è la Signora D...W!
E' esattamente come era da viva solo che è inconsolabile...
Nota. Suo
marito era apparso già prima.
18
Agosto. E' sempre eguale, essa non riesce a parlare. Si gettò
sul mio letto e incominciò a piangere spaventosamente.
20
Agosto. Essa venne da me sette volte, non c'è niente da temere
da lei, solo che essa mi rende molto triste.
Nota. Anche
ai Santi è capitato di aver paura di essere magari vittime di
inganni del demonio. Un sacerdote insistette nel consigliarla a
sospendere le annotazioni del diario: in seguito a questo essa fu
presa da scrupoli. Questa è la ragione per cui dopo questa data del
20 Agosto c'è una lunga pausa.
25
Febbraio 1927. E così riprendo a scrivere di nuovo, tutti gli
stupidi scrupoli se ne sono andati! - La signora W... venne in tutto
questo tempo complessivamente 37 volte, non fece mai paura, solo
immensamente triste sempre. Essa ha parlato molto poco.
Io:
"Perchè devi soffrire così tanto? Sei pur stata molto buona!"
- Io: "Dio giudica diversamente dagli uomini, era tutto solo
esteriorità!" - Io: "Ma tu hai avuto tante
tribulazioni e preoccupazioni che ti hanno fatto tanto soffrire no?"
- Lei: "Non le ho sopportate con spirito di sacrificio!" -
In seguito non la feci più parlare. Improvvisamente non venne
più.
Nota. La
signora W... fu conosciuta molto bene sia dalla Principessa che
dal parroco Wieser.
Betty
Adesso
viene la Betty di un tempo, che era stata tanto a lungo in ospedale.
Io non sapevo che era morta, lo seppi però più tardi. Essa
piange e sospira in maniera tremenda. Dopo molti sforzi sono
riuscita a portarla a parlare finalmente. - Io: "Da dove
vieni?" - Lei: "Dalla nebbia più fitta e profonda". -
Io: "Come hai fatto a trovarmi?" - Lei: - Il chiarore
mi ha attirata". - Io: "In che modo ti posso venire in
aiuto?" - Lei: "Mortificati!" - Io: "Mi sorprende
molto che tu mi dica questa cosa. Abbiamo discusso tante volte
insieme su questo argomento e tu dicevi sempre, che la cosa non
aveva nessuna importanza". - Lei: "Adesso vedo tutto
in un'altra luce!" - Io: "Devi soffrire molto?" - Lei:
"Il desiderio mi consuma". - Poi si mise a piangere da
strappare il cuore e disparve.
Alcune
notti appresso essa tornò di nuovo. - Io: "Hai ancora una tua
volontà propria?" - Lei: "No". - Io: "Come fai a
venire proprio da me?" - Lei: "Noi seguiamo una Guida
Superiore, la volontà personale muore con il corpo". - Io:
"Puoi parlarmi dell'Aldilà?" - Lei: "Credi!" -
Io: "Che cosa devo credere?" - Lei: "Ciò che dice la
Chiesa". - Io: "Posso fare qualche cosa, perchè le anime
non vengano più da me?" - Lei: "No! Lasciale venire!".
Lei
venne ancora quattro volte, non parlò e poi di nuovo fu tutto
finito! -
Qualche
cosa è cambiata. Non ho più paura, mi spavento molto di meno,
quando mi accorgo, che c'è qualche cosa di nuovo. Allora ci si può
abituare anche a questo. Solo la stanchezza spaventosa prende il
sopravvento: non è tanto una stanchezza fisica, come dopo una
faticaccia ma una specie di assopimento spirituale, che agisce
proprio sulla volontà. Ciò che prima non costava niente, adesso
richiede una lotta perchè io voglio volere, ma non riesco a niente.
Sono
stata di nuovo otto giorni a D..... E in questo tempo ho visto cinque
diverse figure, due di esse si sono messe a ballare assieme. E anche
il Bambino le ha viste assieme a me. Stavamo giocando, ed ecco una
Signora fra noi. - Lui si mise a ridere e disse: "Ecco una nuova
signora qui!" - Effettivamente lei non impressionava per
niente Nota. La parola di Cristo: "se non
diventerete come i bambini... resiste ed è contraria ai dì nostri
ad ogni tentativo di spiegazione. Questa parola misteriosa si
avvicina moltissimo al racconto di Paul Claudel circa Anúnus e Anima
(vedi la prefazione).
Il
Giardiniere N.....
Mentre
stavo a G..... incontrai un vecchio giardiniere, già morto da
parecchio tempo. Egli mi venne incontro sempre più vicino e quando
mi fu davanti mi fece un cenno di saluto molto simpatico. Io: "Sei
N.....". - Lui: "Sì". - Io: "Come mai non ti ho
ancora mai visto?" - Lui: "Ero legato". - Io: "Come
legato?" - Lui: "Non potevo!"- Io: "Spiegati
meglio e dimmi di più". - Lui: "Quanto sei umana!"
