Il terremoto di Amatrice
come tutti i terremoti precedenti, non ha scosso solo la terra ma
anche gli animi e i cuori delle persone colpite ma anche di tuttti
noi. La sofferenza di quelle popolazioni toccate dal sisma è scritta
sui loro volti, il dolore per la perdita dei loro cari non ha bisogno
di parole, la leggiamo nei loro occhi e la paura impera nei loro
cuori e trasuda dai loro sguardi smarriti.
Come non essere vicini con
il cuore a quelle persone? Come non provare empatia per il loro
dolore?
Eppure in mezzo a tanto
dolore, lacrime e sofferenza, vedere le squadre
dei Vigili
del Fuoco, Carabinieri e soccorritori vari, esperti, meno esperti,
avventizi dell'emergenza dalla prima ora, volenterosi di scavare tra
le macerie anche a mani nude, dimentichi delle ferite inevitabili
sulle proprie mani, mani smaniose di trovare la cosa più preziosa,
la vita stessa, perchè trovare un corpo ancora vivo tramuta in gioia
ogni sacrificio speso per trovarla, è semplicemente edificante, mi
ha riempita di orgoglio, l'orgoglio di appartenere ad un popolo che
ama il prossimo e che si fa in quattro per soccorrerlo.
Purtroppo
ogni bella medaglia ha un rovescio, un rovescio in questi casi fatto
di SCIACALLI, quelli che nel buio della notte e ancor peggio quelli
che agiscono alla luce del sole e ancor meglio di RIFLETTORE!!
Brutta
razza gli sciacalli che agiscono nel nascondimento, ma degli
sciacalli da riflettore? Ne vogliamo parlare?
Grandi
star che
promettono concerti di “beneficenza” in favore dei terremotati,
una beneficenza collosa e pelosa, che puzza di propaganda, perchè
non mandare una donazione in privato? Semplicemente perchè queste
star da 4 cent, non resistono al richiamo del riscontro mediatico.
Quando
invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la
tua destra, Matteo
6,3
Poi
arriva la categoria di sciacalli peggiore, si tratta dello
Sciacallo/Cobra,
arriva con uno stuolo di guardie del corpo, si aggira tra la gente
disperata e distribuisce abbracci a chi sofferente e intontito dal
dolore non ha nemmeno la forza di reagire di fare mente locale e
nella propria disperazione si abbandonerebbe all'abbraccio di
chiunque, anche di chi come un cobra abbraccia la preda solo per mero
interesse proprio, con le braccia stringe il sofferente e con
l'occhio adocchia la telecamera, che rimanderà alla nazione
attraverso i Tiggì DI
REGIME, un'immagine
di falsa umanità, un'immagine che ormai incanta pochi.
Di
Sciacalli/Cobra ne abbiamo visti diversi in questi giorni, schierati
in prima fila durante le esequie delle vittime del terremoto, hanno
distribuito abbracci da cobra a favore di telecamere, mentre i loro
sguardi vacui e poco convincenti pensavano certamente al prossimo
referendum e al riscontro mediatico di tale apparizione, gli
Sciacalli/Cobra anche in questo caso hanno dimostrato ampiamente
tutta la loro inadeguatezza nei ruoli ricoperti e l'incapcità di
empatizzare con il popolo, un popolo fatto di eroi tra le persone comuni, di
vittime e di soccorritori, di Vigili del Fuoco ringraziati per il
loro encomiabile lavoro ma dimenticati nei fatti.
Lo
Sciacallo/Cobra è lo sciacallo peggiore in assoluto, uno sciacallo
da cancellare, uno sciacallo che per paura di “morire” per un NO,
ha partecipato a quelle esequie pregando quel Dio a cui non crede e
nemmeno rispetta, un Dio al quale ha prepotentemente usurpato il
posto legiferando contro le sue leggi, che per il prossimo Referendum
il popolo voti si ai suoi pasticci costituzionali, permettendogli
ancora per un po' di rimanere abbarbicato vergognosamente agli
scranni che non gli competono, sono tanti gli Sciacalli/Cobra che si
sono presentati a quello che per loro era solo un evento mediatico da
sfruttare a loro favore, proprio per questo e mille altri motivi al
prossimo referendum voterò NO, NO E ANCORA NO AL PROSSIMO REFERENDUM
SULLA COSTITUZIONE.
Ma
voglio chiudere ricordando oltre tutte le brave persone e i tanti
eroi che resteranno sconosciuti e che ancora stanno aiutando le
popolazioni dei loghi terremotati, un Vescovo che ha dimostrato a
tanti suoi simili con i fatti, che cosa significhi essere Vescovo (co
a
lui affidato), con tanta umiltà Mons Giovanni D'Ercole è sceso dal
letto alla prima scossa e si è diretto senza esistare verso le zone
colpite, portando aiuto e conforto, un esempio di Vescovo da imitare.
La
Nazarena