- Me lo sono sentita gettare in faccia ancora questo rimprovero e di
frequente! -
Spesso
appena apro una porta ho la sensazione che qualcuno mi viene
incontro. Qualche cosa sguscia via accanto a me, e talvolta mi sento
anche chiamare per nome.....
Avevano
tagliato degli alberi nel giardino, ed ecco il giardiniere N.....
stare in mezzo agli uomini e darsi al lavoro come loro. - Io chiesi
a.... che mi accompagnava - tanto per provare - quanti erano gli
uomini che stavano lavorando assieme. - Purtroppo lei vide solo
quelli vivi! -
Lo
vidi undici volte. Ma non riesco più a farlo parlare.
Sì,
parlare! - Che cosa vorrei ancora dire, di che cosa vorrei ancora
parlare soprattutto? Son sempre le solite cose. Non so più che cosa
possa chiedere ancora. Per un certo tempo ho fatto finta di non
vedere le mie visite e non prestai loro nessuna attenzione. Allora
esse divennero davvero degli spiriti tormentatori, mi diedero urtoni,
punzecchiature, mi percossero anche. Adesso il mio ultimo metodo
è, non fare più domande e non parlare, ma soltanto pregare.
Cecilia
9
Aprile. Mi girano attorno volando sette figure, riconoscibile una
donna, o una figura di donna, niente da temere, però neanche si può
dormire.
12
Aprile. La donna si chiama Cecilia, - ha calunniato -. Io: "Chi
c'è ancora con te qui?" - Lei: "Sei anime". - Io:
"Perchè posso vedere soltanto te sola?" - Lei: "Io
sono da te ormai da mesi, ma tu avevi degli altri". - Io:
"Ma anche adesso ne ho altre". - Lei: "Ma io sono più
vicina". - Io: "Perchè?" - Nessuna risposta.
14
Aprile. Guardandola più da vicino ora vedo la sua bocca piena
di ulcerazioni, diventando più chiara da vedersi non è però
affatto bello! - Io: - Se io prego per te, quando tu non sei qui, te
ne accorgi lo stesso?" - Lei: "Sì, perchè io sono
sempre vicina a te". - Io: “Allora spiegami perchè non ti
vedo sempre?” - Lei: "Perchè tu non lo potresti sopportare".
16
Aprile. Mi sentii come attratta da sette figure come da un muro,
che si restringeva sempre di più. - Io: "Lasciatemi in pace,
non tormentatemi!" - Esse: "Noi ti vogliamo aiutare!"
- Io: "Vi accorgete che sono preoccupata?" - Esse: "Sì!"
- Io: "Potete pregare per le mie preoccupazioni? e le cose che
mi stanno a cuore?" - Esse: "Per voi possiamo pregare, solo
per noi povere anime non lo possiamo". - Io: "Come puoi
rilevare e conoscere le mie preoccupazioni?" - Lei: “Tu sei
divisa”. - Io: "Però io egualmente non penso sempre a voi".
- Lei: "La tua forza è cosa nostra e tu la dai ad altri".
17
Aprile. Appena venne io la ho subito aspersa con la mia preziosa
acqua Pasquale. Lei si mostrò felice. - Io: "Questa ti giova
più che qualunque altra cosa che io faccio". - Lei: "Soltanto
tu me la dai, essa risana, e tu salvi". - Adesso fra le sei
figure si distingue una figura di uomo, io non lo conosco, ha
un'espressione assai triste.
Durante
il giorno vedo molte ombre. Forse sono quelle non schiarite. Alle
volte qualche cosa di freddo mi soffia in viso, per grazia di
Dio adesso non giungono più animali.
23
Aprile. Cecilia ha il viso più bello. - Io: "Sei diversa,
stai meglio?" - Lei: "Le nebbie sono sparite, ora io
adoro". - Poi mi accarezzò in viso con la mano e disparve.
Un'amica!!!
... In attesa del premio!
Mi
venne a trovare una mia cara amica, Gr..... da M..... morta a
gennaio. - L'ho riconosciuta subito. - Io: "Hai un viso così
contento, dove sei?" - Lei: "In un bellissimo salone"
- E disparve. Questa sua frase mi ha seccato un po'. Mi sembrava
tanto terrena...
Tre
giorni dopo venne di nuovo. - Io: "Perchè hai un'espressione
così materiale parlando di un salone?" - Lei: "Perchè tu
mi possa capire ho parlato da uomo a uomo!" - Io: "Sei
in Cielo?" - Lei: "No, sono nell'attesa del premio". -
Io: "Premio, perchè? Dimmelo, affinché possa anch'io
diventare come te!" - Lei: "Adempimento del proprio
dovere e spirito di sacrificio!" - Io: Lo sai che hai lasciato
tuo marito?" - Lei: "Noi guardiamo con occhi diversi! Tutto
è per il meglio!" - Io: "Dimmi, che cosa è il luogo
dell'attesa?" - Lei: "L'ultimo gradino del desiderio".
- Io: "Perchè se venuta da me dal momento che non hai bisogno
più della mia preghiera?" - Lei: "Per farti una gioia, io
sapevo di te... !" - Io: "Vedi ancora il mio corpo o la mia
anima?" - Lei: "La tua anima. Noi siamo quelli che son
sciolti dal corpo". - Io: "Però io ti vedo come eri.
Dimmi un po' come si spiega questo?" - Lei: "Perchè tu non
sei ancora capace di poter vedere la anima!" - Io: "E'
possibile vedere proprio un'anima?" - Lei: "C'è forse
una luce che non fa luce?" - Io: "Dimmi che cosa c'è in me
di cattivo?" - Lei: "Tu godi ancora dell'amore delle
creature, devi essere totalmente libera!" - Adesso se ne andò
-.
Come
era bello parlare con lei! Oh, sì! Essere del tutto libera e
appartenere solo a Dio! Lo sapevo che era questo che si doveva fare,
ma...
Un'impressione
indescrivibile!
Sono
stati da me due uomini parecchio, cercano di t'arsi avanti, ciascuno
vuole essere il primo. - Non li conosco, sono molto tristi. - Io:
"Chi siete?" - Essi: "I dimenticati!" - Io:
"Nessuno è dimenticato, perchè nella santa Messa si prega
per tutti". - Allora uno si avvicinò e mi sussurrò
all'orecchio: forse ha detto "Mille" - ma non lo posso
dire con certezza. Poi vidi un fuoco ed essi sparirono. -
Una
volta ero ancora sveglia, quando sentii il mio letto sollevarsi
in aria e poi cadere con un crak di nuovo sul pavimento. Non riuscii
ad accendere la luce, ed ecco qualche cosa mi prese per la gola in
modo tale che credetti di soffocare. Ho avuto una paura spaventosa,
incominciai a battere attorno a me, ma non trovai niente. Fu una cosa
tremenda. Dovetti subire questa cosa per sette volte, poi vidi una
donna, che faceva orrore. - Io: "Sei stata tu a tormentarmi
sempre in questo modo? Perchè?" - Lei: "Perché eri
mia!"
Nota.
Sembra che questa donna abbia un solo sentimento: Invidia. In
lei tutto è invidia!.
-
Io: "Perchè? Non ti ho ancora fatto niente". - Lei: "Tu
mi accechi". - Io: "Ma io voglio aiutarti". - Allora
essa si gettò furiosa contro di me, tanto che io gridai: "In
nome di Gesù, vattene!" E lei disparve. Ho la brutta sensazione
che essa sia stata molto cattiva, diversa da quelle venute
finora. Ciò mi mette uno spavento indicibile e prego, che essa non
venga più. Essa mi ha fatto un'impressione che non si può
descrivere, devo continuamente pensare a lei. -
"Il
9 Agosto"
Luglio. Ecco
che mi capitò una cosa strana. Me ne stavo in giardino a raccogliere
fragole, improvvisamente si scatenò un terribile vento sull'aiuola.
Alzai gli occhi, nessun albero si muoveva, solo le foglie delle
fragole erano scosse dal vento. La cosa ml sconvolse ed entrai
in casa... Non c'era il minimo soffio di vento - tutto quieto.
Allora uscii di nuovo, tutto quieto. Appena ebbi ripreso a
raccogliere - lo stesso uragano. Allora domando: "C'è qui una
povera anima?" - ed ecco vedo quattro figure che fanno un
cerchio intorno a me e mi gridano in faccia: "9 Agosto!"
E tutto rimase come prima. 9 Agosto, che strano! E' ormai la quinta
volta che mi viene ricordata questa data o che io sogno di essa.
Credo di averne già parlato una volta. La prima volta la sentii
nell'anno 1898 e mi fece una grande impressione. Credetti davvero di
morire. L'ultima volta in dicembre sognai che sulla mia
scrivania c'era un grande foglio di carta sul quale era scritto "9
Agosto". E' davvero strano però che non ho paura. Solo che la
cosa mi incuriosisce.
In
genere ora ho più pace di notte.
Ho
descritto soltanto i fatti nei quali si parlò. Il resto fu bensì
molto, ma non insopportabile. Anche a questo ci si può abituare.